Casa Museo Osvaldo Licini: “L’irriducibile pittore dell’aria”

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Si è inaugurata il 14 dicembre la nuova casa museo Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado, in provincia di Fermo. Dopo un rigoroso intervento di restauro fortemente voluto dalla Provincia di Fermo, in collaborazione con la Regione Marche, con il Comune e con la sponsorizzazione di Guzzini.
Si tratta di uno dei maggiori artisti italiani dell’inizio del Novecento, compagno di studi i Giorgio Morandi a Bologna, passò gran parte della vita nella solitudine del suo paese natale, per lui inteso come luogo della creazione, su quel “cocuzzolo, da dove ogni sera vediamo calare il sole” come lui stesso disse nel 1944 . Le opere di Osvaldo Licini sono piene della sua intensa interiorità e sensibilità, attraverso un sapiente utilizzo del colore trasmette un’elaborazione dei sentimenti quanto più profondi e vitali. Parte da una ricerca espressiva legata alla riflessione sulle avanguardie francesi, in particolare sull’espressionismo, si focalizzerà poi sulla diatriba tra figurativismo ed astrattismo attraverso la fase delle liriche geometrie esposte alla Galleria Il Milione di Milano, fino al superamento e all’ideazione della nuova iconografia dei Personaggi, delle Amalassunte, degli Angeli Ribelli, delle cosmiche Marine e dei Missili Lunari in cui convergono paesaggio e fantasia, concezione filosofica, letteratura e poesia decadente francese.

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Pittore astrattista di alta levatura, vede oggi nella sua casa il ricordo del suo passato vivente e della sua arte attraverso gli arredi, oggetti e perfino abiti, capaci di trasmettere tutta l’intensità del suo vissuto all’interno di quelle mura. La dimora settecentesca è strutturata su tre livelli, compresa la cantina, dove l’artista teneva riunioni politiche; la zona giorno che comprende anche un’ampia sala dove custodiva le sue opere. Salendo le scale, alzando lo sguardo, sul soffitto, si ammira la pittura murale realizzata da Licini agli inizi degli anni Quaranta sui toni freddi dell’azzurro e del grigio, in cui le linee sinuose evocano traiettorie astrali in uno spazio selenico. La zona notte e lo studio con i cavalletti, i colori, la scrivania incrostata di impasti cromatici, questo è il piano più luminoso, in cui si aprono molte finestre sul paesaggio collinare: guardando oltre i vetri è facile riconoscere scorci riproposti nei dipinti. La camera di Licini è in stile costruttivista, sulla parete a cui è addossato il letto c’è un’“archipittura” giocata su di un modulo triangolare bianco, profilato di arancio su fondo nero. Assolutamente meritano la visita alla casa le uniche pitture su muro realizzate da Licini.
In occasione dell’apertura della casa museo sono esposti i disegni dell’artista donati da Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva del pittore, che costituiscono la collezione permanente del Centro Studi Osvaldo Licini, ed alcuni dipinti di collezione privata. Si prospetta un nuovo utilizzo degli spazi della casa e della cantina, in particolar modo, qui verranno ospitate mostre di arte contemporanea o legate all’arte del Novecento.

Informazioni:
Ingresso libero
Accessibilità totale

Sussidi alla Visita
Visita guidata
Spazi per la Consultazione e Servizi al Pubblico
Sale per mostre
Spazi esterni

Attività Culturali
Mostre temporanee
Materiale documentario in rete

CONTATTI PER PRENOTAZIONI DI
– aperture su richiesta
– visite guidate

Centro Studi Osvaldo Licini
T +39 334 9276790
info@studiosvaldolicini.it
www.centrostudiosvaldolicini.it

articolo a cura di Francesca Luslini

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