poesie scelte e tradotte da Damiano Abeni e Moira Egan
Questo non è come l’altro, smorto, guardingo—
come nient’altro, difatti, se si alza, come fa,
in tre giorni, il sangue coagulato,
il sudario che gli taglia il petto come una piuma,
gli occhi lenti gemelle, pronto a dispiegarsi.
Braccio e una gamba, buco di chiodo e osso della nocca,
si alza in piedi. Nella mano destra
lo stendardo della vittoria,
nella sinistra, le pieghe di ciò che l’aveva mutato.
E le colline compongono una V, e gli alberi una V …
Senza nome, invisibile, ciò che vortica via
da questo muro si avvicina respiro su respiro,
e attrae la vigna, e la marea risonante,
la sillaba ustionata dalla bocca della luna.
E ciò che attrae loro attrae me.
1963
da Bloodlines (1975)
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