Che vuoi da quei tuoi occhi, dagli abissi

Che vuoi da quei tuoi occhi, dagli abissi
di vento e verde che non ha confine,
che vuoi da me che tremo da quest’ora
in cui si perde una canzone bianca
e non ho vita per tenerti ancora,
non ho vita ma il semplice saluto
che ti lascia, carezza mia furtiva,
se scompari e mai più per questa notte
posso con te confondermi, mai più.

Francesco Scarabicchi,
da L’ora felice, Donzelli, 2010

Hansel e Gretel

Ecco di nuovo all’appuntamento con i volti e i luoghi cari a Lirici Greci. Oggi vogliamo presentarvi Francesco, un giovane creativo, nato ad Ancona e da poco laureatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino.

Per la sua tesi ha presentato una rivisitazione della favola di Hansel e Gretel che a noi è molto piaciuta! Si tratta di un video, realizzato interamente con sagome di carta, attraverso la tecnica della cut out animation.

La particolarità del video è che le sensazioni dei personaggi vengono espresse dal colore e non dalle loro espressioni facciali. Il risultato è un video caldo, coinvolgente e delicato. eccolo quì per voi!

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Gente di teatro

forme
brano di Ezio Bartocci, tratto da
nostro lunedì n.2 – Forme – prima serie
l testo che qui si offre è uno scritto inedito di Ezio Bartocci nato, nel 1996, durante la stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi. Gli sguardi che, nelle diverse “visite”, egli lancia al lavoro degli operai dietro le quinte si condensano in segni, inchiostri, tecniche miste, matite, pastelli e parole, come in una sorta di insolito taccuino o diario che si discosta dal suo stile consueto perché ogni “scena” è colta dal vivo, con la rapidità della mano che traccia forme o annota frasi assai diversamente dai suoi cicli di opere d’invenzione o da quelle pensate al tavolo dello studio.
La “presa diretta” è il comune denominatore di questi passaggi, la sintassi di un’esperienza particolarissima e rara che vibra dell’intensità del “momento” fissato sulla carta, una memoria venata di istanti colti prima di perdersi e segnati da quella particolare musica estemporanea che accompagna tanta parte dell’arte cosiddetta
d’occasione che invece nasconde e rivela le silenziose sapienze che definiscono uno stile e la sua vocazione ad esprimersi là dove la precarietà sembra assoluta
e invece è solo un’ulteriore opzione del cammino che contiene il privilegio ineffabile del viaggio. Continua a leggere

Il Museo del Trotto

Il Museo del Trotto è un’altro dei musei particolare che ci offre l’ingegno marchigiano. Nato dall’idea e dalla passione del suo fondatore, Ermanno Mori, è situato nelle scuderie dell’allevamento di cavalli trottatori “San Marone” a Civitanova. Nel museo è raccolto (ed esposto per la gioia di appassionati e visitatori) moltissimo materiale documentario ed oggetti riguardanti il mondo del cavallo e delle corse al trotto in Italia. Il museo è quindi così un grande racconto della storia del costume del nostro paese. Continua a leggere

T. T.

Nessuno m’ha mai detto
“Volerai!”.
Nessuno m’ha promesso
“Non morirai!”.

Eppur senz’ali
ho già volato tanto,
e ora, senza alcun rimpianto,
di promesse mancate
di cose incompiute,
senza pena aggiunta o tolta,
mi preparo a volare un’altra volta.

Tiziano Terzani