Franco Rinaldi e la sua poesia alchemica su tela

“Non basta essere innovatore, non basta creare per esprimere una profonda verità interiore, bisogna che questo prodotto sia anche messaggero di poesia. Deve anche avere un’aurea poetica. Ed è ciò che io ritrovo nelle opere di Franco Rinaldi. Cioè questa carica intensa di poesia”. Arturo Schwartz

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Nato nel 1954, Franco Rinaldi si dedica alla pittura sin dalla fine degli anni ’70. Dal 1989 si dedica anche alla grafica, sua é la xilografia in copertina del libro di Alda Merini, La vita facile (Bompiani 1996). Numerose sue opere accompagnano i libri delle edizioni Pulcinoelefante e L’Obliquo. La rivista “Città e Dintorni” pubblica in copertina un suo disegno. Sue opere illustrano diverse copertine, tra cui Innovazione Tecnologica e Sicurezza sul Lavoro (ed. Fondazione Anna Kulicioff), e Parole Lievi, Parole Grevi tra psicologia clinica e medicina di Paola Manfredi (ed. Borla). Sue opere compaiono in “Vogue Italia“, “Tono Minore“, “Dentro Casa“, “Stile Arte“, “nostrolunedì“, “L’Ago“, “Io Donna” e numerosi quotidiani. Nel 2005, curata da Riccardo Barletta, esce una monografia per la Primo’s Gallery Edizioni. Al 2009 risale il catalogo Nei Giardini Del Sogno (per “Stile Arte”, curata da Maurizio Bernardelli Curuz).  Nel 2006 pubblica con padre Galdino Tagliabue “Necessità Della Pasqua” e nel 2007 “La Notte che Illumina” (ed. La Nuova Rapida Cremona). Per le edizioni L’Obliquo ha pubblicato “Il mio Oceano che dorme” (con Alberto Casiraghy, 1996), “Fuochi Fatui” (con Alberto Albertini, 1997), L’Orizzonte Verticale (con Allessandro Pelliccioli, 2012) e nel 2013 “Oltre lo sguardo” (con Giuseppe Fusari, Agostino Mantovani, Nicola Baroni).

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“Nemmeno in un sogno” di Gianluca Greco

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“Nemmeno in un sogno”
di Gianluca Greco
tratto da nostro lunedì
n° 1 scene – prima serie

Quattro anni fa, d’estate, su un giornale leggo una notizia. Sul litorale pugliese, vicino Otranto, la notte di Ferragosto, sbarca un gommone con un gruppo di profughi. Sulla spiaggia, di proprietà di un villaggio vacanze, si sta svolgendo una festa con fuochi di artificio. I clandestini credono che sia per la loro accoglienza, mentre i turisti pensano che gli extracomunitari siano parte dei giochi organizzati per loro dallo staff degli animatori. L’equivoco dura poco ed in fretta ciascuno riassume le proprie identità. Gli uni restano in vacanza, gli altri vengono portati in un centro di accoglienza.
Sono passati quattro anni e quella scarna notizia di cronaca si è tramutata nel film che oggi, venerdì venti settembre 2002, esce in alcune sale cinematografiche in Italia. Si intitola “Nemmeno in un sogno”.
è stato un lavoro lungo, faticoso, appassionante e coin­volgente. Mi sembra di ricordare con precisione l’attimo in cui, dopo aver letto la notizia, ho avvertito una folgorazione.
Come per l’innamorato alcuni dicono che scatti il colpo di fulmine, o che senta le campane che suonano a stormo, mi sembra di poter dire che quell’episodio si è stampato nella mia mente con la stessa forza ed emozione. Ma che cosa sto scrivendo? Che l’amore, come il lavoro, è ondivago, gode di una passione iniziale, e che solo la grande capacità di concentrazione lo possono rendere saldo e portarlo a compimento?
Si. Ma questo è interessante? Forse no, forse dovrei dire che essere innamorati è come lavorare a far resistere la passione, e poi, che per lavorare è necessario avere una passione.
C’è l’amore per il lavoro e il lavoro dell’amore.
Mentre sento con preoccupazione le sirene di un’ambulanza che si avvicina, e prima che due infermieri mi conducano a riprendere i fili della razionalità, vi voglio dire che è bellissimo entusiasmarsi per qualcosa, che vale la pena prendere di petto la realtà e provare ad agire perchè….. (mi hanno sollevato, sto andando con loroooooooo………..)

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Happy – Pharrell Williams

“Because I’m happy
Clap along if you feel like a room without a roof
Because I’m happy
Clap along if you feel like happiness is the truth
Because I’m happy
Clap along if you know what happiness is to you
Because I’m happy
Clap along if you feel like that’s what you wanna do”

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Temporality of escape

A voyage between the sublime and the reality

Opening Giovedì 20 Febbraio alle 18.30
Dal 20 febbraio al 30 aprile, mar. – ven. 15.3019.00
Anteprima D’ Arte Contemporanea
Piazza Mazzini 27 Roma

Mostra a cura di Camilla Boemio

fronte Dal 20 febbraio al 30 aprile, sarà possibile visitare la mostra Temporality of escape A voyage between the sublime and the reality. L’esposizione è costruita da un corpo organico di lavori che sono un viaggio nelle immagini, nell’evasione e nella memoria al limite tra il sublime e la routine quotidiana: le fotografie inedite degli Svizzeri Ursula Sprecher & Andi Cortellini, la serie di Juliane Eirich ed il video di Johanna Eliisa Laitanen.

Aura of Place d’ Armes di Johanna Eliisa Laitanen è la storia di un tentativo nel conservare un passato forse mai esistito. La Laitanen racconta di ricordi messi insieme da frammenti, una storia ripetitiva nello stesso contesto nel quale è avvenuta. Il lavoro è stato girato nel 2009 a Versailles nelle stalle di Luigi XIV, la parte deputata alla Académie du Spectacle Equestre (un’istituzione che promuove e conserva l’arte equestre).

Le fotografie di Itoshima della Eirich esplorano le emozioni contrastanti durante la residenza in una bella casa antica di campagna nel sud subtropicale del Giappone. In bici ha esplorato la regione di Itoshima raccogliendo nuove impressioni: di giorno e di notte, nelle campagne e nelle città, nel caldo afoso, durante la pioggia battente e la tempesta. Racconta la scoperta di un luogo tra sogno ed introspezione. Riadattandone le linee e portando lo spettatore in una contemplazione emozionale del luogo raffigurato.

Nella serie HobbyBuddies di Sprecher & Cortellini i ritratti di gruppo diventano set inverosimili nei quali le persone sono accomunate dalle stessi passioni, lavori o interessi. Nulla è lasciato al caso. Le immagini tradiscono la ricerca e l’organizzazione accurata: il numero dei soggetti ed il loro abbigliamento, gli oggetti di scena, gli accessori. L’approccio utilizzato si traduce in insolite, intriganti composizioni. Tutti riconducibili ad una tribù di appartenenza nelle quali la perdita di individualità predilige la armonia e l’ essere accomunati ad altri simili nei minimi dettagli. Siamo tutti nel nostro realismo più diffuso riconducibili ad un campione nel quale la quotidianità emerge presentandocene una versione a tratti spiazzante e divertente.45_Sunset_II 2 Continua a leggere

Carla Caroli: lo studio del dettaglio nella sartoria

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Carla Caroli è una stilista socia di Cool Hunter Italy: un’associazione che si occupa
dello sviluppo imprenditoriale di giovani Fashion Designer Made in Italy.

Il brand Carla Caroli nasce da una giovane stilista pugliese quando, nella primavera
del 2013, dopo uno studio approfondito e ispirato dai colori di un’atmosfera mediterranea, decide di realizzare una collezione che racchiuda tutto il suo amore per la moda,
l’arte e il ricamo.
Carla Caroli crea pezzi unici esclusivamente fatti a mano e pensati per esaltare la figura di una donna forte e contemporanea che vuole sentirsi unica indossando abiti
Made in Italy.
Il suo amore per l’arte e la moda nasce fin da bambina . Diplomata all’Istituto d’Arte sezione Arte del tessuto, successivamente si diploma all’Istituto Callegari come Stilista
e Modellista, frequenta diversi corsi di formazione presso la Fondazione Roberto Capucci,
la Fondazione Micol Fontana e la Scuola di Ricamo Alta Moda a Roma, lavorando
in diverse aziende come Fashion Designer e aiuto sarta.

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Carla Caroli sperimenta linee e forme diverse, rendendo ogni capo un’espressione artistica che coniuga sartorialità con ricercatezza del disegno e del materiale.
Studio del dettaglio, particolari dipinti a mano, accostamenti di tessuti e di colori
sono le caratteristiche del brand che realizza anche foulard di seta e ricami all’uncinetto Crochet de Lunèville da usare come applicazioni per abiti o borse.

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foulard

Informazioni:

Sito web http://carlacaroli89.wix.com/carlacaroli
Facebook https://www.facebook.com/carlacaroli

e-mail: carlacaroli89@hotmail.it
Cell: 3200795669

 

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“Ubriacatevi senza posa!”

“Per non essere gli straziati martiri del Tempo, ubriacatevi senza posa! Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare.”
Charles Baudelaire, Lo spleen di Parigi (postumo 1869)

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Realizzata da Caleb Awuah nato in Ghana nel1993, studente
presso l’istituto professionale Podesti, di Ancona nella sezione “Grafica Pubblicitaria”.

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Scrittori leggono scrittori

a cura di MASSIMO RAFFAELI & FRANCESCO SCARABICCHI

SILVIA BRE legge EMILY DICKINSON

Domani 13 febbraio un nuovo incontro per la rassegna Scrittori leggono scrittori
Presso la BibliotecaLaFornace di Moie di Maiolati Spontini alle ore 18.00

Silvia Bre è nata a Bergamo e vive da molti anni a Roma. Per Einaudi ha pubblicato:
Le barricate misteriose (2001), Marmo (2007) e, insieme a Marco Lodoli, Snack Bar Budapest (2008). Oltre a Emily Dickinson (Centoquattro poesie e Uno zero più ampio)
ha tradotto, tra l’altro, Il canzoniere di Louise Labé (Mondadori 2000).

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La nuova edizione 2014 del programma Scrittori leggono scrittori,
giunto al suo sesto anno, è interamente dedicata alla poesia e ai poeti per una sorta
di necessaria attenzione all’arte verticale per eccellenza, al suo scandaglio, secondo
il Melville di Moby Dick, al suo tentare, col minimo dei mezzi, il massimo della domanda
sul senso e sul destino degli uomini nel mondo.

Da Shakespeare a Emily Dickinson, da Vittorio Sereni e René Char a Sandro Penna
e al greco di Alessandria d’Egitto Costantinos Kavafis, attraverso la “lettura”, nei consueti modi
della conversazione, di altrettanti autori e studiosi contemporanei (Franco Buffoni, Silvia Bre, Elisa Donzelli, Elio Pecora, Paola Maria Minucci), si comporrà il disegno in versi di una ulteriore esperienza che ha visto, fino ad oggi, un pubblico attento e fedele accompagnare l’ascolto degli ospiti e di Giorgio Sebastianelli cui sono affidati i brani prescelti che, questa volta,
si rivolgono agli epistolari e alle prose di poetica o di narrazione, eccezion fatta
per Shakespeare per il quale si attingerà dal suo teatro.
Il ruolo dei curatori sarà lo stesso di sempre. A Massimo Raffaeli spetta il compito
di introdurre criticamente l’ospite e l’autore, a Francesco Scarabicchi di aprire
delle “finestre” liriche appositamente preparate per gli stessi.

In mostra
Giannetto Magrini “Astrazioni naturalistiche1976-1979”
La mostra sarà aperta negli orari della Biblioteca nel periodo della rassegna letteraria.

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via Fornace 23 Moie di Maiolati Spontini – Ancona
t +39 0731 702206


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Franco Rinaldi e la sua poesia alchemica su tela

L’ispirazione di Franco Rinaldi proviene tutta da un “modello interiore” che non cede tuttavia a un astrattismo slegato da contenuti figurali. Arturo Schwartz, estimatore di Rinaldi,
vede in lui il raro esempio di un’artista che “ha sia talento sia genialità”, due qualità spesso scisse nel fare artistico, che in Rinaldi si coniugano a dare vita, sulla tela, a un mondo immaginoso popolato da oggetti e personaggi sempre diversi.

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Nato nel 1954, Franco Rinaldi si dedica alla pittura sin dalla fine degli anni ’70.
Dal 1989 si dedica anche alla grafica, sua é la xilografia in copertina del libro di Alda Merini, La vita facile (Bompiani 1996). Numerose sue opere accompagnano i libri delle edizioni Pulcinoelefante e L’Obliquo. La rivista “Città e Dintorni” pubblica in copertina un suo disegno. Sue opere illustrano diverse copertine, tra cui Innovazione Tecnologica e Sicurezza sul Lavoro (ed. Fondazione Anna Kulicioff), e Parole Lievi, Parole Grevi tra psicologia clinica e medicina
di Paola Manfredi
(ed. Borla). Sue opere compaiono in “Vogue Italia“, “Tono Minore“,
Dentro Casa“, “Stile Arte“, “nostrolunedì“, “L’Ago“, “Io Donna” e numerosi quotidiani.
Nel 2005, curata da Riccardo Barletta, esce una monografia per la Primo’s Gallery Edizioni.
Al 2009 risale il catalogo Nei Giardini Del Sogno (per “Stile Arte”, curata da Maurizio Bernardelli Curuz).  Nel 2006 pubblica con padre Galdino Tagliabue “Necessità
Della Pasqua”
e nel 2007 “La Notte che Illumina” (ed. La Nuova Rapida Cremona).
Per le edizioni L’Obliquo ha pubblicato “Il mio Oceano che dorme” (con Alberto Casiraghy, 1996), “Fuochi Fatui” (con Alberto Albertini, 1997), L’Orizzonte Verticale (con Allessandro Pelliccioli, 2012) e nel 2013 “Oltre lo sguardo” (con Giuseppe Fusari, Agostino Mantovani, Nicola Baroni).

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Le parole della filosofia – festival del pensiero plurale 2014

dal 13 febbraio, la diciottesima edizione della rassegna al teatro Sperimentale di Ancona
con Giulio Giorello, Diego Fusaro, Salvatore Natoli, Francesca Rigotti

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Prima parte del Festival del pensiero plurale, che proseguirà nell’arco dell’anno

Giovedì 13 febbraio torna ad Ancona la storica rassegna Le parole della filosofia,
ideata e coordinata da Giancarlo Galeazzi, giunta alla diciottesima edizione,
seguita fin dall’inizio da un pubblico assai numeroso e attento.

Il primo degli incontri con i filosofi – 13 febbraio – vede Giulio Giorello ragionare intorno
al tradimento come categoria del pensiero al di là dei luoghi comuni e delle ipocrisie culturali. Seguono il giovane Diego Fusaro dell’Università San Raffaele di Milano – 25 marzo – Salvatore Natoli dell’Università Bicocca di Milano – 24 aprile e Francesca Rigotti dell’Università di Lugano – 20 maggio.
Le quattro parole prese in considerazione quest’anno sono oggetto di altrettanti libri recentemente pubblicati dai pensatori ospiti della rassegna: Tradimento Longanesi,
Coraggio Raffaello Cortina, Perseveranza il Mulino e Onestà Raffaello Cortina.
Le conversazioni serali si tengono al Teatro Sperimentale di Ancona alle ore 21.00

“La rassegna vuole contribuire a restituire alle parole la loro autenticità e rispettare la loro complessità”, scrive l’assessore alla cultura Paolo Marasca nella presentazione.

Come sempre, agli incontri con i filosofi si affianca la Scuola di filosofia con i tradizionali appuntamenti pomeridiani alle ore 17.30 alla Facoltà di Economia, condotti da Giancarlo Galeazzi su altre parole: mitezza, resilienza, magnanimità e pazienza sono quelle
di quest’anno. Parole che richiamano Aristotele e riconducono alla convivenza dello spirito religioso con lo spirito laico, di cui si trova emblematica sintesi nelle pagine di grandi pensatori dedicate alla bontà d’animo (Bobbio, Bodei, Givone, Rodotà, Zagrebelsky), alla forza d’animo (Oliverio Ferraris, Malaguti), alla grandezza d’animo da (Natoli, Reale), alla sopportazione d’animo (Paoli, Gioia).

L’iniziativa (promossa dalla Società Filosofica Italiana, dall’Associazione culturale Ventottozerosei e dall’Assessorato alla cultura del Comune di Ancona)
costituisce la prima parte del Festival del pensiero plurale, che proseguirà
con appuntamenti disseminati lungo tutto l’arco dell’anno: “A scuola di filosofia
in inverno, “Libri per pensare” in primavera, “Le ragioni della parola” in estate,
La filosofia nella città” in autunno.

Dunque, non il festival di un weekend, ma un festival per tutte le stagioni.
“Non solo parole per stare insieme” recita il sottotitolo della rassegna voluta da Giancarlo Galeazzi, che inaugura un’avventura culturale fatta di “pluralità di soggetti e progetti,
che accoglie contraddizioni e antinomicità, che vuole rivolgersi soprattutto alle giovani menti, ancora libere da incrostazioni e disponibili a differenti formulazioni del pensiero”.

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è gratuito

Copia di manifesto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Grande Cinema su grande schermo

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La rassegna Grande Cinema su grande schermo
da lunedì 3 febbraio a lunedì 31 marzo al Nuovo Cinema Azzurro.
Grazie al contributo della Cineteca di Bologna, sono stati sottoposti a restauro digitale,
e riportati nel grande schermo, pellicole considerate pietre miliari della storia del cinema,
per permettere agli spettatori di oggi di gustare 6 capolavori del passato.

In programmazione lunedì 10 febbraio ore 20.30 Il Gattopardo di Luchino Visconti
in versione restaurata. La pellicola datata 1963 e tratta dall’omonimo romanzo
di Giuseppe Tomasi di Lampedusa fu vincitrice della Palma D’Oro
al 16° Festival di Cannes, con un cast tutto d’eccezione in cui figurano Burt Lancaster,
Alain Delon, la splendida Claudia Cardinale e il compianto Giuliano Gemma.

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I prossimi appuntamenti:

> lunedì 17 febbraio ore 20.30
Ninotchka (1939) di Ernst Lubitsch

> lunedì 3 marzo ore 20.30
La grande illusione (1937) di Jean Renoir

> lunedì 17 marzo ore 20.30
Vogliamo vivere (1942) di Ernst Lubitsch

> lunedì 31 marzo ore 20.30
Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini

a cura di Dolby MOVIE 5.1
https://www.facebook.com/DolbyMovie51

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