An Inside View – Dentro lo sguardo.

“[…] invitandoci a scoprire, accanto al mestiere dell’artista, le forme estetiche della sua ricerca, la contraddizione dello sguardo che non vede e l’impossibilità di un’immagine esaustiva ed assoluta che certifichi il soggetto e fermi il tempo […]“.

Ancona /Mole Vanvitelliana (13 dicembre 1998 – 15 gennaio 1999)

Roland Barthes

“[…] Pagnini con i suoi splendidi ritratti ha sempre dato prova di essere qualcosa di più di un notevole fotografo dei tempi moderni. E, con piena consapevolezza,
un “cacciatore di anime“. Ed è evidente che, per lui, un grande ritrattista non può
che essere questo. Da questo punto di vista, l’incontro tra il fotografo e il soggetto
da ritrarre può essere paragonato a quello tra uno psicanalista e il soggetto
da analizzare:in tutti e due i casi, ciò che conta è l’emergenza della “verità”
del soggetto, che più che la manifestazione (come lascerebbe credere una concezione fuorviante e “superficiale” dell’immagine) della sua apparenza. Il sogno di Pagnini sarebbe, probabilmente, quello di poter raggiungere questo risultato “senza” dover ricorrere a uno strumento, a un medium concreto e materiale come l’apparecchio fotografico. La tecnica è una cosa. L’arte sublimale della fotografia – come pensavano Nadar e Balzac – un’altra […]“.

Massimo Di Forti

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