La Memo di Fano

Stavolta non parleremo di un museo, ma di un luogo di aggregazione nuovo e al contempo antico, che si trova nel cuore di Fano: la mediateca comunale, un progetto reso possibile da una fondazione privata.

La sua realizzazione, infatti, è stata resa possibile grazie al finanziamento dalla Fondazione Montanari che nel 2005, per celebrare i 100 anni della costituzione della Società Navigazione Montanari, ha deciso di prendersi carico del progetto di restauro.

L’intervento mirava a raggiungere la tutela e la valorizzazione del sito archeologico e a sfruttare le risorse offerte dalla ex scuola ed eliminando le limitazioni per i disabili.

E perché oggi parliamo di una mediateca?

Perchè può configurarsi come uno dei modi di fare museo che in alcune nazioni è già realtà, in cui il fruitore ha spazi e autonomia di scelte; perché si propone come spazio culturale aperto, luogo di relazioni dove l’autonomia si manifesta anche attraverso il servizio elettronico dell’autoprestito dei libri e dvd.

E anche la Memo ha un suo cuore museale: resti di edifici della Fano romana sono visibili al di sotto dell’edificio, e visitabili in alcuni momenti specifici.

L’edificio storico, che oggi ospita il patrimonio della biblioteca diviso per aree tematiche, non ha subito grandi alterazioni rispetto all’assetto originale, se non quelle dovute alla sicurezza ed all’accessibilità.

Il nuovo edificio è stato realizzato con una struttura portante in acciaio, fisicamente staccata dal lato esterno della scuola, ma collegata visivamente mediante due piccoli spazi verdi in modo da creare un unico ambiente.

Questo nuovo spazio multifunzionale è dedicato all’accoglienza ed allo svago dei visitatori: il punto informazioni, la caffetteria, l’accesso al giardino posto nel cortine interno della scuola, la scala che porta alla sala ipogea ed agli scavi archeologici ed il ballatoio che si affaccia come una terrazza sulla piazza interna.

La segnaletica interna è stata appositamente studiata per rendere i visitatori autonomi.
I corridoi e le stanze che ospitano le collezioni e le postazioni internet non sono solo luoghi di studio ma salotti confortevoli in cui è possibile navigare, ascoltare musica o leggere in comode poltrone.

Visitate anche la pagina Facebook della Memo e rimarrete così aggiornati in merito a tutte le iniziative in corso o future!

Lucia Cataldo
per Lirici Greci comunicazione

Dal museum theatre al digital storytelling. Nuove forme della comunicazione museale fra teatro, multimedialità e narrazione.
Il nuovo libro di Lucia Cataldo, che tratta tutti gli aspetti legati al termine ‘teatro al museo’.
Chi è interessato, può acquistare il libro qui