SOCIAL TRAVELLING. YAMGU APP

Il nuovo orizzonte del viaggio propone scatti su scatti di posti da visitare o visitati con annesse tutte le informazioni utili postate sui social.
Questi scatti si trasformano in una nuova applicazione “YAMGU“ che permette di ottimizzare i tempi di viaggio consigliandoci i luoghi più interessanti da visitare, cosi da pianificare in modo semplice e veloce il nostro itinerario.
Letteralmente: You Are My Guide (tu sei la mia guida) e proprio questo è il senso dell’app, guidarci nelle nostre esperienze attraverso un ampio bagaglio di immagini e informazioni utili al nostro tour.
Inoltre, possiamo condividere il nostro itinerario con gli alti in modo da farci a nostra volta “guide” per gli altri. È appunto un applicazione interattiva, che permette così di prevedere ad esempio le code nei musei dandoci l’opportunità di personalizzare il nostro piano in base alle nostre esigenze di tempi e orari.
Così viaggiare diventa un’esperienza semplice e divertente!

Nasce dall’esperienza di due compagni di viaggio e di lavoro, Ester e Mauro che sono i due fondatori, dalla loro necessità di creare una guida interattiva per i viaggiatori.

Ecco qualche suggerimento sull’utilizzo.
Il suo utilizzo è semplice e pratico. Come nei motori di ricerca si digita la propria destinazione dopo di che compaiono le informazioni utili inerenti alla meta.
Si possono esplorare i trend, gli eventi, le foto e le informazioni turistiche della città grazie a YAMGU.

Se stai programmando il tuo prossimo viaggio scegli YAMGU!

MARCO PUCA – MIOTICA COMUNICATO STAMPA

Miotica_Cartolina

 

Lo spazio espositivo CANOVA22 a Roma, l’antica fornace di Antonio Canova, è lieta di ospitare, da domenica 25 settembre ore 18:00 fino al 30 settembre, la mostra personale dell’artista Marco Puca dal titolo “MIOTICA” a cura di Rezarta Zaloshnja.
L’opera “MIOTICA”, ultimo lavoro dell’artista Marco Puca, che vive e lavora ad Ancona, sarà esposta per la prima volta al pubblico negli spazi di CANOVA22, trasformando tali spazi in un vero osservatorio vivente.

Miotica_Cat_17

L’artista attraverso l’opera “MIOTICA” traccia una sua visione del mondo, in un tutt’“uno” di “essere” e “vivere” nella dimensione creativa.
Il pubblico entrando in contatto con l’opera “MIOTICA” incontra una serie di “acquarelli panoramici”, i quali sono marcati dall’assenza totale di identità geografica dell’opera; assenza di lucidità e nitore in chi la osserva; assenza di punti di riferimento nella visione indistinta tra immagini e oggetti. Simultaneamente si rende limpida, attraverso l’opera, l’idea che l’artista è intenzionato e traccia una sua visione del mondo.

Miotica_Cat_18

Visione che possiamo scorgere anche nelle parole di Marco Puca:
“Questi panoramici acquerelli hanno più a che fare con la fotometria che con la semplice e morbida rappresentazione morfologica marchigiana. C’è di più. Nella interazione della luce con la materia, costruisco un impianto di generale rarefazione. Un’idea miope di esistenzialismo. Nella profondità di un paesaggio morfologico, la luce stende un velo di coscienza, quella che appartiene a tutti noi. Gli elaborati godono di una dimensione panoramica, quindi espressiva.”.

Comunicato stampa di Rezarta Zaloshnja

 

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Luogo: CANOVA22 – Via Antonio Canova 22, Roma

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 18:00 alle 22:00

Biglietto – Ingresso libero

Vernissage: 25 settembre (domenica) dalle 18.00 alle 22.00

0849081808467956

 

Biografia:

Marco_PucaMarco Puca è nato nel 1973 ad Ancona, dove vive e lavora. Diplomato all’Istituto d’Arte Edgardo Mannucci. Nel 1999 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Urbino. I maestri che hanno accompagnato la sua formazione artistica sono: Elio Marchegiani, Carlo Cecchi, Omar Galliani, Luigi Carboni, Bruno Ceccobelli, Gian Ruggero Manzoni e Nicola Salvatore. Ha esposto a Roma, Milano, Mosca, Bologna, Genova, Pescara. Gallerie di riferimento: GinoMonti Arte Contemporanea; Galleria Farini Bologna; Galleria Puccini di Ancona. Artista di riferimento: OSVALDO LICINI

 

Testo critico a cura di Maria Rita Montagnani

“Niente ci è più estraneo della casa i cui fantasmi ci sono familiari. Nessuna cosa è più simile a noi di quella che ci appare più lontana”. Milo Rossi

“Miotica”, nell’opera di Marco Puca, è innanzitutto una visione. Una modalità di visione del mondo. L’idea di partenza di Puca per questo ciclo espressivo origina dal fenomeno medico – la MIOSI – consistente nella diminuzione del diametro delle pupille, che nella fisiologia si verifica come risposta (e difesa) quando l’occhio è colpito da un’intensa sorgente luminosa. Dunque è come se l’artista guardasse le cose e gli oggetti circostanti attraverso gli occhi socchiusi, quasi a filtrarne le percezioni e le fisionomie consuete ed abituali, a favore di una visuale più anomala, insolita e forse più pregnante. Ciò comporta nell’artista e nello spettatore un minimo “sforzo” che è più mentale che visivo e che consente l’accomodazione oculare, ma su ciò che non è visibile, che non c’è; e che dunque diviene rappresentazione di un paesaggio interiore o comunque interiorizzato dall’artista. Un paesaggio che, senza questa peculiare modalità dello sguardo, rimane relegato all’immaginario o nel terreno dell’onirico. Puca, attraverso questa visione “miotica”, raggiunge altresì un’acutezza ben più efficace della semplice messa a fuoco, perché ciò che per lui è importante è mostrare le cose come non sono realmente, rivelandone il loro aspetto fantasmatico ed essenzialmente enigmatico che non può essere colto da una visione normale e naturale del mondo. In questo ciclo di acquerelli, Marco sottolinea ancora di più, attraverso la fluidità che è tipica di questa tecnica, anche la fluidità del mondo, la rarefazione della luce sui paesaggi, l’evanescenza delle cose terrene. Così anche un paesaggio reale assume nelle opere di Puca un’aura di misteriose evocazioni, di sembianze consuete ormai trapassate in una dimensione irreale. Se l’Arte è visione del particolare che diviene universale, la pittura di Puca ci rimanda ad una prospettiva più sotterranea e recondita, nascosta nelle armonie/disarmonie della psiche che anela ad una semplice complessità: quella che permette di vedere oltre le cose, attraversandole, e non fermandosi alla loro mera apparenza. Nei paesaggi di Puca la luce è essenziale alla materia così come pure alla visione. D’altronde come ci avvisava Kafka, «con una luce fortissima si può dissolvere il mondo». E partendo da questo abissale pensiero, anche l’artista tenta di cancellarlo per ricrearne una o molteplici straordinarie epifanie.

 

CANOVA22
MIOTICA

artista
Marco Puca

a cura di
Rezarta Zaloshnja
e-mail: rezartazaloshnja@gmail.com

testo critico
Maria Rita Montagnani

direzione artistica
Fiorenza d’Alessandro

fotografie
Sergio Marcelli

comunicazione social
Domenico Giordano

concept e grafica
Francesca Di Giorgio

 

Associazione Culturale CANOVA22
via Antonio Canova 22
Italia / 00139 Roma
www.canova22.com

identità visiva e comunicazione
Lirici Greci
www.liricigreci.it

finito di stampare
nel mese di settembre 2016
Grafiche Esposto, Polverigi (An)

SI RINGRAZIANO

Alberto Antomarini
Greta Duca
Angelo Nunziato
Rocco Renne
Life Hotel, Porto Recanati

MARCO PUCA – MIOTICA

Miotica_Cat_Cov

 

Marco Puca
MIOTICA

CANOVA22
dal 25 al 30 settembre 2016
Roma / Via Antonio Canova 22

a cura di  Rezarta Zaloshnja


A Dario e Medusa
To Dario and Medusa

 

Miotica_Cartolina

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Questi panoramici acquerelli hanno più a che fare con la fotometria che con la semplice e morbida rappresentazione morfologica marchigiana. C’è di più.
Nella interazione della luce con la materia, costruisco un impianto di generale rarefazione. Un’idea miope di esistenzialismo. Nella profondità di un paesaggio morfologico, la luce stende un velo di coscienza, quella che appartiene a tutti noi.
Gli elaborati godono di una dimensione panoramica, quindi espressiva.
Marco Puca

 

These water colour landscapes have more to do with photometry than with the simple and soft Marche morphological representation. There is more.
In the interaction of light and matter, I am building an implant of general rarefaction.
A shortsighted idea of existentialism. In the depth of a morphological landscape, the light spreads a veil of conscious, that which belongs to all of us. The elaborators enjoy a panoramic dimension, therefore expressive.
Marco Puca

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“Per vederti ti devo ribaltare. Per non farti riconoscere ti devi avvicinare. Appare sfuocato il luogo neonato.
Con la fronte ti affronto, cercando di restituire forza alle timide linee di contorno. Lui si era già accorto… e venimmo subito a un compromesso focale.
Mi abbracciò le orecchie, ed ebbero inizio le danze.”


“In order to see you I have to overturn you.

In order to not be receognised you have to come closer.
The newborn place seems blurred. With my forehead I face you, trying t ogive back strength to the shy outlines. He had already noticed… and we immediately came to a focused compromise.
I hugged my ears, and the dances started.”

 

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Si sono interessati del lavoro
They became interested in his work

Giancarlo Bassotti, Bruno Cantarini, Dolores Carnemolla, Maurizio Cesarini, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Azzurra Immediata, Cristina Magnanelli, Gian Ruggero Manzoni, Paolo Marasca, Martina Mayolesi, Maria Rita Montagnani, Umberto Palestini, Massimo Raffaelli, Roberto Rizzente, Enzo Siciliano, Rezarta Zaloshnja.

 

Marco Puca

Marco_PucaMarco Puca è nato ad Ancona nel 1973, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte E. Mannucci poi conseguito il diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Nel     1993         ha      esposto le   sue   opere al   Premio Marche. Nel 1994 ha vinto il primo premio nella sezione “Arte viva Senigallia” a cura di Omar Galliani. Dopo la mostra a Milano, Pescara, Pesaro, Ancona, Vladikafka (Russia), Senigallia, Cagli, Jesi. Ha collaborato con Enzo Siciliano, Vincenzo Raponi e Massimo Raffaelli per la “La città invisibile”. Ha collaborato con la rivista “nostro lunedì” curata da Francesco Scarabicchi e Francesca Di Giorgio.
Hanno scritto di lui: Enzo Siciliano, Umberto Palestini, Maurizio Cesarini, Martina Majolatesi, Maria Rita Montagnani, Gian Ruggero Manzoni, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Giancarlo Bassotti, Cristina Magnanelli, Bruno Cantarini, Roberto Rizzente.


Exhibitions // Personal

1996 “Con amore voglio fare a pugni”, Falegnameria Marchigiani, Falconara Marittima (AN).

2000 “Quartiereraffinato”, Galleria deposito, Senigallia (AN).

2004 “La città invisibile”, Marco Puca, Vincenzo Raponi, Enzo Siciliano, Falconara Marittima (AN).

2011 “3/3” Galleria Il contemporaneo, Jesi (AN).

2012 “DreamTime” Galleria d’Arte Puccini, Ancona.

2015 “ARCATE-SPLEEN-DENTI”, Tempio San Rocco, Mole Vanvitelliana, Ancona. A cura di Maria Rita Montagnani, in collaborazione con la galleria Gino Monti arte contemporanea.

2016 “Miotica”, galleria CANOVA22, Roma.


Exhibitions // Collective

1993 “Marcati stretti”, Galleria Progetto Arte, Falconara Marittima (AN). 1994 “Arte viva a Senigallia”, 1° premio, sezione disegno, curato da Omar Galliani, Senigallia (AN).

1998 ” La miniera” Collettiva organizzata dall’Accademia delle Arti di Urbino.

1999 ” Rizoma”, Ex Forno, Pescara (PE).

2000 “Rizoma”, Lanciano (CH).

2001 “Inquilini”, Galleria Ali d’Oro, Pesaro (PU).

2001 “Campionamenti visivi”, Galleria Ali d’Oro, Pesaro (PU).

2002 “Misure uniche”, Collezione privata Cav. Serafino Fiocchi, Cagli (PU).

2004 “La città invisibile”, presentazione Enzo Siciliano, disegnatore di luci Vincenzo Raponi, Falconara Marittima (AN).

2011 “Alanica”, Vladikavkaz, Ossezia settentrionale, Russia.

2012 “Artitude”, Milano.

2013 “Quinto Quarto”, Palazzo Gradari Pesaro (PU). Mole Vanvitelliana, Ancona. A cura di Roberto Rizzente e Andrea Giusti.

2014 Arte Fiera, Genova.

2014 “Casaforte”, sede amministrativa Di Ferdinando Costruzioni, Giulianova (PE).

 

Marco Puca

Marco_PucaMarco Puca was born in Ancona in 1973, where he lives and works now. He attended the E. Mannucci Art Institute and finished his diploma in painting at the Fine Art Academy of Urbino. In 1993 he exhibited his art at Premio Marche. In 1994 he won the first prize in the category “Live Art Senigallia” organized by Omar Galliani. Following this he exhibited in Milan, Pescara, Pesaro, Ancona, Vladikafka (Russia), Senigallia, Cagli and Jesi. He has collaborated with Enzo Siciliano, Vincenzo Raponi and Massimo Raffaelli for “the invisible city”.
He collaborated with the magazine “nostro lunedi” directed by Francesco Scarabicchi and Francesca Di Giorgio. He has been written about by: Enzo Siciliano, Umberto Palestini, Maurizio Cesarini, Martina Majolatesi, Maria Rita Montagnani, Gian Ruggero Manzoni, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Giancarlo Bassotti, Cristina Magnanelli, Bruno Cantarini, Roberto Rizzente.


Exhibitions // Personal

1996 “I want to fight with my fists like love” Marche Carpentry Falconara Marittima (AN).

2000 “Refined quarter”, Deposti gallery Senigallia (AN).

2004 “The invisible city”, Marco Puca, Vincenzo Raponi, Enzo Siciliano, Falconara Marittima (AN).

2011 “3/3” The contemporary gallery, Jesi (AN).

2012 “Dream Time” Puccini Art Gallery, Ancona.

2015 “ARCHES-SPLEEN-TEETH”, San Rocco Temple, Mole Vanvitelliana Ancona. Curated by Maria Rita Montagnani, in collaboration with Gino Monti Contemporary Art Gallery .

2016 “Mioptic”, CANOVA22 Gallery, Rome.


Exhibitions // Collective

1993 “Tightly Marked”, Art Progect Gallery, Falconara Marittima (AN). 1994 “Live Art in Senigallia” 1st prize in drawing category, curated by Omar Galliani, Senigallia (AN).

1998 “The Mine” Collection organized by the Fine Arts Academy of Urbino

1999 “Root Stock” Ex Forno, Pescara (PE).

2000 “Root Stock”, Lanciano (CH).

2001 “Tennants”, Gold Wing Gallery, Pesaro (PU).

2001 “Visual samples”, Gold Wing Gallery, Pesaro (PU).

2002 “Unique measurements”, private collection Cav. Serafino Fiocchi, Cagli (PU).

2004 “the invisible city”, presentation by Enzo Sicliano, light designer Vincenzo Raponi, Falconara Marittima (AN).

2011 “Alanica”, Vladikavkaz, Eastern Ossezia, Russia.

2012 “Artitiude”, Milano.

2013 “Fifth Fourth”, Palazzo Gradari Pesaro (PU). Mole Vanvitelliana, Ancona. Curated by Roberto Rizzente and Andrea Giusti.

2014 Art Fair, Genova.

2014 “Safehouse”, administrative office of Ferdinando Constructions, Giulianova (PE).

 

CANOVA22
MIOTICA

a cura di Rezarta Zaloshnja

Marco Puca

testo critico
Maria Rita Montagnani

direzione artistica
Fiorenza d’Alessandro

fotografie
Sergio Marcelli

comunicazione social
Domenico Giordano

concept e grafica
Francesca Di Giorgio

 

Associazione Culturale CANOVA22
via Antonio Canova 22
Italia / 00139 Roma
www.canova22.com

identità visiva e comunicazione
Lirici Greci
www.liricigreci.it

finito di stampare
nel mese di settembre 2016
Grafiche Esposto, Polverigi (An)

SI RINGRAZIANO

Alberto Antomarini
Greta Duca
Angelo Nunziato
Rocco Renne
Life Hotel, Porto Recanati

MARCO PUCA – MIOTICA COMUNICATO STAMPA

Miotica_Cartolina

 

Lo spazio espositivo CANOVA22 a Roma, l’antica fornace di Antonio Canova, è lieta di ospitare, da domenica 25 settembre ore 18:00 fino al 30 settembre, la mostra personale dell’artista Marco Puca dal titolo “MIOTICA” a cura di Rezarta Zaloshnja.
L’opera “MIOTICA”, ultimo lavoro dell’artista Marco Puca, che vive e lavora ad Ancona, sarà esposta per la prima volta al pubblico negli spazi di CANOVA22, trasformando tali spazi in un vero osservatorio vivente.

Miotica_Cat_17

L’artista attraverso l’opera “MIOTICA” traccia una sua visione del mondo, in un tutt’“uno” di “essere” e “vivere” nella dimensione creativa.
Il pubblico entrando in contatto con l’opera “MIOTICA” incontra una serie di “acquarelli panoramici”, i quali sono marcati dall’assenza totale di identità geografica dell’opera; assenza di lucidità e nitore in chi la osserva; assenza di punti di riferimento nella visione indistinta tra immagini e oggetti. Simultaneamente si rende limpida, attraverso l’opera, l’idea che l’artista è intenzionato e traccia una sua visione del mondo.

Miotica_Cat_18

Visione che possiamo scorgere anche nelle parole di Marco Puca:
“Questi panoramici acquerelli hanno più a che fare con la fotometria che con la semplice e morbida rappresentazione morfologica marchigiana. C’è di più. Nella interazione della luce con la materia, costruisco un impianto di generale rarefazione. Un’idea miope di esistenzialismo. Nella profondità di un paesaggio morfologico, la luce stende un velo di coscienza, quella che appartiene a tutti noi. Gli elaborati godono di una dimensione panoramica, quindi espressiva.”.

Comunicato stampa di Rezarta Zaloshnja

 

Miotica_Cat_Cov

 

Luogo: CANOVA22 – Via Antonio Canova 22, Roma

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 18:00 alle 22:00

Biglietto – Ingresso libero

Vernissage: 25 settembre (domenica) dalle 18.00 alle 22.00

0849081808467956

 

Biografia:

Marco_PucaMarco Puca è nato nel 1973 ad Ancona, dove vive e lavora. Diplomato all’Istituto d’Arte Edgardo Mannucci. Nel 1999 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Urbino. I maestri che hanno accompagnato la sua formazione artistica sono: Elio Marchegiani, Carlo Cecchi, Omar Galliani, Luigi Carboni, Bruno Ceccobelli, Gian Ruggero Manzoni e Nicola Salvatore. Ha esposto a Roma, Milano, Mosca, Bologna, Genova, Pescara. Gallerie di riferimento: GinoMonti Arte Contemporanea; Galleria Farini Bologna; Galleria Puccini di Ancona. Artista di riferimento: OSVALDO LICINI

 

Testo critico a cura di Maria Rita Montagnani

“Niente ci è più estraneo della casa i cui fantasmi ci sono familiari. Nessuna cosa è più simile a noi di quella che ci appare più lontana”. Milo Rossi

“Miotica”, nell’opera di Marco Puca, è innanzitutto una visione. Una modalità di visione del mondo. L’idea di partenza di Puca per questo ciclo espressivo origina dal fenomeno medico – la MIOSI – consistente nella diminuzione del diametro delle pupille, che nella fisiologia si verifica come risposta (e difesa) quando l’occhio è colpito da un’intensa sorgente luminosa. Dunque è come se l’artista guardasse le cose e gli oggetti circostanti attraverso gli occhi socchiusi, quasi a filtrarne le percezioni e le fisionomie consuete ed abituali, a favore di una visuale più anomala, insolita e forse più pregnante. Ciò comporta nell’artista e nello spettatore un minimo “sforzo” che è più mentale che visivo e che consente l’accomodazione oculare, ma su ciò che non è visibile, che non c’è; e che dunque diviene rappresentazione di un paesaggio interiore o comunque interiorizzato dall’artista. Un paesaggio che, senza questa peculiare modalità dello sguardo, rimane relegato all’immaginario o nel terreno dell’onirico. Puca, attraverso questa visione “miotica”, raggiunge altresì un’acutezza ben più efficace della semplice messa a fuoco, perché ciò che per lui è importante è mostrare le cose come non sono realmente, rivelandone il loro aspetto fantasmatico ed essenzialmente enigmatico che non può essere colto da una visione normale e naturale del mondo. In questo ciclo di acquerelli, Marco sottolinea ancora di più, attraverso la fluidità che è tipica di questa tecnica, anche la fluidità del mondo, la rarefazione della luce sui paesaggi, l’evanescenza delle cose terrene. Così anche un paesaggio reale assume nelle opere di Puca un’aura di misteriose evocazioni, di sembianze consuete ormai trapassate in una dimensione irreale. Se l’Arte è visione del particolare che diviene universale, la pittura di Puca ci rimanda ad una prospettiva più sotterranea e recondita, nascosta nelle armonie/disarmonie della psiche che anela ad una semplice complessità: quella che permette di vedere oltre le cose, attraversandole, e non fermandosi alla loro mera apparenza. Nei paesaggi di Puca la luce è essenziale alla materia così come pure alla visione. D’altronde come ci avvisava Kafka, «con una luce fortissima si può dissolvere il mondo». E partendo da questo abissale pensiero, anche l’artista tenta di cancellarlo per ricrearne una o molteplici straordinarie epifanie.

 

CANOVA22
MIOTICA

artista
Marco Puca

a cura di
Rezarta Zaloshnja
e-mail: rezartazaloshnja@gmail.com

testo critico
Maria Rita Montagnani

direzione artistica
Fiorenza d’Alessandro

fotografie
Sergio Marcelli

comunicazione social
Domenico Giordano

concept e grafica
Francesca Di Giorgio

 

Associazione Culturale CANOVA22
via Antonio Canova 22
Italia / 00139 Roma
www.canova22.com

identità visiva e comunicazione
Lirici Greci
www.liricigreci.it

finito di stampare
nel mese di settembre 2016
Grafiche Esposto, Polverigi (An)

SI RINGRAZIANO

Alberto Antomarini
Greta Duca
Angelo Nunziato
Rocco Renne
Life Hotel, Porto Recanati

MARCO PUCA – MIOTICA

Miotica_Locandina

 

Marco Puca
MIOTICA

 
CANOVA22
dal 25 al 30 settembre 2016
Roma / Via Antonio Canova 22

a cura di  Rezarta Zaloshnja

A Dario e Medusa
To Dario and Medusa

 

0846 0818

 

Questi panoramici acquerelli hanno più a che fare con la fotometria che con la semplice e morbida rappresentazione morfologica marchigiana. C’è di più.
Nella interazione della luce con la materia, costruisco un impianto di generale rarefazione. Un’idea miope di esistenzialismo. Nella profondità di un paesaggio morfologico, la luce stende un velo di coscienza, quella che appartiene a tutti noi.
Gli elaborati godono di una dimensione panoramica, quindi espressiva.
Marco Puca

 

These water colour landscapes have more to do with photometry than with the simple and soft Marche morphological representation. There is more.
In the interaction of light and matter, I am building an implant of general rarefaction.
A shortsighted idea of existentialism. In the depth of a morphological landscape, the light spreads a veil of conscious, that which belongs to all of us. The elaborators enjoy a panoramic dimension, therefore expressive.
Marco Puca

 

Miotica_Cat_6

 

Destinazione Miotica

 «Niente ci è più estraneo della casa i cui fantasmi ci sono familiari.
Nessuna cosa è più simile a noi di quella che ci appare più lontana».
Milo Rossi

“Miotica” nell’opera di Marco Puca, è innanzitutto una visione. Una modalità di visione del mondo. L’idea di partenza di Puca per questo ciclo espressivo, origina dal fenomeno medico – la MIOSI – consistente nella diminuzione del diametro delle pupille, che nella fisiologia si verifica come risposta (e difesa) quando l’occhio è colpito da un’intensa sorgente luminosa. Dunque è come se l’artista guardasse le cose e gli oggetti circostanti attraverso gli occhi socchiusi, quasi a filtrarne le percezioni e le fisionomie consuete ed abituali, a favore di una visuale più anomala, insolita e forse più pregnante. Ciò comporta nell’artista e nello spettatore che guardi l’opera, un minimo “sforzo” che è più mentale che  non visivo   e    che    consenta    l’accomodazione oculare ma su ciò che non è visibile,      che non c’è.
E che dunque diviene rappresentazione di un paesaggio interiore o comunque interiorizzato dall’artista. Un paesaggio che senza questa peculiare modalità dello sguardo, rimane relegato all’immaginario o nel terreno dell’onirico. Puca, attraverso questa visione “miotica” raggiunge altresì un’acutezza ben più efficace della semplice messa a fuoco, perché ciò che per lui è importante, è mostrare le cose come non sono realmente, rivelandone il loro aspetto fantasmatico ed essenzialmente enigmatico che non può essere colto da una visione normale e naturale del mondo. In questo ciclo di acquerelli, Marco sottolinea ancora di più, attraverso la fluidità che è tipica di questa tecnica, anche la fluidità del mondo, la rarefazione della luce sui paesaggi, l’evanescenza delle cose terrene.
Così anche un paesaggio reale, assume nelle opere di Puca, un’aura di misteriose evocazioni, di sembianze consuete ormai trapassate in una dimensione irreale. Se l’Arte è visione del particolare che diviene universale, la pittura di Puca ci rimanda ad una prospettiva più sotterranea e recondita, nascosta nelle armonie/disarmonie della psiche che anela ad una semplice complessità: quella che permette di vedere oltre le cose, attraversandole, e non fermandosi alla loro mera apparenza. Nei paesaggi di Puca la luce è essenziale alla materia così come pure alla visione. D’altronde come ci avvisava Kafka, «con una luce fortissima si può dissolvere il mondo».
E partendo da questo abissale pensiero, anche l’artista tenta di cancellarlo per ricrearne una o molteplici, straodinarie epifanie.

Maria Rita Montagnani
Critico d’arte/curatore indipendente

 Miotica_Cat_20

 

Destination Mioptic

 «Nothing is stranger to us than a house where the ghosts are familiar to us. Nothing is simpler to us than that which seems far away».
Milo Rossi

“Mioptic” in the Marco Puca work of art, is above all a vision. A way of seeing the world. Puca’s initial idea for this expressive cycle, originates from a medical phenomenon – MIOSIS – which consists of the reduction in the diameter of the pupils. Under normal circumstances, this occurs as a defensive response when the eye is hit by an intense light source. It is therefore almost as if the artist is looking at things and surrounding objects through half closed eyes, almost filtering perception and customary and routine physiognomy, in favour of a more abnormal vision, unusual and maybe more loaded. This means that the artist and the spectator who views his work has to make an “effort” which is more mental than visual and so permits the accommodation of the eye but of that which is not visible, which is not present.
It becomes a representation of an interior landscape or at least interiorized by the artist. A landscape without this peculiar way of observing, remains relegated to the imaginary or in the terrain of dreams. Through this “mioptic” vision, Puca reaches a much more effective acuteness than the simple representation, because that which is important for him, is demonstrating things as they are not really, revealing their phantom and essentially enigmatic quality that can’t be obtained from a normal and natural vision of the world. In this cycle of water colours, Marco further underlines, through the typical fluidity of this technique, the fluidity of the world, the rarefaction of light on the landscape, the evanescence of earthly things.
In this way even a real landscape assumes an aura of mysterious evocation, a customary appearance which has passed into an unreal dimension. If Art is the vision of the particular which becomes universal, Puca’s paintings sends us a more underground and obscure prospective, hidden in the harmony/disharmony of the psyche which gasps at a simple complexity: that which permits us to see beyond things, going through them, and not stopping at their mere appearance. In Puca’s landscapes light is essential to the material as is vision. After all, as Kafka states, “with a strong light we can dissolve the world”. And beginning with this abyssal thought, even the artist attempts to cancel it in order to recreate one or multiple extraordinary epiphanies.

Maria Rita Montagnani
Art Critic/independent curator

 

Miotica_Cat_Cov_Lunga

Si sono interessati del lavoro
They became interested in his work

Giancarlo Bassotti, Bruno Cantarini, Dolores Carnemolla, Maurizio Cesarini, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Azzurra Immediata, Cristina Magnanelli, Gian Ruggero Manzoni, Paolo Marasca, Martina Mayolesi, Maria Rita Montagnani, Umberto Palestini, Massimo Raffaelli, Roberto Rizzente, Enzo Siciliano, Rezarta Zaloshnja.



Marco Puca

Marco_PucaMarco Puca è nato ad Ancona nel 1973, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte E. Mannucci poi conseguito il diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Nel     1993         ha      esposto le   sue   opere al   Premio Marche. Nel 1994 ha vinto il primo premio nella sezione “Arte viva Senigallia” a cura di Omar Galliani. Dopo la mostra a Milano, Pescara, Pesaro, Ancona, Vladikafka (Russia), Senigallia, Cagli, Jesi. Ha collaborato con Enzo Siciliano, Vincenzo Raponi e Massimo Raffaelli per la “La città invisibile”. Ha collaborato con la rivista “nostro lunedì” curata da Francesco Scarabicchi e Francesca Di Giorgio.
Hanno scritto di lui: Enzo Siciliano, Umberto Palestini, Maurizio Cesarini, Martina Majolatesi, Maria Rita Montagnani, Gian Ruggero Manzoni, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Giancarlo Bassotti, Cristina Magnanelli, Bruno Cantarini, Roberto Rizzente.

Exhibitions // Personal

1996 “Con amore voglio fare a pugni”, Falegnameria Marchigiani, Falconara Marittima (AN).

2000 “Quartiereraffinato”, Galleria deposito, Senigallia (AN).

2004 “La città invisibile”, Marco Puca, Vincenzo Raponi, Enzo Siciliano, Falconara Marittima (AN).

2011 “3/3” Galleria Il contemporaneo, Jesi (AN).

2012 “DreamTime” Galleria d’Arte Puccini, Ancona.

2015 “ARCATE-SPLEEN-DENTI”, Tempio San Rocco, Mole Vanvitelliana, Ancona. A cura di Maria Rita Montagnani, in collaborazione con la galleria Gino Monti arte contemporanea.

2016 “Miotica”, galleria CANOVA22, Roma.


Exhibitions // Collective

1993 “Marcati stretti”, Galleria Progetto Arte, Falconara Marittima (AN). 1994 “Arte viva a Senigallia”, 1° premio, sezione disegno, curato da Omar Galliani, Senigallia (AN).

1998 ” La miniera” Collettiva organizzata dall’Accademia delle Arti di Urbino.

1999 ” Rizoma”, Ex Forno, Pescara (PE).

2000 “Rizoma”, Lanciano (CH).

2001 “Inquilini”, Galleria Ali d’Oro, Pesaro (PU).

2001 “Campionamenti visivi”, Galleria Ali d’Oro, Pesaro (PU).

2002 “Misure uniche”, Collezione privata Cav. Serafino Fiocchi, Cagli (PU).

2004 “La città invisibile”, presentazione Enzo Siciliano, disegnatore di luci Vincenzo Raponi, Falconara Marittima (AN).

2011 “Alanica”, Vladikavkaz, Ossezia settentrionale, Russia.

2012 “Artitude”, Milano.

2013 “Quinto Quarto”, Palazzo Gradari Pesaro (PU). Mole Vanvitelliana, Ancona. A cura di Roberto Rizzente e Andrea Giusti.

2014 Arte Fiera, Genova.

2014 “Casaforte”, sede amministrativa Di Ferdinando Costruzioni, Giulianova (PE).

 

Marco Puca

Marco_PucaMarco Puca was born in Ancona in 1973, where he lives and works now. He attended the E. Mannucci Art Institute and finished his diploma in painting at the Fine Art Academy of Urbino. In 1993 he exhibited his art at Premio Marche. In 1994 he won the first prize in the category “Live Art Senigallia” organized by Omar Galliani. Following this he exhibited in Milan, Pescara, Pesaro, Ancona, Vladikafka (Russia), Senigallia, Cagli and Jesi. He has collaborated with Enzo Siciliano, Vincenzo Raponi and Massimo Raffaelli for “the invisible city”.
He collaborated with the magazine “nostro lunedi” directed by Francesco Scarabicchi and Francesca Di Giorgio. He has been written about by: Enzo Siciliano, Umberto Palestini, Maurizio Cesarini, Martina Majolatesi, Maria Rita Montagnani, Gian Ruggero Manzoni, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Giancarlo Bassotti, Cristina Magnanelli, Bruno Cantarini, Roberto Rizzente.


Exhibitions // Personal

1996 “I want to fight with my fists like love” Marche Carpentry Falconara Marittima (AN).

2000 “Refined quarter”, Deposti gallery Senigallia (AN).

2004 “The invisible city”, Marco Puca, Vincenzo Raponi, Enzo Siciliano, Falconara Marittima (AN).

2011 “3/3” The contemporary gallery, Jesi (AN).

2012 “Dream Time” Puccini Art Gallery, Ancona.

2015 “ARCHES-SPLEEN-TEETH”, San Rocco Temple, Mole Vanvitelliana Ancona. Curated by Maria Rita Montagnani, in collaboration with Gino Monti Contemporary Art Gallery .

2016 “Mioptic”, CANOVA22 Gallery, Rome.


Exhibitions // Collective

1993 “Tightly Marked”, Art Progect Gallery, Falconara Marittima (AN). 1994 “Live Art in Senigallia” 1st prize in drawing category, curated by Omar Galliani, Senigallia (AN).

1998 “The Mine” Collection organized by the Fine Arts Academy of Urbino

1999 “Root Stock” Ex Forno, Pescara (PE).

2000 “Root Stock”, Lanciano (CH).

2001 “Tennants”, Gold Wing Gallery, Pesaro (PU).

2001 “Visual samples”, Gold Wing Gallery, Pesaro (PU).

2002 “Unique measurements”, private collection Cav. Serafino Fiocchi, Cagli (PU).

2004 “the invisible city”, presentation by Enzo Sicliano, light designer Vincenzo Raponi, Falconara Marittima (AN).

2011 “Alanica”, Vladikavkaz, Eastern Ossezia, Russia.

2012 “Artitiude”, Milano.

2013 “Fifth Fourth”, Palazzo Gradari Pesaro (PU). Mole Vanvitelliana, Ancona. Curated by Roberto Rizzente and Andrea Giusti.

2014 Art Fair, Genova.

2014 “Safehouse”, administrative office of Ferdinando Constructions, Giulianova (PE).

 

CANOVA22
MIOTICA

a cura di Rezarta Zaloshnja

Marco Puca

testo critico
Maria Rita Montagnani

direzione artistica
Fiorenza d’Alessandro

fotografie
Sergio Marcelli

comunicazione social
Domenico Giordano

concept e grafica
Francesca Di Giorgio

 

Associazione Culturale CANOVA22
via Antonio Canova 22
Italia / 00139 Roma
www.canova22.com

identità visiva e comunicazione
Lirici Greci
www.liricigreci.it

finito di stampare
nel mese di settembre 2016
Grafiche Esposto, Polverigi (An)

SI RINGRAZIANO

Alberto Antomarini
Greta Duca
Angelo Nunziato
Rocco Renne
Life Hotel, Porto Recanati

MARCO PUCA – MIOTICA

Miotica_Cat_Cov

 

Marco Puca
MIOTICA

 
CANOVA22
dal 25 al 30 settembre 2016
Roma / Via Antonio Canova 22

a cura di  Rezarta Zaloshnja

A Dario e Medusa
To Dario and Medusa

 

Miotica_Cartolina

 

Questi panoramici acquerelli hanno più a che fare con la fotometria che con la semplice e morbida rappresentazione morfologica marchigiana. C’è di più.
Nella interazione della luce con la materia, costruisco un impianto di generale rarefazione. Un’idea miope di esistenzialismo. Nella profondità di un paesaggio morfologico, la luce stende un velo di coscienza, quella che appartiene a tutti noi.
Gli elaborati godono di una dimensione panoramica, quindi espressiva.
Marco Puca

 

These water colour landscapes have more to do with photometry than with the simple and soft Marche morphological representation. There is more.
In the interaction of light and matter, I am building an implant of general rarefaction.
A shortsighted idea of existentialism. In the depth of a morphological landscape, the light spreads a veil of conscious, that which belongs to all of us. The elaborators enjoy a panoramic dimension, therefore expressive.
Marco Puca

 

Miotica_Cat_12

 

Destinazione Miotica

 «Niente ci è più estraneo della casa i cui fantasmi ci sono familiari.
Nessuna cosa è più simile a noi di quella che ci appare più lontana».
Milo Rossi

“Miotica” nell’opera di Marco Puca, è innanzitutto una visione. Una modalità di visione del mondo. L’idea di partenza di Puca per questo ciclo espressivo, origina dal fenomeno medico – la MIOSI – consistente nella diminuzione del diametro delle pupille, che nella fisiologia si verifica come risposta (e difesa) quando l’occhio è colpito da un’intensa sorgente luminosa. Dunque è come se l’artista guardasse le cose e gli oggetti circostanti attraverso gli occhi socchiusi, quasi a filtrarne le percezioni e le fisionomie consuete ed abituali, a favore di una visuale più anomala, insolita e forse più pregnante. Ciò comporta nell’artista e nello spettatore che guardi l’opera, un minimo “sforzo” che è più mentale che  non visivo   e    che    consenta    l’accomodazione oculare ma su ciò che non è visibile,      che non c’è.
E che dunque diviene rappresentazione di un paesaggio interiore o comunque interiorizzato dall’artista. Un paesaggio che senza questa peculiare modalità dello sguardo, rimane relegato all’immaginario o nel terreno dell’onirico. Puca, attraverso questa visione “miotica” raggiunge altresì un’acutezza ben più efficace della semplice messa a fuoco, perché ciò che per lui è importante, è mostrare le cose come non sono realmente, rivelandone il loro aspetto fantasmatico ed essenzialmente enigmatico che non può essere colto da una visione normale e naturale del mondo. In questo ciclo di acquerelli, Marco sottolinea ancora di più, attraverso la fluidità che è tipica di questa tecnica, anche la fluidità del mondo, la rarefazione della luce sui paesaggi, l’evanescenza delle cose terrene.
Così anche un paesaggio reale, assume nelle opere di Puca, un’aura di misteriose evocazioni, di sembianze consuete ormai trapassate in una dimensione irreale. Se l’Arte è visione del particolare che diviene universale, la pittura di Puca ci rimanda ad una prospettiva più sotterranea e recondita, nascosta nelle armonie/disarmonie della psiche che anela ad una semplice complessità: quella che permette di vedere oltre le cose, attraversandole, e non fermandosi alla loro mera apparenza. Nei paesaggi di Puca la luce è essenziale alla materia così come pure alla visione. D’altronde come ci avvisava Kafka, «con una luce fortissima si può dissolvere il mondo».
E partendo da questo abissale pensiero, anche l’artista tenta di cancellarlo per ricrearne una o molteplici, straodinarie epifanie.

Maria Rita Montagnani
Critico d’arte/curatore indipendente

 

Destination Mioptic

 «Nothing is stranger to us than a house where the ghosts are familiar to us. Nothing is simpler to us than that which seems far away».
Milo Rossi

“Mioptic” in the Marco Puca work of art, is above all a vision. A way of seeing the world. Puca’s initial idea for this expressive cycle, originates from a medical phenomenon – MIOSIS – which consists of the reduction in the diameter of the pupils. Under normal circumstances, this occurs as a defensive response when the eye is hit by an intense light source. It is therefore almost as if the artist is looking at things and surrounding objects through half closed eyes, almost filtering perception and customary and routine physiognomy, in favour of a more abnormal vision, unusual and maybe more loaded. This means that the artist and the spectator who views his work has to make an “effort” which is more mental than visual and so permits the accommodation of the eye but of that which is not visible, which is not present.
It becomes a representation of an interior landscape or at least interiorized by the artist. A landscape without this peculiar way of observing, remains relegated to the imaginary or in the terrain of dreams. Through this “mioptic” vision, Puca reaches a much more effective acuteness than the simple representation, because that which is important for him, is demonstrating things as they are not really, revealing their phantom and essentially enigmatic quality that can’t be obtained from a normal and natural vision of the world. In this cycle of water colours, Marco further underlines, through the typical fluidity of this technique, the fluidity of the world, the rarefaction of light on the landscape, the evanescence of earthly things.
In this way even a real landscape assumes an aura of mysterious evocation, a customary appearance which has passed into an unreal dimension. If Art is the vision of the particular which becomes universal, Puca’s paintings sends us a more underground and obscure prospective, hidden in the harmony/disharmony of the psyche which gasps at a simple complexity: that which permits us to see beyond things, going through them, and not stopping at their mere appearance. In Puca’s landscapes light is essential to the material as is vision. After all, as Kafka states, “with a strong light we can dissolve the world”. And beginning with this abyssal thought, even the artist attempts to cancel it in order to recreate one or multiple extraordinary epiphanies.

Maria Rita Montagnani
Art Critic/independent curator

 

Miotica_Cat_26

 

Si sono interessati del lavoro
They became interested in his work

Giancarlo Bassotti, Bruno Cantarini, Dolores Carnemolla, Maurizio Cesarini, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Azzurra Immediata, Cristina Magnanelli, Gian Ruggero Manzoni, Paolo Marasca, Martina Mayolesi, Maria Rita Montagnani, Umberto Palestini, Massimo Raffaelli, Roberto Rizzente, Enzo Siciliano, Rezarta Zaloshnja.



Marco Puca

Marco Puca è nato ad Ancona nel 1973, dove vive e lavora.
Ha frequentato l’Istituto d’Arte E. Mannucci poi conseguito il diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Nel 1993 ha esposto le sue opere al Premio Marche.
Nel 1994 ha vinto il primo premio nella sezione “Arte viva Senigallia” a cura di Omar Galliani. Dopo la mostra a Milano, Pescara, Pesaro, Ancona, Vladikafka (Russia), Senigallia, Cagli, Jesi.
Ha collaborato con Enzo Siciliano, Vincenzo Raponi e Massimo Raffaelli per la “La città invisibile”.
Ha collaborato con la rivista “nostro lunedì” curata da Francesco Scarabicchi e Francesca Di Giorgio.
Hanno scritto di lui: Enzo Siciliano, Umberto Palestini, Maurizio Cesarini, Martina Majolatesi, Maria Rita Montagnani, Gian Ruggero Manzoni, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Giancarlo Bassotti, Cristina Magnanelli, Bruno Cantarini, Roberto Rizzente.


Exhibitions // Personal

1996 “Con amore voglio fare a pugni”, Falegnameria Marchigiani, Falconara Marittima (AN).

2000 “Quartiereraffinato”, Galleria deposito, Senigallia (AN).

2004 “La città invisibile”, Marco Puca, Vincenzo Raponi, Enzo Siciliano, Falconara Marittima (AN).

2011 “3/3” Galleria Il contemporaneo, Jesi (AN).

2012 “DreamTime” Galleria d’Arte Puccini, Ancona.

2015 “ARCATE-SPLEEN-DENTI”, Tempio San Rocco, Mole Vanvitelliana, Ancona. A cura di Maria Rita Montagnani, in collaborazione con la galleria Gino Monti arte contemporanea.

2016 “Miotica”, galleria CANOVA22, Roma.


Exhibitions // Collective

1993 “Marcati stretti”, Galleria Progetto Arte, Falconara Marittima (AN). 1994 “Arte viva a Senigallia”, 1° premio, sezione disegno, curato da Omar Galliani, Senigallia (AN).

1998 ” La miniera” Collettiva organizzata dall’Accademia delle Arti di Urbino.

1999 ” Rizoma”, Ex Forno, Pescara (PE).

2000 “Rizoma”, Lanciano (CH).

2001 “Inquilini”, Galleria Ali d’Oro, Pesaro (PU).

2001 “Campionamenti visivi”, Galleria Ali d’Oro, Pesaro (PU).

2002 “Misure uniche”, Collezione privata Cav. Serafino Fiocchi, Cagli (PU).

2004 “La città invisibile”, presentazione Enzo Siciliano, disegnatore di luci Vincenzo Raponi, Falconara Marittima (AN).

2011 “Alanica”, Vladikavkaz, Ossezia settentrionale, Russia.

2012 “Artitude”, Milano.

2013 “Quinto Quarto”, Palazzo Gradari Pesaro (PU). Mole Vanvitelliana, Ancona. A cura di Roberto Rizzente e Andrea Giusti.

2014 Arte Fiera, Genova.

2014 “Casaforte”, sede amministrativa Di Ferdinando Costruzioni, Giulianova (PE).

 

Marco Puca

Marco Puca was born in Ancona in 1973, where he lives and works now.
He attended the E. Mannucci Art Institute and finished his diploma in painting at the Fine Art Academy of Urbino.
In 1993 he exhibited his art at Premio Marche.
In 1994 he won the first prize in the category “Live Art Senigallia” organized by Omar Galliani. Following this he exhibited in Milan, Pescara, Pesaro, Ancona, Vladikafka (Russia), Senigallia, Cagli and Jesi.
He has collaborated with Enzo Siciliano, Vincenzo Raponi and Massimo Raffaelli for “the invisible city”.
He collaborated with the magazine “nostro lunedi” directed by Francesco Scarabicchi and Francesca Di Giorgio.
He has been written about by: Enzo Siciliano, Umberto Palestini, Maurizio Cesarini, Martina Majolatesi, Maria Rita Montagnani, Gian Ruggero Manzoni, Carlo De Mitri, Armando Ginesi, Giancarlo Bassotti, Cristina Magnanelli, Bruno Cantarini, Roberto Rizzente.


Exhibitions // Personal

1996 “I want to fight with my fists like love” Marche Carpentry Falconara Marittima (AN).

2000 “Refined quarter”, Deposti gallery Senigallia (AN).

2004 “The invisible city”, Marco Puca, Vincenzo Raponi, Enzo Siciliano, Falconara Marittima (AN).

2011 “3/3” The contemporary gallery, Jesi (AN).

2012 “Dream Time” Puccini Art Gallery, Ancona.

2015 “ARCHES-SPLEEN-TEETH”, San Rocco Temple, Mole Vanvitelliana Ancona. Curated by Maria Rita Montagnani, in collaboration with Gino Monti Contemporary Art Gallery .

2016 “Mioptic”, CANOVA22 Gallery, Rome.


Exhibitions // Collective

1993 “Tightly Marked”, Art Progect Gallery, Falconara Marittima (AN). 1994 “Live Art in Senigallia” 1st prize in drawing category, curated by Omar Galliani, Senigallia (AN).

1998 “The Mine” Collection organized by the Fine Arts Academy of Urbino

1999 “Root Stock” Ex Forno, Pescara (PE).

2000 “Root Stock”, Lanciano (CH).

2001 “Tennants”, Gold Wing Gallery, Pesaro (PU).

2001 “Visual samples”, Gold Wing Gallery, Pesaro (PU).

2002 “Unique measurements”, private collection Cav. Serafino Fiocchi, Cagli (PU).

2004 “the invisible city”, presentation by Enzo Sicliano, light designer Vincenzo Raponi, Falconara Marittima (AN).

2011 “Alanica”, Vladikavkaz, Eastern Ossezia, Russia.

2012 “Artitiude”, Milano.

2013 “Fifth Fourth”, Palazzo Gradari Pesaro (PU). Mole Vanvitelliana, Ancona. Curated by Roberto Rizzente and Andrea Giusti.

2014 Art Fair, Genova.

2014 “Safehouse”, administrative office of Ferdinando Constructions, Giulianova (PE).

 

CANOVA22
MIOTICA

a cura di Rezarta Zaloshnja

Marco Puca

testo critico
Maria Rita Montagnani

direzione artistica
Fiorenza d’Alessandro

fotografie
Sergio Marcelli

comunicazione social
Domenico Giordano

concept e grafica
Francesca Di Giorgio

 

Associazione Culturale CANOVA22
via Antonio Canova 22
Italia / 00139 Roma
www.canova22.com

identità visiva e comunicazione
Lirici Greci
www.liricigreci.it

finito di stampare
nel mese di settembre 2016
Grafiche Esposto, Polverigi (An)

SI RINGRAZIANO

Alberto Antomarini
Greta Duca
Angelo Nunziato
Rocco Renne
Life Hotel, Porto Recanati

TAVOLA ROTONDA

conceptdefinitivo_approvato23032016

 

NUOVI LINGUAGGI NELLA COMUNICAZIONE TRA MEDICO E PAZIENTE

Museo Omero / 10 giugno h 17.30 / Sala Conferenze Museo Omero / 2° livello


Luca Borgognoni
 – introduzione e moderazione

Dott. Ciccioli – Storia medico di famiglia e comunicazione con il paziente

Prof. Galeazzi – Etica della comunicazione medico-paziente

Dott. Dobran – La comunicazione medico-paziente in ambito ospedaliero

Dott. Venanzoni – La comunicazione medico-paziente in ambito domiciliare

Tangherlini – Evoluzione tecnologica nella comunicazione medico-paziente

 

DIALOGO TRA MEDICO E PAZIENTE: COMUNICAZIONE IN CRISI O NUOVI APPROCCI?

Questa tavola rotonda è nata a seguito della realizzazione della mostra “In Corpore Hominis” realizzata da Mirco Tangherlini e curata da Francesca Di Giorgio (lirici Greci), una raccolta 100 di tavole infografiche realizzate dall’artista per il Corriere della Sera.
La comunicazione realizzata da Tangherlini è l’infografica: uno strumento di comunicazione composto da testo scritto e da immagini allo stesso tempo. Anche il giornale che seguo come direttore “Giornale Salute” sta seguendo questo tipo di linea editoriale. Perchè? La risposta è molto semplice oggi il testo (comunicazione scritta) non è più sufficiente; i pazienti (le persone) hanno bisogno di associare il testo all’immagine (comunicazione visiva).
Con l’avvento del linguaggio multimediale (utilizzo di più media), in particolare con lo sviluppo di internet quasi tutte le persone in grado di saper utilizzare un PC, cercano risposte alle loro malattie, ai loro problemi di salute, navigando in rete e cercando risposte da più fonti (più o meno autorevoli).
Ci siamo posti alcune domande: tutto questo è un bene o un male?? Bisogna fidarsi di ciò che si legge sui siti internet. (comunicazione virtuale)
E inoltre questo nuovo approccio delle persone, crea un cambiamento, a sua volta, nel rapporto e nel dialogo con il medico “in carne ed ossa”?  Si crea un problema di comunicazione tra i due interlocutori o si tratta di nuove modalità di approccio alla malattia?
Cercheremo di dare delle risposte, facendo anche uno excursus storico della figura del medico nell’arco dell’ultimo secolo e parleremo anche di etica nella comunicazione tra medico e paziente.

 

Mirco Tangherlini, illustratore

mirco1Nato ad Ancona nel 1957, illustratore, disegnatore e pubblicitario italiano, è membro AEIMS. Titolare di Tangherlini Comunicazione Innovativa è attivo sulla scena artistica italiana ed internazionale dai primi anni ‘80, ha firmato le illustrazioni delle più importanti riviste italiane come “Panorama”, “Il Venerdì di Re- pubblica”, “Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “La Gazzetta dello Sport”, “Wired Italia”, “Tv Sorrisi e Canzoni” e internazionale come “Paris Match” e “Nature”. Pioniere in Italia nell’utilizzo già negli anni ‘80 della tecnologia Apple. Ha tenuto mostre personali ad Ancona e Gabicce Monte. Ha vinto il Premio internazionale Digital Art Night per il progetto multimediale “Cybersculpture”. Tra le sue pubblicazioni sono da ricordare il saggio di infografica: Informazione visiva. Quando le parole non bastano (Mediateca delle Marche 2007) e “L’Atlante della salute del Corriere della Sera” Mi spieghi, dottore (Rizzoli 2015), che raccoglie le tavole scientifiche illustrate per il “Corriere Salute”.


Francesca Di Giorgio, curatore

10329313_10202722753963886_6649365625744148953_nArt director e visual designer, socio professionista AIAP e BEDA.Collabora dal 1994 con gli Enti Pubblici nell’ambito della pubblicautilità, organizzando convegni e mostre, curando pubblicazionisul tema “Grafica Utile”. Sviluppa la ricerca per allestimenti di mostreistituzionali e per aziende nell’ambito di visual-poetry, allestimentivisivi che valorizzano brand e prodotti esaltandone le filosofie aziendali. Partecipa con progetti di comunicazione sul visual designe esposizioni itineranti in Italia e all’estero. ADI DESIGN INDEX 2003


La mostra “In Corpore Hominis” è realizzata in collaborazione con il

Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana  –  Ancona – Banchina Giovanni da Chio 28
www.museoomero.it
telefono 071 281 1935
info@museoomero.it
#museoomero

ancona – mole vanvitelliana – sala leopardi
inaugurazione sabato 28 maggio } h. 17.00
aperta fino al 26 giugno 2016 – INGRESSO LIBERO

Info mostra
Tangherlini Comunicazione
telefono 071 280 2604 / 347 339 7052
incorpore@tangherlini.it
www.tangherlini.it/incorpore.html

Curatore
Francesca Di Giorgio
telefono 338 580 9611
f.digiorgio@liricigreci.it
www.liricigreci.it


Orario mostra fino al 15 giugno 2016
dal martedì al sabato 16.00 – 19.00
domenica e festivi 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00

Orario mostra dal 15 giugno 2016
dal martedi al venerdi 18.00 – 22.00
sabato e domenica 10.00 – 13.00 / 18.00 – 22.00
lunedi chiuso

Partners

Università Politecnica delle Marche
Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari
Sezione di Patologia Sperimentale e del Lavoro

Ambalt
Associazione Marchigiana Bambini
Affetti da Leucemia e Tumore

AEIMS
Association Européenne des Illustrateurs Médicaux et Scientifiques

AIRIcerca

Tangherlini comunicazione

 Giornale Salute

Senza Età
Salute & famiglia

AZOBE’ onlus

EDRA
www.edraspa.it

AMA
Associazioni Marchigiane Alzheimer – Comitato Regionale

Patrocini

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
della Provincia di Ancona

Regione Marche

GIORGIO COSMACINI

logo 20 anni

LE PAROLE DELLA FILOSOFIA – XX EDIZIONE

Il traguardo dei venti anni è certamente per una rassegna filosofica come “Le parole della filosofia” un traguardo ragguardevole, perché testimonia che l’iniziativa ha avuto successo e risponde a una esigenza diffusa, che ho sintetizzato nella espressione: il piacere di trovarsi insieme per pensare e di trovarsi per pensare insieme”. E la formula è semplice: riflettere nell’ambito di un tema su alcune parole che lo specificano, parole che non necessariamente appartengono al lessico filosofico, ma che sempre sono trattate dal punto di vista filosofico.

Così la filosofia si è, in una qualche maniera e in una certa misura, riappropriata della sua funzione civile, invitando le persone a riflettere con alcuni pensatori italiani, i quali nelle loro conversazioni si limitano a un esercizio del pensiero che invita a proseguire in modo autonomo. Ebbene, limiti e forza, misericordia e arroganza: sono quattro parole con le quali si sono volute alcune “ambivalenze del presente”: a queste è dedicata la XX edizione de “Le parole della filosofia”: ancora una volta le parole selezionate sono soltanto segnaletiche di un clima culturale; altre potrebbero essere indicate, ma quelle scelte sono attraversate da un filo rosso, vale a dire l’idea di limite.

 

ancona, teatro sperimentale “lirio arena”
martedì 7 giugno 2016 h.21


Tema del giorno:
Misericordia

La pregiata moneta double-face della misericordia, oltre a essere spesa per sollevare il peso di antiche perduranti miserie, può e deve essere investita in opere di cultura e di cura, attuali e diverse, da valorizzare e far crescere.”   Giorgio Cosmacini

“Dalla disperazione alla misericordia: uscire insieme dalla crisi globale”   Roberto Mancini

“Compassione coltivazione dell’umano”   Cettina Militello


Misericordia }
GIORGIO COSMACINI
storico e filosofo della medicina
martedì 7 giugno 2016 } h. 21.00

Giorgio-Cosmacini copia

Nato a Milano nel 1931, è laureato in medicina e specializzato in radiologia; attualmente insegna storia della medicina nelle facoltà di filosofia e di medicina dell’Università San Raffaele e alla facoltà di lettere e filosofia alla Statale di Milano. Recentemente gli è stato conferito dal comune di Milano l’Ambrogino d’oro. Di carattere autobiografico è Il romanzo di un giovane medico (Viennepierre 2005). Oltre che di opere di storia della medicina (L’arte lunga, Laterza1997), della chirurgia (La vita nelle mani, Laterza 2003) e della professione (Il mestiere di medico e La scomparsa del dottore, Cortina 2000 e 2013), è autore dei seguenti volumi pubblicati da Laterza: La qualità del tuo medico. Per una filosofia della medicina (1995), Lettera a un medico sulla cura degli uomini (2003), Introduzione alla medicina (2007) e Prima lezione di medicina (2009). Da ricordare inoltre: Salute e bioetica (con Roberto Mordacci, Einaudi 2002) e Testamento biologico. Idee e esperienze per una morte giusta (Il Mulino 2010). Qui è da segnalare in particolare il libro intitolato Compassione (Il Mulino 2012) che tratta delle opere di misericordia ieri e oggi

 

Ideazione e direzione
Giancarlo Galeazzi
presidente onorario SFI Ancona

Comitato scientifico
Giancarlo Galeazzi, Simona Lisi, Francesca Di Giorgio

Organizzazione e promozione
Associazione Ventottozerosei

Tutti gli incontri sono ad Ingresso Libero, fino ad esaurimento posti

Filosofia in movimento è su prenotazione
parolefilosofia@gmail.com


Info

Comune di Ancona
Assessorato alla Cultura
071 222 5025
ufficio.cultura@comune.ancona.it

Ufficio Stampa Comune di Ancona
Federica Zandri
071 222 2321
federica.zandri@comune.ancona.it

Concept creativo e comunicazione
Lirici Greci Comunicazione
071 207 5109 / 338 580 9611
info@liricigreci.it
www.liricigreci.it

IN CORPORE HOMINIS

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IN CORPORE HOMINIS. Il corpo attraverso l’illustrazione anatomica.
Le infografiche di Mirco Tangherlini per il “Corriere della Sera”.
Ancona 28 maggio-26giugno 2016 / Mole Vanvitelliana

 In un’epoca di grandi cambiamenti climatici, tecnologici e alimentari risulta di grande importanza per tutti noi saper riconoscere quello che succede all’interno del nostro corpo, quali sono le cause dei nostri disturbi e quali possono essere le soluzioni a tali disagi.

Nessuno nasce con un bagaglio di nozioni o competenze e le conoscenze maturate in campo medico-scientifico dall’uomo sono il frutto di secoli di studi, diagnosi, esperimenti, dissezioni, e anche di errori. Per noi gente comune è però, purtroppo, difficile interpretare i sintomi che quotidianamente si manifestano sotto forma di disturbi nervosi, cutanei, alimentari e chi più ne ha più ne metta.

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Come fare allora per permettere a tutti di fruire di una conoscenza generale di base del corpo umano, dei segnali che questo ci manda in ogni istante della nostra vita? È possibile un connubio tra arte e scienza che ci aiuti a comprendere i misteri del nostro organismo?

Fin dall’antichità sono molti gli studiosi che si sono alternati nel tentativo di ‘illustrare’ ai più la grandezza delle scoperte scientifiche che da ogni periodo storico scaturivano, partendo da Galeano, famoso tuttologo il cui pensiero ha dominato la medicina fino al Rinascimento, passando per Vesalio che nel ‘500 fu il primo a fondere arte e medicina grazie alle sue illustrazioni. Come non nominare poi Leonardo da Vinci, secondo il quale il disegno bono costituisce uno strumento di indagine scientifica imprescindibile o lo stesso Bartolomeo Eustachi, audace marchigiano pioniere dello studio necroscopico e primo illustratore del funzionamento della tromba auditiva.

Da qui l’idea, l’intuizione, la consapevolezza che in una qualche maniera attraverso le immagini è possibile suscitare emozioni, anche se si sta parlando di una malattia. Negli ultimi anni l’illustrazione medico-scientifica e l’infografica sono diventati dei tasselli importanti nel mosaico della medicina moderna e oggi un numero sempre maggiore di medici e studiosi si affidano alla grafica – digitale e non – per trasmettere il proprio sapere, estendendolo a quanta più gente possibile.

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In Corpore Hominis è una originale mostra itinerante, che parte ora da Ancona, e che metterà a disposizione del visitatore diverse tavole edite ed inedite, realizzate da Mirco Tangherlini per il “Corriere della Sera”, che illustrano in modo incredibilmente chiaro il funzionamento della straordinaria macchina che è il nostro corpo. Il progetto è rivolto a tutti i curiosi che vogliono saperne di più, che non si accontentano di parole tecnico-scientifiche, che sono amanti dell’arte in tutte le sue forme. È quanto mai importante costruire una connessione tra il mondo della scienza e il pubblico più vasto, per infondere una piena consapevolezza e conoscenza del proprio corpo.

Oggi siamo in grado, grazie alle nuove tecnologie e ai social network, di capirne qualcosa in più ed è proprio a tal proposito che ci viene in supporto il volume Mi spieghi dottore. L’atlante della salute del Corriere della Sera, edito da Rizzoli nel giugno 2015, curato da Luigi Ripamonti e Antonella Sparvoli, con prefazione di Umberto Veronesi e illustrazioni di Mirco Tangherlini. Un viaggio a colori attraverso l’anatomia umana, che risolve i dubbi intorno alle più comuni patologie del ventunesimo secolo in modo chiaro e accessibile a tutti. Perchè è solo liberandoci dai miti e dalle credenze popolari che possiamo ottenere quella qualità di vita tanto agognata nel caos della civiltà moderna.

Francesca Di Giorgio, curatore

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Mirco Tangherlini, illustratore

mirco1Nato ad Ancona nel 1957, illustratore, disegnatore e pubblicitario italiano, è membro AEIMS. Titolare di Tangherlini Comunicazione Innovativa è attivo sulla scena artistica italiana ed internazionale dai primi anni ‘80, ha firmato le illustrazioni delle più importanti riviste italiane come “Panorama”, “Il Venerdì di Re- pubblica”, “Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “La Gazzetta dello Sport”, “Wired Italia”, “Tv Sorrisi e Canzoni” e internazionale come “Paris Match” e “Nature”. Pioniere in Italia nell’utilizzo già negli anni ‘80 della tecnologia Apple. Ha tenuto mostre personali ad Ancona e Gabicce Monte. Ha vinto il Premio internazionale Digital Art Night per il progetto multimediale “Cybersculpture”. Tra le sue pubblicazioni sono da ricordare il saggio di infografica: Informazione visiva. Quando le parole non bastano (Mediateca delle Marche 2007) e “L’Atlante della salute del Corriere della Sera” Mi spieghi, dottore (Rizzoli 2015), che raccoglie le tavole scientifiche illustrate per il “Corriere Salute”.

Francesca Di Giorgio, curatore

10329313_10202722753963886_6649365625744148953_nArt director e visual designer, socio professionista AIAP e BEDA.Collabora dal 1994 con gli Enti Pubblici nell’ambito della pubblicautilità, organizzando convegni e mostre, curando pubblicazionisul tema “Grafica Utile”. Sviluppa la ricerca per allestimenti di mostreistituzionali e per aziende nell’ambito di visual-poetry, allestimentivisivi che valorizzano brand e prodotti esaltandone le filosofie aziendali. Partecipa con progetti di comunicazione sul visual designe esposizioni itineranti in Italia e all’estero. ADI DESIGN INDEX 2003

 

L’ILLUSTRATORE TERRA’ ECCEZIONALMENTE UN SEMINARIO PER LE SCUOLE

Martedì 31 maggio 2016
Mole Vanvitelliana
Sala Conferenze Museo Omero / 2°livello
Dalle h 10.00 alle 11.30

Il mestiere dell’illustratore scientifico in editoria. Incontro con Mirco Tangherlini

– Infografica, il testo a volte è superfluo.
– Realizzare una tavola medica per il Corriere della Sera: dal file word al pdf esecutivo.

Per accreditarsi si consiglia la prenotazione, posti limitati.
INGRESSO GRATUITO

Tangherlini Comunicazione
telefono 071 280 2604 / 347 339 7052
incorpore@tangherlini.it


La mostra “In Corpore Hominis” è realizzata in collaborazione con il

Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana  –  Ancona – Banchina Giovanni da Chio 28
www.museoomero.it
telefono 071 281 1935
info@museoomero.it
#museoomero

ancona – mole vanvitelliana – sala leopardi
inaugurazione sabato 28 maggio } h. 17.00
aperta fino al 26 giugno 2016 – INGRESSO LIBERO

Info mostra
Tangherlini Comunicazione
telefono 071 280 2604 / 347 339 7052
incorpore@tangherlini.it
www.tangherlini.it/incorpore.html

Curatore
Francesca Di Giorgio
telefono 338 580 9611
f.digiorgio@liricigreci.it
www.liricigreci.it


Orario mostra fino al 15 giugno 2016
dal martedì al sabato 16.00 – 19.00
domenica e festivi 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00

Orario mostra dal 15 giugno 2016
dal martedi al venerdi 18.00 – 22.00
sabato e domenica 10.00 – 13.00 / 18.00 – 22.00
lunedi chiuso

Partners

Università Politecnica delle Marche
Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari
Sezione di Patologia Sperimentale e del Lavoro

Ambalt
Associazione Marchigiana Bambini
Affetti da Leucemia e Tumore

AEIMS
Association Européenne des Illustrateurs Médicaux et Scientifiques

AIRIcerca

Tangherlini comunicazione

 Giornale Salute

Senza Età
Salute & famiglia

AZOBE’ onlus

EDRA
www.edraspa.it

AMA
Associazioni Marchigiane Alzheimer – Comitato Regionale

Patrocini

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
della Provincia di Ancona

Regione Marche

SIMONA LISI

Stampa

FILOSOFIA IN MOVIMENTO

ancona – teatro sperimentale “lirio arena”

POSTI LIMITATI

Prenotazione: parolefilosofia@gmail.com

Aut-aut. Il corpo e la scelta
SIMONA LISI
venerdì 6 maggio } h. 18.00 / 19.00

01 Simona-SmallDanzatrice, attrice, autrice, ricercatrice indipendente di estetica della corporeità. Laureata in Filosofia (Univ. di Macerata), allieva del Prof. Giorgio Agamben con cui ha elaborato il suo pensiero su danza e linguaggio. Perfezionamento in Antropologia Culturale (l’Univ. di Urbino), Postgraduate Degree in Contemporary Dance (LCDS-London), è Somatic Movement Educator secondo il metodo BMC®. È interprete per la danza, il teatro e il cinema d’autore e autrice di spettacoli e opere video dove lavora sulla contaminazione tra musica, parola e gestualità, di cui spesso compone le musiche originali. Insegna teoria e tecnica della danza contemporanea, movimento somatico e training attoriale in istituzioni pubbliche e private. Ideatrice del Festival Cinematica, è socio AIRDanza. Suoi contributi scritti in: In cerca di danza (Costa & Nolan), Creatori di senso (Aracne ed.) Light, body, space (Artdigiland ed.) e nella rivista online Limina Teatri.

Ideazione e direzione
Giancarlo Galeazzi
presidente onorario SFI Ancona

Comitato scientifico
Giancarlo Galeazzi, Simona Lisi, Francesca Di Giorgio

Organizzazione e promozione
Associazione Ventottozerosei

Tutti gli incontri sono ad Ingresso Libero, fino ad esaurimento posti

Filosofia in movimento è su prenotazione
parolefilosofia@gmail.com


Info

Comune di Ancona
Assessorato alla Cultura
071 222 5025
ufficio.cultura@comune.ancona.it

Ufficio Stampa Comune di Ancona
Federica Zandri
071 222 2321
federica.zandri@comune.ancona.it

Concept creativo e comunicazione
Lirici Greci Comunicazione
071 207 5109 / 338 580 9611
info@liricigreci.it
www.liricigreci.it