Adriatico Mediterraneo Festival 2014

8° edizione – sezione internazionale
Sarajevo 17 giugno 2014
Giornata della macroregione adriatico ionica

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L’8° edizione del festival internazionale adriatico inizia a Sarajevo nel segno
della Macroregione Adriatico Ionica. Diverse sono le ragioni che hanno suggerito
e favorito questa scelta. La prima è il passaggio della presidenza di turno dello IAI (iniziativa adriatico ionica) nel 2014 alla Bosnia Erzegovina, la seconda il centenario dell’assassinio di Franz Joseph avvenuta a Sarajevo il 30 giugno 1914
che ha scatenato la prima guerra mondiale e il cambio dell’assetto geopolitico
del mondo intero e infine il legame che il progetto adriatico mediterraneo continua
ad avere con la città di Sarajevo dove ha avuto inizio nel 2006 proprio con la presenza di Moni Ovadia che partecipa anche quest’anno e dove l’associazione adriatico mediterraneo ha svolto regolarmente attività in questi anni.
Quest’anno in particolare svolgere e organizzare attività in quell’area assume anche un significato simbolico e sociale.

Nelle scorse settimane la Bosnia e le aree limitrofe hanno subito un’inondazione devastante che ha causato un centinaio di morti e danni economici
e strutturali che hanno riportato la memoria alla guerra degli anni ’90. Quindi si è deciso con tutti gli attori dell’evento di dedicare alle vittime dell’alluvione e di mettere in atto una raccolta fondi. La Regione Marche è fortemente impegnata nell’azione di sostegno alla Strategia della Macroregione adriatico ionica che sarà approvata nel corso
della Presidenza italiana del Consiglio dell’UE. In tale contesto, in collaborazione
con il Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, la Regione Marche
si è attivata per la predisposizione di un programma di iniziative per la sensibilizzazione e la diffusione delle tematiche inerenti la Strategia macroregionale.
Il programma è finalizzato a rafforzare:

> la cultura della pace e del dialogo tra le comunità creando una nuova Koinè adriatica;
> la centralità delle politiche di coesione territoriale e di integrazione dell’area balcanica nell’Unione Europea;
> lo sviluppo delle politiche di cooperazione e di partenariati tra i territori dell’area adriatico ionica.

Per quanto riguarda la cultura intesa quale piattaforma indispensabile per ogni azione
di sviluppo e di crescita di un territorio che vuole oggi essere attrattivo e competitivo, la Regione Marche è da tempo impegnata nella realizzazione di un importante progetto,
coerente con gli obiettivi della Strategia macroregionale,
denominato “Adriatico Mediterraneo”.

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Il programma della giornata

ore 9.00 Committee of Senior Officials
Parteciperanno i rappresentanti dei Ministeri degli Esteri degli 8 paesi
della Macroregione Adriatico Ionica ore11.30 Strategie per una Mobilità Sostenibile
nel settore Socio Sanitario nella Macroregione Adriatico Ionica
(Progetto AdriHealthMob)

ore 15 Progetto AdriHealthMob. Primo evento di Cross Fertilization. Promuovere
e migliorare la mobilità nel settore Socio Sanitario nella MacroRegione Adriatico Ionica

Ore 15,30 Cultura oltre i confini Ambasciata Italiana a Sarajevo un confronto
tra operatori culturali marchigiani e bosniaci

ore 20 “Sarajevo un porto senza mare” racconti, musiche e canzoni Istituto Bosniaco Sarajevo offerta libera per le vittime dell’alluvione orchestrina adriatica: Giovanni Seneca chitarra classica e battente, FrancesSavoretti percussioni mediterranee, Gabriele Pesaresi contrabbasso, Roberto Lucanero fisarmonica e organetto, Antonella Vento voce, Alen Abdagic voce con la partecipazione di Moni Ovadia e Minka Muftic.

Descrizione eventi:
Committee of Senior Officals il Comitato degli Alti Funzionari dell’Iniziativa Adriatico Ionica aprirà l’anno di presidenza della Bosnia-Erzegovina. La riunione sarà presieduta dall’Alto Funzionario Bosniaco, Amb. Orlić, assistito dall’Amb. Pigliapoco, Segretario Generale IAI.La nuova Presidenza presenterà il proprio programma di attività annuale
e le priorità che saranno, come per l’anno precedente, strettamente legate
agli obbiettivi della Strategia Europea per la Macro-Regione Adriatico Ionica (EUSAIR). Proprio durante la presidenza bosniaca della IAI, infatti, avverrà il passaggio dalla fase preparatoria alla fase esecutiva della EUSAIR. Il Piano d’Azione sarà approvato
a fine Giugno e adottato in autunno 2014 durante la Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea che considera la realizzazione della EUSAIR uno dei propri obbiettivi strategici. Nell’occasione dell’apertura della presidenza bosniaca, i promotori del progetto strategico ADRIHEALTHMOB (co-finanziato dal programma Adriatic Ipa Cbc) sulla mobilità sostenibile transfrontaliera nel settore sanitario e socio sanitario, presenteranno agli Alti Funzionari una strategia di cooperazione nella Regione Adriatico Ionica AdriHealthMob sviluppa un’azione con la priorità strategica dei servizi
di trasporto sostenibili , con particolare attenzione al settore specifico della Salute,
dove la mobilità è in aumento e mostra un enorme potenziale in ambiente
cross- border . Il progetto è finalizzato allo sviluppo di servizi di trasporto sostenibili, modelli e schemi di indirizzamento di un sistema sanitario e di assistenza transfrontaliera in tutta l’area adriatica . Attraverso il coinvolgimento dei beneficiari
del progetto e la realizzazione del piano di lavoro, AdriHealthMob riuscirà a rendere
i servizi trasporti per la salute e la cura più sicura, più razionale, rispettoso
dell’ ambiente, funzionale e intelligente. A tal fine, è necessario:

– Creare uno spazio all’interno della regione adriatica, della sanità transfrontaliera
e della cura fatta di buone pratiche

– Promuovere i TIC e migliorare il loro potenziale
in termini di eHealth e eCare , come opportunità di ridurre le distanze geografiche, consentendo un ‘ accessibilità ‘ completa;

– Introdurre opzioni e soluzioni assistite , su misura e mirate alla mobilità,
dove le esigenze di trasporto e le esigenze di salute e di assistenza sono entrambe
prese in considerazione;

– Concordare protocolli e memorandum di intesa all’interno dell’area adriatica come Adriatic cross border health e Adriatic Health and Care Insurance Card.
Cultura oltre i confini: un incontro informale tra operatori culturali italiani,
marchigiani in particolare ,e bosniaci per conoscersi scambiare esperienze
e informazioni. L’obiettivo è creare la rete sulla base delle finalità comuni attraverso
una fase preliminare di monitoraggio e confronto ipotizzando un percorso che seguendo le linee e gli sviluppi della macroregione adriatico ionica possa creare
uno scambio culturale permanente.

Sarajevo un porto senza mare” racconti, musiche e canzoni Sarajevo e’ stata nei secoli la città dei balcani della convivenza tra popoli, lingue e religioni.
A testimoniare questa convivenza pacifica nel cuore della città moschee, chiese
e sinagoghe sono a pochi passi l’una dall’altra. E proprio come in un porto senza mare
a Sarajevo nel corso dei secoli si sono intessuti scambi e si sono mescolate le culture.
Le lingue e i canti provenienti dai paesi di provenienza dei popoli hanno fatto
da sottofondo alla storia della città. Nello spettacolo “Sarajevo un porto senza mare”,
i racconti s’intrecciano con i canti d’amore tradizionali abbracciando l’insieme
delle tradizioni mediterranee in varie lingue e dialetti (ebraico, siciliano, arabo, ladino, yiddish,ecc) in un intrigante equilibrio tra colto e popolare tra classicismo e modernità.
La canzone sefardita, in particolare, testimonia la fusione di elementi culturali durante la plurisecolare convivenza in terra d’Islam, a Istanbul piuttosto
che a Salonicco, generando varianti “locali” e a volte trasformandosi
come nel genere prevalentemente bosgnacco della sevdalinka di Sarajevo.
La sevdalinka bosniaca e la romanza dei sefarditi bosniaci sono nate principalmente
da racconti popolari della tradizione orale e si sono intrecciate, sia storicamente
nel tempo sia molto spesso a livello tematico, in una unità caratterizzata dalla liricità
e dall’amore in tutte le sue varianti. Di particolare interesse, infine, l’organico dell’orchestrina adriatica, strumenti magici rapiti da luoghi conosciuti che rivendicano
la loro appartenenza a popoli e culture diverse e ricordano le sonorità sepolte
nella nostra memoria, come le tre chitarre mediterranee (classica, battente e flamenca), le numerose percussioni (riq, darbuka e i tamburi a cornice) il contrabbasso,
la fisarmonica e l’organetto.Questi strumenti assieme alle voci sono i protagonisti
di questo percorso estetico e accompagnano l’ascoltatore in un viaggio nel tempo
e nelle culture, ricreando un paesaggio sonoro unico e avvolgente.

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