Il Museo Archeologico Nazionale di Ancona

 

Zeus non potrebbe sciogliere le reti
di pietra che mi stringono. Ho scordato
gli uomini che fui; seguo l’odiato
sentiero di monotone pareti
ch’è il mio destino. Dritte gallerie
che si incurvano in circoli segreti,
passati che sian gli anni. Parapetti
in cui l’uso dei giorni ha aperto crepe.
Nella pallida polvere decifro
orme temute. L’aria m’ha recato

nei concavi crepuscoli un bramito
o l’eco d’un bramito desolato.
Nell’ombra un Altro so, di cui la sorte
è stancara le lunghe solitudini
che intessono e disfanno questo Ade
e bramare il mio sangue, la mia morte.
Ci cerchiamo l’un l’altro. Fosse almeno
questo l’ultimo giorno dell’attesa.

Il labirinto –
Jorge Luis Borges

 

Museo Archeologico Nazionale

Museo Archeologico Nazionale di Ancona - foto di Giorgio Filippini

Una delle più belle fabbriche civili sorte in Italia nella seconda metà del secolo XVI
come scrive il Serra nel 1934 successivamente ampliata e sopraelevata, nel XVIII, secolo con la formazione dello scalone, delle logge sul versante mare e con l’apertura del giardino pensile al piano terreno (oltre al balcone sovrastante il portale attribuito al Vanvitelli che, pochi anni prima, nel 1743, aveva lì vicino rinnovato la Chiesa del Gesù.

Continua a leggere