Le Parole della Filosofia 2016

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LE PAROLE DELLA FILOSOFIA 2016 – XX EDIZIONE – AMBIVALENZE DEL PRESENTE

Ogni problema risolto non segna mai una conquista definitiva ma pone sempre nuovi problemi” (Enzo Paci)


Nel ventennale de
Le parole della filosofia l’edizione 2016 mantiene intatto il suo stile: avvicinare un vasto pubblico alla riflessione con alcuni pensatori su questioni che vale la pena di disputare, e farlo attraverso alcune emblematiche parole, che non sempre appartengono alla terminologia filosofica, ma sempre vengono affrontate in chiave filosofica. Così, lungo vent’anni, si è offerto non un lessico di filosofia per specialisti, bensì un lessico di “vita pensata” rivolto a tutti per una quotidianità esistenziale e civile più consapevole.

Con questo intento Le parole della filosofia ha rappresentato una originale occasione di formazione permanente, caratterizzata da un esercizio di pensiero teoretico, etico ed estetico. Anche la ventesima edizione s’ispira a tale logica, che un pubblico costantemente numeroso ha mostrato di gradire con un elevato indice di interesse e partecipazione. Così la rassegna si struttura nei tradizionali cicli: Incontri con i filosofi al Teatro Sperimentale, e la Scuola di filosofia alla Facoltà di Economia.

Nel primo caso sono poste a tema alcune dimensioni individuali e sociali che nel nostro tempo mettono la “società al bivio”: limiti, forza, misericordia e arroganza affrontate rispettivamente da Remo Bodei, Giacomo Marramao, Giorgio Cosmacini e Luigi Zoja, pensatori di diversa competenza e provenienza.

In parallelo si svolgono le lezioni della Scuola di filosofia con Giancarlo Galeazzi, che prende in esame tre “virtù difficili”: tolleranza, riconoscimento, solidarietà, delineando un itinerario di convivenza per la società multiculturale.

Prosegue l’esperimento avviato nel 2015 Filosofia in movimento con Simona Lisi, e dedicato quest’anno Aut-aut. Il corpo e la scelta.

Per il ventennale della rassegna nel mese di maggio si inaugurerà la mostra In Corpore Hominis. Il corpo attraverso l’illustrazione anatomica. Le infografiche di Mirco Tangherlini per il Corriere della Sera, uno dei maggiori illustratori italiani medico-scientifici, e si terrà una tavola rotonda Filosofica Mente con Giancarlo Galeazzi, Giordano Pierlorenzi e Bianca Maria Ventura sulle venti edizioni de Le Parole della Filosofia.

Questi appuntamenti costituiscono la prima parte del Festival del Pensiero Plurale 2016, che proseguirà nel secondo semestre con la rassegna Le ragioni della parola. Alle due storiche manifestazioni si accompagneranno altre iniziative, tra cui Libri per pensare (in occasione della Giornata Mondiale del Libro) e La filosofia nella città (per la Giornata Mondiale della Filosofia).

Tutte queste rassegne, nate in tempi diversi e poi assemblate nel Festival del Pensiero Plurale, ambiscono a porsi come momenti riflessivi, finalizzati a far prendere coscienza del valore del pluralismo, in modo da evitare ogni riduzionismo metodologico e assiologico, e rivendicare la legittimità dei diversi saperi.

Per tutto questo il Comune di Ancona, attraverso l’Assessorato alla Cultura, ha da sempre sostenuto il Festival, ideato e coordinato da Giancarlo Galeazzi, fondatore e presidente della Società Filosofica Italiana (SFI) sezione di Ancona. Organizzato dall’associazione Ventottozerosei di Ancona con la collaborazione della SFI, della Poliarte Design School di Ancona e dell’Università Politecnica delle Marche, è patrocinato dalla Regione Marche e promosso dall’agenzia di comunicazione Lirici Greci.

Paolo Marasca, assessore alla Cultura del Comune di Ancona


 ***


FESTIVAL DEL PENSIERO PLURALE  
a cura di Giancarlo Galeazzi


LE PAROLE DELLA FILOSOFIA – 2016 – XX EDIZIONE (da aprile a giugno 2016)


Ambivalenze del presente
/ INCONTRI CON I FILOSOFIAncona Teatro Sperimentale “Lirio Arena” h. 21.00

1) LIMITI – martedì 12 aprile

Remo Bodei,storico della filosofia (Università della California – Los Angeles)

2) FORZA – venerdì 6 maggio

Giacomo Marramao, filosofo della politica (Università di Roma Tre)

3) MISERICORDIAmartedì 7 giugno

Giorgio Cosmacini, filosofo della medicina (Università Vita e Salute San Raffaele di Milano)

4) ARROGANZAgiovedì 16 giugno

Luigi Zoja, filosofo psicoanalista(università dell’Insubria)


***


A SCUOLA DI FILOSOFIA
con Giancarlo Galeazzi

Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” h. 17.30 – Aula A


1) TOLLERANZA
– venerdì 22 aprile

2) RICONOSCIMENTO – giovedì 26 maggio

3) SOLIDARIETÀ – venerdì 24 giugno


***


FILOSOFIA IN MOVIMENTO 
con Simona Lisi

(Teatro Sperimentale h. 18.00/19.00)

1) Aut-aut. Il corpo e la scelta – venerdì 6 maggio


***

FILOSOFICA MENTE

auditorium poliarte design school h. 17.30
ancona – via miano 41b
INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti

A confronto sui venti anni de “Le Parole della Filosofia”

coppensatoricopfalconara copertinafilosof2cassero


IN CORPORE HOMINIS. Il corpo attraverso l’illustrazione anatomica.
Le infografiche di Mirco Tangherlini per il “Corriere della Sera”

ancona – mole vanvitelliana – sala leopardi
inaugurazione sabato 28 maggio } h. 17.00
aperta fino al 26 giugno 2016 – INGRESSO LIBERO

INCORPOREblog


Ideazione e direzione
Giancarlo Galeazzi
presidente onorario SFI Ancona

Comitato scientifico
Giancarlo Galeazzi, Simona Lisi, Francesca Di Giorgio

Organizzazione e promozione
Associazione Ventottozerosei

Tutti gli incontri sono ad Ingresso Libero, fino ad esaurimento posti

Filosofia in movimento è su prenotazione
parolefilosofia@gmail.com


Info

Comune di Ancona
Assessorato alla Cultura
071 222 5025
ufficio.cultura@comune.ancona.it

Ufficio Stampa Comune di Ancona
Federica Zandri
071 222 2321
federica.zandri@comune.ancona.it 

Concept creativo e comunicazione
Lirici Greci Comunicazione
071 207 5109 / 338 580 9611
info@liricigreci.it
www.liricigreci.it

PESCHERIA / SCALONE VANVITELLIANO – PESARO

Alice Schivardi_The Mahmuds

 

Sabato 10 ottobre 2015
Per la Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, in apertura a Pesaro due mostre dedicate agli ultimi lavori di giovani artisti italiani allo Scalone Vanvitelliano e al Centro Arti Visive Pescheria Scalone Vanvitelliano > 10-31 ottobre
RENATO D’AGOSTIN “Iter”
A cura di Claudio Composti
Direzione artistica Alessandro Giampaoli
Organizzata da MACULA – Centro Internazionale di Cultura Fotografica, in collaborazione con Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo Inaugurazione Sabato 10 ottobre h 18Centro Arti Visive Pescheria > 10 ottobre-29 novembre
ALICE SCHIVARDI Ero figlia unica
Acura di Ludovico Pratesi e Paola Ugolini
Organizzata da Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo Inaugurazione Sabato 10 ottobre h 19Sarà presente Daniele Vimini – Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro Info T 0721 387541 pesaro@sistemamuseo.it
COMUNICATO STAMPASabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento che dal 2005 promuove Amaci – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la città di Pesaro rende omaggio alla ricerca delle ultime generazioni con due mostre in apertura lo stesso giorno allo Scalone Vanvitelliano e al Centro Arti Visive Pescheria, i luoghi della cultura con Card Pesaro Cult che fanno parte dell’offerta museale del Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo.Due eventi espositivi, uno al maschile e l’altro al femminile, per conoscere i lavori di due diversi artisti di talento, ognuno con il suo percorso ma accomunati dal concetto del viaggio e dal medium fotografico.Alle 18 appuntamento in piazza del Monte allo Scalone per l’inaugurazione di Renato D’Agostin – “Iter”, a cura di Claudio Composti, la nuova mostra organizzata da Macula – Centro Internazionale di Cultura Fotografica con la direzione artistica di Alessandro Giampaoli, che continua il tema del viaggio: l’attraversamento dei luoghi e l’incontro con l’altro come conoscenza del sé, già trattato con le mostre di Michele Vino e Jacob Aue Sobol.Alle 19 si prosegue in Pescheria dove inaugura Alice Schivardi. Ero figlia unica, la prima personale dell’artista in un’istituzione pubblica italiana. A cura di Ludovico Pratesi e Paola Ugolini, la mostra di disegni a ricamo e ritratti fotografici illustra l’indagine che Alice conduce da diversi anni sulla delicata trama delle relazioni familiari, attraverso un confronto tra nuclei diversi per etnia, ceto sociale e religione.Fino al 31 ottobre, Renato D’Agostin, classe 1983, veneziano da tempo attivo a New York, presenta “Iter”, un percorso tra le immagini che hanno segnato la sua produzione fotografica degli ultimi 10 anni, in cui gli attori principali sono sempre la città e l’essere umano che la abita, in un simbiotico scambio tra la distanza e l’isolamento dei luoghi e delle figure.

Scalone Vanvitelliano – RENATO D’AGOSTIN “Iter”
Le sue visioni hanno un taglio quasi cinematografico. Lo sguardo di D’Agostin diventa il tramite per affacciarci su una realtà parallela, una realtà sotto gli occhi di tutti che sfugge tuttavia alla nostra visione quotidiana.La mostra include fotografie tratte da diversi lavori, tutti pubblicati, ma anche anticipazioni di alcuni progetti, come gli scatti a colori presentati in anteprima a Londra nel mese di maggio: Tokyo, Venezia, Etna, Acrobati e Frecce, e le nuove serie Cappadocia, Shanghai, Parigi, Los Angeles, Istanbul, Eros, Washington DC.Nota biografica – Renato D’Agostin è nato nel 1983. Inizia la sua carriera nel campo della fotografia a Venezia nel 2001. Nel 2002, viaggia attraverso le capitali dell’Europa occidentale. Dopo un periodo a Milano, dove lavora con lo studio di produzione Maison Sabbatini, si trasferisce a New York e per 6 anni è assistente del grande maestro della fotografia del XX sec. Ralph Gibson, con cui affina le tecniche di stampa in camera oscura, adottando un bianco e nero profondo come firma distintiva. Nel 2007 presenta Metropolis alla Leica Gallery di New York. Seguono altre mostre negli Stati Uniti, in Europa e Asia. I suoi lavori sono stati pubblicati in numerosi libri e alcune delle sue stampe sono entrate a far parte di collezioni pubbliche come la Library of Congress e The Phillips Collection di Washington DC, così come il Center for Creative Photography in Arizona e la Maison Europeenne de la Photographie di Parigi.
D’Agostin scatta con una Leica M6 con cui ci racconta il suo modo di vedere il mondo.Organizzazione: MACULA – Centro Internazionale di Cultura Fotografica
In collaborazione con: Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza, Sistema Museo Network: Pesaro Musei, SPAC
Patrocini: Regione Marche, Comune di Pesaro
Partner: mc2gallery Milano, AI Magazine, Greta Edizioni, BAG Photo Art GalleryScalone Vanvitelliano – Piazza del Monte – 61121 Pesaro
10 – 31 ottobre > martedì – domenica h 16.30 – 19.30 / Ingresso libero con Card Pesaro Cult
Il progetto della lombarda Schivardi (Erba 1976), in mostra fin al 29 novembre, propone una riflessione sulla natura della famiglia nella società attuale, attraverso un confronto tra nuclei familiari diversi per etnia, ceto sociale e religione. Con ognuno di essi ha avviato un rapporto che l’ha portata ad essere accettata come una componente dell’unità familiare. E l’accettazione è sancita dallo scatto fotografico in cui Alice è vestita, truccata e trasformata in una di loro.

MACULA_Cartolina_Iter_fronte_web

Centro Arti Visive Pescheria – ALICE SCHIVARDI Ero figlia unica
Il processo di relazione e di mimesi con le diverse realtà è il filo conduttore del progetto che vede l’artista trasformarsi a seconda del gruppo famigliare che la accoglie. Ogni volta un mondo a sé, fatto di tradizioni, modi di dire, dialetti e fedi ed è stupefacente constatare come Alice riesca ad entrare nel tessuto relazionale in maniera totalmente empatica.Il punto di partenza della ricerca è sempre la realtà e il materiale umano ovvero la sua storia personale, i suoi incontri, le sue relazioni, raccontati e interpretati attraverso diversi medium, non solo la fotografia, ma anche ricamo, video e audio.La sua pratica artistica è un’evoluzione dell’Arte Relazionale, teorizzata da Nicolas Bourriaud, in quanto prende in esame non solo la Storia e le Storie delle persone che incontra ma cerca di osservare, comprendere e lavorare sui diversi punti di vista, i diversi valori con cui gli individui considerano il proprio mondo.La mostra comincia sulla parete principale del Loggiato, con una serie di disegni a ricamo che costituiscono una mappatura delle emozioni vissute dall’artista in occasione degli incontri con le diverse famiglie. Nell’ex chiesa del Suffragio, si prosegue con una quadreria composta da una ventina di ritratti fotografici di dimensioni e formati differenti a seconda delle diverse provenienze culturali e identitarie delle famiglie.Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con un testo inedito di Roberto Saviano, i testi dei curatori e un’intervista all’artista. Il catalogo che sarà presentato a novembre è stato realizzato grazie al generoso sostegno di Corrado e Giovanna Passera.Nota biografica – Nata ad Erba nel 1976, dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, si trasferisce a Roma. Attualmente vive e lavora tra Roma e New York.Tra le sue mostre più recenti, la personale Wormholes presso il Museo di Los Sures in collaborazione con I.S.C.P a New York (USA) nel 2014 e Equazione Uno presso la galleria The Gallery Apart a Roma nel 2012. Ha partecipato a mostre collettive presso l’American Academy a Roma (2008), al Palazzo Trinci di Foligno(2014) e alla chiesa dell’Annunciata a Pesaro (2013).Con il prezioso sostegno dell’Associazione culturale Bibo’s Place
Organizzata dal Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo

Centro Arti Visive Pescheria – Corso XI settembre 184 – 61121 Pesaro
10 ottobre-29 novembre > martedì – venerdì h 17-20, sabato domenica e festivi h 10-13 / 17-20 Ingresso libero con Card Pesaro Cult
INFO T 0721 387541 www.pesaromusei.it; pesaro@sistemamuseo.it
UFF.STAMPA Alessandra Zanchi M 328 2128748 www.presszanchi.com; press.zanchi@gmail.com

info@liricigreci.it

PESCHERIA / SCALONE VANVITELLIANO – PESARO

 

Alice Schivardi_The Mahmuds

 

Sabato 10 ottobre 2015
Per la Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, in apertura a Pesaro due mostre dedicate agli ultimi lavori di giovani artisti italiani allo Scalone Vanvitelliano e al Centro Arti Visive Pescheria Scalone Vanvitelliano > 10-31 ottobre
RENATO D’AGOSTIN “Iter”
A cura di Claudio Composti
Direzione artistica Alessandro Giampaoli
Organizzata da MACULA – Centro Internazionale di Cultura Fotografica, in collaborazione con Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo Inaugurazione Sabato 10 ottobre h 18Centro Arti Visive Pescheria > 10 ottobre-29 novembre
ALICE SCHIVARDI Ero figlia unica
Acura di Ludovico Pratesi e Paola Ugolini
Organizzata da Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo Inaugurazione Sabato 10 ottobre h 19Sarà presente Daniele Vimini – Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro Info T 0721 387541 pesaro@sistemamuseo.it
COMUNICATO STAMPASabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento che dal 2005 promuove Amaci – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la città di Pesaro rende omaggio alla ricerca delle ultime generazioni con due mostre in apertura lo stesso giorno allo Scalone Vanvitelliano e al Centro Arti Visive Pescheria, i luoghi della cultura con Card Pesaro Cult che fanno parte dell’offerta museale del Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo.Due eventi espositivi, uno al maschile e l’altro al femminile, per conoscere i lavori di due diversi artisti di talento, ognuno con il suo percorso ma accomunati dal concetto del viaggio e dal medium fotografico.Alle 18 appuntamento in piazza del Monte allo Scalone per l’inaugurazione di Renato D’Agostin – “Iter”, a cura di Claudio Composti, la nuova mostra organizzata da Macula – Centro Internazionale di Cultura Fotografica con la direzione artistica di Alessandro Giampaoli, che continua il tema del viaggio: l’attraversamento dei luoghi e l’incontro con l’altro come conoscenza del sé, già trattato con le mostre di Michele Vino e Jacob Aue Sobol.Alle 19 si prosegue in Pescheria dove inaugura Alice Schivardi. Ero figlia unica, la prima personale dell’artista in un’istituzione pubblica italiana. A cura di Ludovico Pratesi e Paola Ugolini, la mostra di disegni a ricamo e ritratti fotografici illustra l’indagine che Alice conduce da diversi anni sulla delicata trama delle relazioni familiari, attraverso un confronto tra nuclei diversi per etnia, ceto sociale e religione.Fino al 31 ottobre, Renato D’Agostin, classe 1983, veneziano da tempo attivo a New York, presenta “Iter”, un percorso tra le immagini che hanno segnato la sua produzione fotografica degli ultimi 10 anni, in cui gli attori principali sono sempre la città e l’essere umano che la abita, in un simbiotico scambio tra la distanza e l’isolamento dei luoghi e delle figure.

Scalone Vanvitelliano – RENATO D’AGOSTIN “Iter”
Le sue visioni hanno un taglio quasi cinematografico. Lo sguardo di D’Agostin diventa il tramite per affacciarci su una realtà parallela, una realtà sotto gli occhi di tutti che sfugge tuttavia alla nostra visione quotidiana.La mostra include fotografie tratte da diversi lavori, tutti pubblicati, ma anche anticipazioni di alcuni progetti, come gli scatti a colori presentati in anteprima a Londra nel mese di maggio: Tokyo, Venezia, Etna, Acrobati e Frecce, e le nuove serie Cappadocia, Shanghai, Parigi, Los Angeles, Istanbul, Eros, Washington DC.Nota biografica – Renato D’Agostin è nato nel 1983. Inizia la sua carriera nel campo della fotografia a Venezia nel 2001. Nel 2002, viaggia attraverso le capitali dell’Europa occidentale. Dopo un periodo a Milano, dove lavora con lo studio di produzione Maison Sabbatini, si trasferisce a New York e per 6 anni è assistente del grande maestro della fotografia del XX sec. Ralph Gibson, con cui affina le tecniche di stampa in camera oscura, adottando un bianco e nero profondo come firma distintiva. Nel 2007 presenta Metropolis alla Leica Gallery di New York. Seguono altre mostre negli Stati Uniti, in Europa e Asia. I suoi lavori sono stati pubblicati in numerosi libri e alcune delle sue stampe sono entrate a far parte di collezioni pubbliche come la Library of Congress e The Phillips Collection di Washington DC, così come il Center for Creative Photography in Arizona e la Maison Europeenne de la Photographie di Parigi.
D’Agostin scatta con una Leica M6 con cui ci racconta il suo modo di vedere il mondo.Organizzazione: MACULA – Centro Internazionale di Cultura Fotografica
In collaborazione con: Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza, Sistema Museo Network: Pesaro Musei, SPAC
Patrocini: Regione Marche, Comune di Pesaro
Partner: mc2gallery Milano, AI Magazine, Greta Edizioni, BAG Photo Art GalleryScalone Vanvitelliano – Piazza del Monte – 61121 Pesaro
10 – 31 ottobre > martedì – domenica h 16.30 – 19.30 / Ingresso libero con Card Pesaro Cult
Il progetto della lombarda Schivardi (Erba 1976), in mostra fin al 29 novembre, propone una riflessione sulla natura della famiglia nella società attuale, attraverso un confronto tra nuclei familiari diversi per etnia, ceto sociale e religione. Con ognuno di essi ha avviato un rapporto che l’ha portata ad essere accettata come una componente dell’unità familiare. E l’accettazione è sancita dallo scatto fotografico in cui Alice è vestita, truccata e trasformata in una di loro.

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Centro Arti Visive Pescheria – ALICE SCHIVARDI Ero figlia unica
Il processo di relazione e di mimesi con le diverse realtà è il filo conduttore del progetto che vede l’artista trasformarsi a seconda del gruppo famigliare che la accoglie. Ogni volta un mondo a sé, fatto di tradizioni, modi di dire, dialetti e fedi ed è stupefacente constatare come Alice riesca ad entrare nel tessuto relazionale in maniera totalmente empatica.Il punto di partenza della ricerca è sempre la realtà e il materiale umano ovvero la sua storia personale, i suoi incontri, le sue relazioni, raccontati e interpretati attraverso diversi medium, non solo la fotografia, ma anche ricamo, video e audio.La sua pratica artistica è un’evoluzione dell’Arte Relazionale, teorizzata da Nicolas Bourriaud, in quanto prende in esame non solo la Storia e le Storie delle persone che incontra ma cerca di osservare, comprendere e lavorare sui diversi punti di vista, i diversi valori con cui gli individui considerano il proprio mondo.La mostra comincia sulla parete principale del Loggiato, con una serie di disegni a ricamo che costituiscono una mappatura delle emozioni vissute dall’artista in occasione degli incontri con le diverse famiglie. Nell’ex chiesa del Suffragio, si prosegue con una quadreria composta da una ventina di ritratti fotografici di dimensioni e formati differenti a seconda delle diverse provenienze culturali e identitarie delle famiglie.Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con un testo inedito di Roberto Saviano, i testi dei curatori e un’intervista all’artista. Il catalogo che sarà presentato a novembre è stato realizzato grazie al generoso sostegno di Corrado e Giovanna Passera.Nota biografica – Nata ad Erba nel 1976, dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, si trasferisce a Roma. Attualmente vive e lavora tra Roma e New York.Tra le sue mostre più recenti, la personale Wormholes presso il Museo di Los Sures in collaborazione con I.S.C.P a New York (USA) nel 2014 e Equazione Uno presso la galleria The Gallery Apart a Roma nel 2012. Ha partecipato a mostre collettive presso l’American Academy a Roma (2008), al Palazzo Trinci di Foligno(2014) e alla chiesa dell’Annunciata a Pesaro (2013).Con il prezioso sostegno dell’Associazione culturale Bibo’s Place
Organizzata dal Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo

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10 ottobre-29 novembre > martedì – venerdì h 17-20, sabato domenica e festivi h 10-13 / 17-20 Ingresso libero con Card Pesaro Cult
INFO T 0721 387541 www.pesaromusei.it; pesaro@sistemamuseo.it
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Sabato 10 ottobre 2015
Per la Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, in apertura a Pesaro due mostre dedicate agli ultimi lavori di giovani artisti italiani allo Scalone Vanvitelliano e al Centro Arti Visive Pescheria Scalone Vanvitelliano > 10-31 ottobre
RENATO D’AGOSTIN “Iter”
A cura di Claudio Composti
Direzione artistica Alessandro Giampaoli
Organizzata da MACULA – Centro Internazionale di Cultura Fotografica, in collaborazione con Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo Inaugurazione Sabato 10 ottobre h 18Centro Arti Visive Pescheria > 10 ottobre-29 novembre
ALICE SCHIVARDI Ero figlia unica
Acura di Ludovico Pratesi e Paola Ugolini
Organizzata da Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo Inaugurazione Sabato 10 ottobre h 19Sarà presente Daniele Vimini – Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro Info T 0721 387541 pesaro@sistemamuseo.it
COMUNICATO STAMPASabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento che dal 2005 promuove Amaci – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la città di Pesaro rende omaggio alla ricerca delle ultime generazioni con due mostre in apertura lo stesso giorno allo Scalone Vanvitelliano e al Centro Arti Visive Pescheria, i luoghi della cultura con Card Pesaro Cult che fanno parte dell’offerta museale del Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo.Due eventi espositivi, uno al maschile e l’altro al femminile, per conoscere i lavori di due diversi artisti di talento, ognuno con il suo percorso ma accomunati dal concetto del viaggio e dal medium fotografico.Alle 18 appuntamento in piazza del Monte allo Scalone per l’inaugurazione di Renato D’Agostin – “Iter”, a cura di Claudio Composti, la nuova mostra organizzata da Macula – Centro Internazionale di Cultura Fotografica con la direzione artistica di Alessandro Giampaoli, che continua il tema del viaggio: l’attraversamento dei luoghi e l’incontro con l’altro come conoscenza del sé, già trattato con le mostre di Michele Vino e Jacob Aue Sobol.Alle 19 si prosegue in Pescheria dove inaugura Alice Schivardi. Ero figlia unica, la prima personale dell’artista in un’istituzione pubblica italiana. A cura di Ludovico Pratesi e Paola Ugolini, la mostra di disegni a ricamo e ritratti fotografici illustra l’indagine che Alice conduce da diversi anni sulla delicata trama delle relazioni familiari, attraverso un confronto tra nuclei diversi per etnia, ceto sociale e religione.Fino al 31 ottobre, Renato D’Agostin, classe 1983, veneziano da tempo attivo a New York, presenta “Iter”, un percorso tra le immagini che hanno segnato la sua produzione fotografica degli ultimi 10 anni, in cui gli attori principali sono sempre la città e l’essere umano che la abita, in un simbiotico scambio tra la distanza e l’isolamento dei luoghi e delle figure.

Scalone Vanvitelliano – RENATO D’AGOSTIN “Iter”
Le sue visioni hanno un taglio quasi cinematografico. Lo sguardo di D’Agostin diventa il tramite per affacciarci su una realtà parallela, una realtà sotto gli occhi di tutti che sfugge tuttavia alla nostra visione quotidiana.La mostra include fotografie tratte da diversi lavori, tutti pubblicati, ma anche anticipazioni di alcuni progetti, come gli scatti a colori presentati in anteprima a Londra nel mese di maggio: Tokyo, Venezia, Etna, Acrobati e Frecce, e le nuove serie Cappadocia, Shanghai, Parigi, Los Angeles, Istanbul, Eros, Washington DC.Nota biografica – Renato D’Agostin è nato nel 1983. Inizia la sua carriera nel campo della fotografia a Venezia nel 2001. Nel 2002, viaggia attraverso le capitali dell’Europa occidentale. Dopo un periodo a Milano, dove lavora con lo studio di produzione Maison Sabbatini, si trasferisce a New York e per 6 anni è assistente del grande maestro della fotografia del XX sec. Ralph Gibson, con cui affina le tecniche di stampa in camera oscura, adottando un bianco e nero profondo come firma distintiva. Nel 2007 presenta Metropolis alla Leica Gallery di New York. Seguono altre mostre negli Stati Uniti, in Europa e Asia. I suoi lavori sono stati pubblicati in numerosi libri e alcune delle sue stampe sono entrate a far parte di collezioni pubbliche come la Library of Congress e The Phillips Collection di Washington DC, così come il Center for Creative Photography in Arizona e la Maison Europeenne de la Photographie di Parigi.
D’Agostin scatta con una Leica M6 con cui ci racconta il suo modo di vedere il mondo.Organizzazione: MACULA – Centro Internazionale di Cultura Fotografica
In collaborazione con: Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza, Sistema Museo Network: Pesaro Musei, SPAC
Patrocini: Regione Marche, Comune di Pesaro
Partner: mc2gallery Milano, AI Magazine, Greta Edizioni, BAG Photo Art GalleryScalone Vanvitelliano – Piazza del Monte – 61121 Pesaro
10 – 31 ottobre > martedì – domenica h 16.30 – 19.30 / Ingresso libero con Card Pesaro Cult
Il progetto della lombarda Schivardi (Erba 1976), in mostra fin al 29 novembre, propone una riflessione sulla natura della famiglia nella società attuale, attraverso un confronto tra nuclei familiari diversi per etnia, ceto sociale e religione. Con ognuno di essi ha avviato un rapporto che l’ha portata ad essere accettata come una componente dell’unità familiare. E l’accettazione è sancita dallo scatto fotografico in cui Alice è vestita, truccata e trasformata in una di loro.

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Centro Arti Visive Pescheria – ALICE SCHIVARDI Ero figlia unica
Il processo di relazione e di mimesi con le diverse realtà è il filo conduttore del progetto che vede l’artista trasformarsi a seconda del gruppo famigliare che la accoglie. Ogni volta un mondo a sé, fatto di tradizioni, modi di dire, dialetti e fedi ed è stupefacente constatare come Alice riesca ad entrare nel tessuto relazionale in maniera totalmente empatica.Il punto di partenza della ricerca è sempre la realtà e il materiale umano ovvero la sua storia personale, i suoi incontri, le sue relazioni, raccontati e interpretati attraverso diversi medium, non solo la fotografia, ma anche ricamo, video e audio.La sua pratica artistica è un’evoluzione dell’Arte Relazionale, teorizzata da Nicolas Bourriaud, in quanto prende in esame non solo la Storia e le Storie delle persone che incontra ma cerca di osservare, comprendere e lavorare sui diversi punti di vista, i diversi valori con cui gli individui considerano il proprio mondo.La mostra comincia sulla parete principale del Loggiato, con una serie di disegni a ricamo che costituiscono una mappatura delle emozioni vissute dall’artista in occasione degli incontri con le diverse famiglie. Nell’ex chiesa del Suffragio, si prosegue con una quadreria composta da una ventina di ritratti fotografici di dimensioni e formati differenti a seconda delle diverse provenienze culturali e identitarie delle famiglie.Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con un testo inedito di Roberto Saviano, i testi dei curatori e un’intervista all’artista. Il catalogo che sarà presentato a novembre è stato realizzato grazie al generoso sostegno di Corrado e Giovanna Passera.Nota biografica – Nata ad Erba nel 1976, dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, si trasferisce a Roma. Attualmente vive e lavora tra Roma e New York.Tra le sue mostre più recenti, la personale Wormholes presso il Museo di Los Sures in collaborazione con I.S.C.P a New York (USA) nel 2014 e Equazione Uno presso la galleria The Gallery Apart a Roma nel 2012. Ha partecipato a mostre collettive presso l’American Academy a Roma (2008), al Palazzo Trinci di Foligno(2014) e alla chiesa dell’Annunciata a Pesaro (2013).Con il prezioso sostegno dell’Associazione culturale Bibo’s Place
Organizzata dal Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo

Centro Arti Visive Pescheria – Corso XI settembre 184 – 61121 Pesaro
10 ottobre-29 novembre > martedì – venerdì h 17-20, sabato domenica e festivi h 10-13 / 17-20 Ingresso libero con Card Pesaro Cult
INFO T 0721 387541 www.pesaromusei.it; pesaro@sistemamuseo.it
UFF.STAMPA Alessandra Zanchi M 328 2128748 www.presszanchi.com; press.zanchi@gmail.com

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Germinazioni

“Germinazioni”

Dal 17 luglio al 31 ottobre 2015

Melodia arcana -

Attingendo al ricco patrimonio dei Musei civici, la mostra “Germinazioni” annoda alcuni fili presenti nel percorso dell’arte moderna recentemente allestito  a Palazzo Buonaccorsi ricreando l’atmosfera di alcune stagioni culturali nelle quali, dalla fine degli anni Sessanta, l’istituzione comunale  ha intensamente operato in direzione del confronto  e a sostegno della ricerca nelle arti visive.. Attraverso la messa in luce di personalità diverse per generazione e per formazione, accomunate da una salda visione della contemporaneità e altrettanto fortemente partecipi del vissuto locale,  la mostra amplifica e arricchisce la percezione di quel ricco humus culturale che connota a tutti gli effetti la realtà maceratese. E’ interessante notare come, in modo del tutto analogo all’impostazione data alla sezione novecentesca del museo, l’esposizione proceda “per mostre”, attraverso una scelta mirata all’interno della lunga sequenza che muove dalla Brigata amici dell’arte, fa riferimento all’attività militante guidata dal critico d’arte Elverio Maurizi e dai curatori negli anni Settanta e Ottanta, e ripercorre le successive proposte, scaturite da una feconda dialettica con l’Accademia di Belle arti e con il territorio, fino agli anni più recenti. Il tema del radicamento e delle sue molteplici e sotterranee germinazioni da dunque da guida all’intera riflessione.

Le opere in mostra sono di:
Alfredo Alimento, Sirio Bellucci, Carlo Bruzzesi, Alfonso Cacchiarelli, Pietro Capozucca, Valeria Ciaffi, Egidio del Bianco, Tonino Ferrajoli, Francesca Gentili, Paolo Gobbi, Carlo Iacomucci, Mauro Mazziero, Marina Mentoni, Ermenegildo Pannocchia, Giulio Perfetti, Riccardo Piccardoni, Sirio Reali, Giovanni Scagnoli.

“Germinazioni”
dal 17 luglio al 31 ottobre
Musei civici di Palazzo Buonaccorsi
Via don Minzoni 24, Macerata
Orari: luglio e agosto 10 -19, settembre – ottobre 10 -18, lunedì chiuso.
Nei giovedì di luglio e agosto la mostra e i musei restano aperti fino alle 23.
Info: 0733.256361 – www.maceratamusei.it –  info@maceratamusei.it
La visita alla mostra è inclusa nel biglietto di ingresso ai Musei civici
Intero 3 euro
Ridotto 2 euro

Lo sguardo di Massimo

La creatività nel quotidiano di Massimo Dolcini
Fotografie ceramiche disegni

a cura di Ludovico Pratesi
Pesaro, Centro Arti Visive Pescheria
18 luglio – 4 ottobre 2015

LO SGUARDO DI MASSIMO invito

Sabato 18 luglio alle ore 18.30 si inaugura presso il Centro Arti Visive Pescheria, Lo sguardo di Massimo, una mostra dedicata alla figura di Massimo Dolcini (1945-2005), curata da Ludovico Pratesi, che intende analizzare i diversi aspetti della personalità di Dolcini, grafico tra i principali innovatori della comunicazione sociale e culturale italiana, nota come “grafica di pubblica utilità”, tra gli anni Settanta e Ottanta. La mostra è promossa dal Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo, in collaborazione con i Comuni di Urbania, Urbino, Fano, l’Accademia di Belle Arti di Urbino e l’Istituto Tecnico Commerciale “Donato Bramante” di Pesaro.

Grafico, comunicatore, designer ma anche pittore, collezionista, ceramista, insegnante, viaggiatore, cuoco e appassionato di cucina: per la prima volta la personalità complessa e labirintica di Dolcini viene presentata a 360 gradi, mettendo in luce aspetti sconosciuti o poco noti, attraverso una mostra suddivisa in due parti all’interno degli spazi della Pescheria, che alterna momenti spettacolari e di impatto visivo con situazioni più intime e riflessive. Più di trecento opere tra fotografie dipinti, acquarelli, ceramiche e manifesti documentano il Dolcini privato e più segreto. La mostra comincia nel Loggiato, dove l’allestimento si articola in tre moduli geometrici (che riprendono i segni grafici caratteristici di Dolcini) con una struttura a croce, che intendono rievocare la “x”, logo degli studi professionali del grafico mantenuto nel corso del tempo. Ogni modulo è dedicato ad un aspetto della personalità di Dolcini, per ricostruire il suo sguardo rivolto al mondo e al suo tempo. Frammenti di vita pubblica e privata, accompagnati da una timeline a parete che ricostruisce i momenti salienti della vita di Dolcini, con riferimenti al suo lavoro, alle sue passioni, alle forme della sua creatività nel quotidiano.

Lo spazio della vita
Il percorso espositivo si apre con un dipinto legato all’attività di pittore, praticata nella sua prima giovinezza e poi abbandonata. Un’immagine surreale e fantastica mai esposta al pubblico, che indica già la qualità del suo sguardo, originale e caleidoscopico fin dall’adolescenza. Una passione che ritorna in età adulta attraverso una serie di acquarelli esposti in mostra. Il primo modulo, dedicato alla fotografia ‘d’autore’, riunisce una serie di immagini personali inedite legate alla vita quotidiana e professionale di Dolcini: ritratti e autoritratti, paesaggi e luoghi, amici e allievi colti con un occhio soggettivo e originale. Il secondo propone documenti fotografici – ugualmente inediti – realizzati per finalità legate alla sua attività comunicazione che tuttavia offrono uno sguardo partecipe e talvolta amabilmente ironico sui personaggi, le iniziative, la vita pubblica della comunità pesarese degli anni ’70.

Il reportage sulla Persia ritrovato
Di grande interesse e di alta qualità fotografica è la serie di stampe a colori da diapositive 6×6 scattate in un viaggio della metà degli anni ’70 con il grafico Michele Provinciali. Si era trattato di un lavoro commissionato a Dolcini dallo stesso Provinciali con la finalità di ricavarne un volume a cura di Provinciali e Spotorno editori, a seguito del precedente volume – Iran. L’alba della civiltà – uscito per gli stessi tipi nel  1972. Il soggetto della ricerca erano i bazar e gli spazi di vendita  delle varie tiopologie di artigianato ancora praticate in Iran.
Il volume non fu realizzato, ma resta questo splendido patrimonio di immagini inedite di cui si offre nella mostra una nutrita selezione.

Tra i due moduli, un elemento circolare riguarda invece la dimensione del Dolcini collezionista di ceramica popolare e ceramista lui stesso: due aspetti che testimoniano il suo interesse per l’oggetto d’uso artigianale e la sua possibile contiguità con il design, documentati da una selezione di ceramiche della sua raccolta privata ed una campionatura di quelle da lui realizzate.

Lo spazio del lavoro
Alle pareti della chiesa del Suffragio si dispiega una selezione della produzione grafica di Massimo Dolcini: un corpus di manifesti murali – circa 70 – che documentano la sua attività per i committenti più diversi – istituzioni, enti, imprese attivi nella città, oltre al Comune di Pesaro, per il quale ha lavorato a partire dagli anni Settanta. Lo spazio del Suffragio ospiterà incontri, tavole rotonde e attività pubbliche legate alla figura di Massimo Dolcini, per l’intera durata della mostra (toglierei l’intera frase, la info è ripetuta sotto nelle “attività collaterali).

Il giornale della mostra
Un giornale di mostra conterrà testi e immagini che approfondiranno la figura e l’opera di Dolcini. La pubblicazione sarà offerta gratuitamente ai visitatori.

Le attività collaterali
È previsto un programma di attività collaterali, sia all’interno della mostra che nella città di Pesaro, per l’intera durata dell’evento, dedicate ai diversi aspetti della personalità di Massimo Dolcini.

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La mostra è realizzata con materiali prestati da privati e la collaborazione di CDPG Aiap – Centro di Documentazione sul Progetto Grafico, di AIAP-Associazione italiana design della comunicazione visiva, dell’Accademia di Belle Arti di Urbino e dell’Istituto Tecnico Commerciale “Donato Bramant”e di Pesaro.

Note biografiche
Massimo Dolcini era nato a Pesaro il 3 luglio 1945. Ha iniziato la professione di grafico nel 1969, anno in cui si è diplomato al Corso Superiore di Arte Grafica di Urbino, dove è stato allievo di Albe Steiner e di Michele Provinciali. Due maestri che hanno saputo insegnargli il meglio delle loro esperienze e della loro visione del mondo. Dal 1969 al 1984 ha insegnato a periodi alterni nella città urbinate, Fotografia e Grafica presso l’ISIA (1969-74) e Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti (1974-84). Nel 1971 ha avviato con il Comune di Pesaro un rapporto di consulenza che ha costituito, per quel periodo, un caso unico in ambito internazionale di progettazione dell’immagine di una amministrazione locale. Sin dagli inizi il lavoro di Dolcini e dello studio Fuorischema si è infatti caratterizzato per la specializzazione nella grafica di pubblica utilità (la denominazione è di Albe Steiner), fornendo prestazioni ad enti locali, partiti politici, organizzazioni sociali e culturali. Nel 1981 Fuorischema, affiancato per un breve periodo da M&M, ha iniziato ad acquisire come clienti aziende private, con consulenze d’immagine di natura complessa. L’operatività di Dolcini e dei suoi collaboratori si è aperta ad un campo professionale più allargato e a nuovi strumenti, mutuati dalle agenzie di comunicazione, iniziando un percorso che ha portato, nel 1992, alla nascita di Dolcini associati srl. Dolcini e le sue strutture hanno partecipato a numerose e prestigiose mostre di grafica in Italia e nel mondo e i loro lavori nel campo della comunicazione pubblica e d’impresa sono presenti in raccolte museali, cataloghi e riviste specializzate, nazionali ed internazionali.

LO SGUARDO DI MASSIMO
La creatività nel quotidiano di Massimo Dolcini / Fotografie ceramiche disegni
Centro Arti Visive Pescheria, corso XI settembre 184, Pesaro
18 luglio – 4 ottobre 2015
Inaugurazione sabato 18 luglio h 18.30 > Ingresso libero con card Pesaro Cult
h 17.30 – 22.30, chiuso lunedì / 1- 31 agosto > h 17.30 – 22.30, tutti i giorni
Ingresso libero con card Pesaro Cult
INFO T 0721 387541 pesaro@sistemamuseo.it
www.pesarocultura.it / www.pesaromusei.it
UFFICIO STAMPA Alessandra Zanchi M 328 2128748
info@presszanchi.com / press.zanchi@gmail.com / www.presszanchi.com

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A CONFRONTO SULLA SOLIDARIETA’

Finalizzati a mostrare che il Mediterraneo può essere il banco di prova della solidarietà e che la solidarietà può trovare un banco di prova nel Mediterraneo, sono i tre incontri che, programmati nell’ambito del Festival Adriatico/Mediterraneo 2015, sono incentrati sull’idea di solidarietà tra persone e tra popoli, tra culture e tra religioni. Protagonisti dei tre incontri, che si svolgono alla Loggia dei Mercanti di Ancona con inizio alle ore 18,30, sono il filosofo Giulio Giorello (3 settembre), lo storico Franco Cardini (4 settembre) e il poeta Davide Rondoni (5 settembre), i quali motivano il senso della solidarietà nell’ambito della rassegna “Le ragioni della parola”, per cui su una parola si confrontano intellettuali di diversa competenza e provenienza.

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Incontro con il poeta Davide Rondoni
Davide Rondoni
è un poeta, uno dei maggiori poeti italiani del nostro tempo, ma è un poeta che continuamente si misura come saggista con questo tempo: con le sue contraddizioni e compromissioni. Al riguardo, emblematico è un suo libro intitolato “Il fuoco della poesia” (Bur 2008). “In viaggio nelle questioni d’oggi”, Rondoni affronta tra l’altro problemi del vivere insieme in risposta alla tentazione del nichilismo e dell’esibizione, facendo un elogio alla passione, alla responsabilità, al pudore. E’ Rondoni  un intellettuale anticonformista fino alla provocazione, come per esempio  nel libro intitolato “Contro la letteratura” (Il Saggiatore 2010), dove sostiene che la letteratura è indispensabile, ma nessuno lo sa, e quindi per sentirla davvero necessaria, conviene scommettere sulla libertà, per cui Rondoni giunge ad affermare: “rendiamo facoltativo l’insegnamento della letteratura nella scuola italiana”!
Si tratta di una provocazione che nasce dalla convinzione che la poesia è “linguaggio dell’anima”, come scrive ne “La parola accesa” (Pagina 2007), dove traccia “una mappa di letture”, per mostrare che la poesia si nutre di pensieri e parole di tutti che però “accende” di nuove tensioni; da qui la necessità e la insostituibilità della poesia. E Rondoni poeta lo ha testimoniato in prima persona in volumi come “Apocalisse amore” (raccolta di poesie pubblicata nella famosa collana “Lo specchio” di Mondadori nel 2008), e come ”L’amore non è giusto” (Cartacanta 2013). Proprio questo privilegiamento dell’amore qui interessa come indicazione a una disponibilità a scoperte sempre nuove. Interessante è anche l’indicazione, che viene fin dal titolo, del volume “Si tira avanti solo con lo schianto” (Whiter Fly Press 2013), dove i luoghi banali del vivere quotidiano sono cornice di apparizioni, di epifanie: Rondoni, viaggiatore curioso e osservatore acuto, dischiude nuovi orizzonti di significato e di senso. Con questo spirito, si può rinnovare l’approccio a uno dei temi più caldi del nostro tempo, cioè il rapporto tra migrazioni e tolleranza, e proprio il cattolico Rondoni, per la sua sensibilità poetica e religiosa, può illuminare il contributo delle religioni alla solidarietà. Al riguardo, pare necessario ricordare che non si deve dare per scontato che la religione si identifichi con la pace. Della religione, infatti, si danno diverse interpretazioni: la religione può caratterizzarsi come “fondamentalista”, quando si caratterizza in termini bellicosi e bellicisti; come “strumentale”, quando si caratterizza come istrumentum regni e istrumentum belli; e come “ambivalente”, quando si riconosce che nella religione convivono due anime: una che tende alla pace, e l’altra che tende alla violenza, per cui la pace anche in religione è una opzione, cioè una libera scelta che reclama di non cedere alle due tentazioni precedenti (quella fondamentalista e quella strumentale); la pace quindi è una possibilità che la religione deve attuare, purificandosi da atteggiamenti come il fanatismo, la superstizione e l’ignoranza (denunciati dall’illuminismo moderno) o da atteggiamenti come la connivenza e la dipendenza (richiamati dal machiavellismo). Ne consegue che solo una religione liberata da tutto questo è veramente religiosa. Dunque, non sono religiose le “guerre di religioni” o la “guerra alla religione”. Tutto questo acquista oggi particolare attualità nell’odierno contesto del Mediterraneo, e fa auspicare che l’esperienza dell’Illuminismo (senza ovviamente i suoi eccessi giacobini) possa essere vissuta o rivissuta dalle religioni mediterranee, in particolare dall’Islam: è un buon antidoto al fondamentalismo, la cultura illuministica, con la sua rivendicazione della dignità della persona e con la sua lezione di tolleranza, che non è sopportazione né indifferenza, ma rispetto.
Tutto ciò reclama un Mediterraneo che sappia far convivere i suoi molteplici simboli a partire da quelli religiosi. Ancora una volta è la categoria di solidarietà a costituire la condizione per rapporti anche interreligiosi che siano di “reciproco riconoscimento” (C. Taylor) e di “fraternità senza terrore” (J.P. Sartre). E’ quello della fratellanza il principio dimenticato, eppure da esso dipende la conciliazione degli altri due ideali della libertà e della eguaglianza. C’è bisogno, dunque, anche per le religioni, di solidarietà: solidarietà fra le religioni, affinché le religioni possano essere solidali con l’umanità.Dunque in diverso modo i tre incontri costituiscono altrettante occasione di esercizio del pensiero finalizzati a coscientizzare della novità della situazione e della necessità di affrontarla adeguatamente.

RONDO

Incontro con la poesia
DAVIDE RONDONI, nato a Forlì nel 1964, è tra i maggiori poeti italiani di oggi. E’ fondatore e direttore del Centro di Poesia Contemporanea presso l’Università di Bologna. E’ opinionista di “Avvenire”, critico letterario di “Domenica” supplemento culturale de “Il Sole/24 ore”. Collabora con la RAI e con TV 2000, su cui conduce il programma di poesia “Antivirus”. Ha curato alcune antologie poetiche, tra cui: Con nome di donna (Rizzoli 2009), Leopardi, L’amore (Garzanti 1999), La poesia è il tempo (Ricci 2007). E’ autore di testi teatrali, tra cui Giotto, l’uomo che dipinse il cielo. Tra le opere di narrativa segnaliamo: I santi scemi e altri racconti (Guaraldi 1996), Gesù, un racconto sempre nuovo (Piemme 2013). Tra le sue raccolte poetiche sono da ricordare in particolare. Il bar del tempo (Guanda 1999),Apocalisse amore (Mondadori 2008). Della sua produzione saggistica citiamo: Nell’arte vivendo (Marietti 2012), Contro la letteratura (Il Saggiatore 2010), Il fuoco della poesia. In viaggio nelle questioni di oggi (Rizzoli 2004) e L’amore non è giusto (Cartacanta 2013).

Giancarlo Galeazzi

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GERMINAZIONI

“Germinazioni”

Dal 17 luglio al 31 ottobre 2015

Melodia arcana -

Attingendo al ricco patrimonio dei Musei civici, la mostra “Germinazioni” annoda alcuni fili presenti nel percorso dell’arte moderna recentemente allestito  a Palazzo Buonaccorsi ricreando l’atmosfera di alcune stagioni culturali nelle quali, dalla fine degli anni Sessanta, l’istituzione comunale  ha intensamente operato in direzione del confronto  e a sostegno della ricerca nelle arti visive.. Attraverso la messa in luce di personalità diverse per generazione e per formazione, accomunate da una salda visione della contemporaneità e altrettanto fortemente partecipi del vissuto locale,  la mostra amplifica e arricchisce la percezione di quel ricco humus culturale che connota a tutti gli effetti la realtà maceratese. E’ interessante notare come, in modo del tutto analogo all’impostazione data alla sezione novecentesca del museo, l’esposizione proceda “per mostre”, attraverso una scelta mirata all’interno della lunga sequenza che muove dalla Brigata amici dell’arte, fa riferimento all’attività militante guidata dal critico d’arte Elverio Maurizi e dai curatori negli anni Settanta e Ottanta, e ripercorre le successive proposte, scaturite da una feconda dialettica con l’Accademia di Belle arti e con il territorio, fino agli anni più recenti. Il tema del radicamento e delle sue molteplici e sotterranee germinazioni da dunque da guida all’intera riflessione.

Le opere in mostra sono di:
Alfredo Alimento, Sirio Bellucci, Carlo Bruzzesi, Alfonso Cacchiarelli, Pietro Capozucca, Valeria Ciaffi, Egidio del Bianco, Tonino Ferrajoli, Francesca Gentili, Paolo Gobbi, Carlo Iacomucci, Mauro Mazziero, Marina Mentoni, Ermenegildo Pannocchia, Giulio Perfetti, Riccardo Piccardoni, Sirio Reali, Giovanni Scagnoli.

“Germinazioni”
dal 17 luglio al 31 ottobre
Musei civici di Palazzo Buonaccorsi
Via don Minzoni 24, Macerata
Orari: luglio e agosto 10 -19, settembre – ottobre 10 -18, lunedì chiuso.
Nei giovedì di luglio e agosto la mostra e i musei restano aperti fino alle 23.
Info: 0733.256361 – www.maceratamusei.it –  info@maceratamusei.it
La visita alla mostra è inclusa nel biglietto di ingresso ai Musei civici
Intero 3 euro
Ridotto 2 euro

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GERMINAZIONI

“Germinazioni”

Dal 17 luglio al 31 ottobre 2015

Melodia arcana -

Attingendo al ricco patrimonio dei Musei civici, la mostra “Germinazioni” annoda alcuni fili presenti nel percorso dell’arte moderna recentemente allestito  a Palazzo Buonaccorsi ricreando l’atmosfera di alcune stagioni culturali nelle quali, dalla fine degli anni Sessanta, l’istituzione comunale  ha intensamente operato in direzione del confronto  e a sostegno della ricerca nelle arti visive.. Attraverso la messa in luce di personalità diverse per generazione e per formazione, accomunate da una salda visione della contemporaneità e altrettanto fortemente partecipi del vissuto locale,  la mostra amplifica e arricchisce la percezione di quel ricco humus culturale che connota a tutti gli effetti la realtà maceratese. E’ interessante notare come, in modo del tutto analogo all’impostazione data alla sezione novecentesca del museo, l’esposizione proceda “per mostre”, attraverso una scelta mirata all’interno della lunga sequenza che muove dalla Brigata amici dell’arte, fa riferimento all’attività militante guidata dal critico d’arte Elverio Maurizi e dai curatori negli anni Settanta e Ottanta, e ripercorre le successive proposte, scaturite da una feconda dialettica con l’Accademia di Belle arti e con il territorio, fino agli anni più recenti. Il tema del radicamento e delle sue molteplici e sotterranee germinazioni da dunque da guida all’intera riflessione.

Le opere in mostra sono di:
Alfredo Alimento, Sirio Bellucci, Carlo Bruzzesi, Alfonso Cacchiarelli, Pietro Capozucca, Valeria Ciaffi, Egidio del Bianco, Tonino Ferrajoli, Francesca Gentili, Paolo Gobbi, Carlo Iacomucci, Mauro Mazziero, Marina Mentoni, Ermenegildo Pannocchia, Giulio Perfetti, Riccardo Piccardoni, Sirio Reali, Giovanni Scagnoli.

“Germinazioni”
dal 17 luglio al 31 ottobre
Musei civici di Palazzo Buonaccorsi
Via don Minzoni 24, Macerata
Orari: luglio e agosto 10 -19, settembre – ottobre 10 -18, lunedì chiuso.
Nei giovedì di luglio e agosto la mostra e i musei restano aperti fino alle 23.
Info: 0733.256361 – www.maceratamusei.it –  info@maceratamusei.it
La visita alla mostra è inclusa nel biglietto di ingresso ai Musei civici
Intero 3 euro
Ridotto 2 euro

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Attingendo al ricco patrimonio dei Musei civici, la mostra “Germinazioni” annoda alcuni fili presenti nel percorso dell’arte moderna recentemente allestito  a Palazzo Buonaccorsi ricreando l’atmosfera di alcune stagioni culturali nelle quali, dalla fine degli anni Sessanta, l’istituzione comunale  ha intensamente operato in direzione del confronto  e a sostegno della ricerca nelle arti visive.. Attraverso la messa in luce di personalità diverse per generazione e per formazione, accomunate da una salda visione della contemporaneità e altrettanto fortemente partecipi del vissuto locale,  la mostra amplifica e arricchisce la percezione di quel ricco humus culturale che connota a tutti gli effetti la realtà maceratese. E’ interessante notare come, in modo del tutto analogo all’impostazione data alla sezione novecentesca del museo, l’esposizione proceda “per mostre”, attraverso una scelta mirata all’interno della lunga sequenza che muove dalla Brigata amici dell’arte, fa riferimento all’attività militante guidata dal critico d’arte Elverio Maurizi e dai curatori negli anni Settanta e Ottanta, e ripercorre le successive proposte, scaturite da una feconda dialettica con l’Accademia di Belle arti e con il territorio, fino agli anni più recenti. Il tema del radicamento e delle sue molteplici e sotterranee germinazioni da dunque da guida all’intera riflessione.

Le opere in mostra sono di:
Alfredo Alimento, Sirio Bellucci, Carlo Bruzzesi, Alfonso Cacchiarelli, Pietro Capozucca, Valeria Ciaffi, Egidio del Bianco, Tonino Ferrajoli, Francesca Gentili, Paolo Gobbi, Carlo Iacomucci, Mauro Mazziero, Marina Mentoni, Ermenegildo Pannocchia, Giulio Perfetti, Riccardo Piccardoni, Sirio Reali, Giovanni Scagnoli.

“Germinazioni”
dal 17 luglio al 31 ottobre
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Orari: luglio e agosto 10 -19, settembre – ottobre 10 -18, lunedì chiuso.
Nei giovedì di luglio e agosto la mostra e i musei restano aperti fino alle 23.
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