Nel piccolo paese di Monterubbiano, al termine della val d’Aso si può godere di un’esperienza museale davvero unica.
Il convento francescano del XII secolo, fondato dai Beati Lucido e Matteo ritornati a Monterubbiano dopo la morte di San Francesco, è divenuto infatti una struttura polivalente che comprende un Auditorium, un Museo Storico-Archeologico, una biblioteca, una sala espositiva, un centro di educazione ambientale ed un orto botanico.
E’ un museo in cui si viene coinvolti totalmente, sia gli adulti che i bambini o i ragazzi: le soluzioni adottate nella progettazione espositiva catturano l’attenzione di tutte le tipologie di visitatori. Si possono aprire cassetti per scoprire i manufatti archeologici, toccare delle perfette riproduzioni di antichi vasi, giocare a scoprire l’oggetto misterioso che si può esplorare solo con le mani senza vederlo, oppure seguire le impronte disegnate sul pavimento e le vetrofanie sulle finestre, che indicano il punto esatto dove poter guardare il paesaggio vedendo (con gli occhi dell’immaginazione) gli antichi villaggi piceni o gli insediamenti romani.
Un gioco da bambini? Secondo noi si divertono di più gli adulti, che finalmente fanno al museo ciò che non hanno mai fatto!
Lo spettacolare plastico del territorio della Val d’Aso collocato sul pavimento di un lungo corridoio e coperto da un vetro permette anche ai più piccoli di cogliere lo sviluppo storico dell’area. Il plastico, riproduce l’andamento del fiume Aso che dai Monti Sibillini arriva al mare e segnala, grazie all’ausilio di box-light, reperti e rinvenimenti archeologici avvenuti nella zona e le testimonianze architettoniche e paesaggistiche visibili lungo la vallata.
Dopo la visita al museo si può accedere al centro di educazione ambientale e fare un giro per l’orto botanico con le specie officinali anticamente coltivate.
Cosa si vede al museo:
I materiali esposti testimoniano la lunga storia del territorio dalle epoche più remote al Medioevo. Appartengono alla fase più antica diversi manufatti litici, in selce, tra cui si riconoscono punte di freccia. Sono poi esposti i reperti relativi ai corredi funerari della necropoli di epoca Picena di e ascrivibile alla facies Piceno IV (580-520 a.C.) e gli oggetti di epoca romana che ribadiscono il legame del territorio di Monterubbiano con l’antica colonia di Firmum Picenum del cui territorio faceva parte. Sono esposti reperti fittili: grossi frammenti di anfore tra cui due colli con bolli, frammenti architettonici, laterizi con bolli, resti di mosaico ed intonaco policromo e frammenti di sculture relativi a ville. Balsamari in pasta vitrea, lucerne e due urne cinerarie con iscrizioni provenienti da contesti di sepolcrali.
La raccolta museale si è poi arrichita della collezione numismatica del Dott. Stefano Mircoli, donata al Comune di Monterubbiano. La collezione comprende circa 500 monete di varie epoche, d’epoca romana, dall’ età repubblicana all’età tardo imperiale, alcune monete medievali, un considerevole numero di monete pontificie dal XVI al XIX secolo, da Papa Sisto V a Papa Pio IX. Diversi esemplari di monete di stati italiani preunitari, monete dei Savoia ed un discreto numero di monete europee e delle due americhe.
Polo museale di San Francesco
Via Pagani 25 , Monterubbiano (FM)
Informazioni:
Ufficio Turistico (IAT): tel. 0734-259980 interno 6 mail: turismomonterubbiano@libero.it
Polo Culturale: tel. 0734-257396 mail: monterubbiano@museipiceni.it
Orario estivo:
1 Maggio – 30 Settembre:
Tutti i giorni escluso il Lunedì
10.00-12.00 // 17.00-19.00
Orario invernale:
Sabato e Domenica
10.00-12.00 // 15.00-17.00
Dal Museum Theatre al Digital Storytelling. Nuove forme della comunicazione museale fra teatro, multimedialità e narrazione.
Il nuovo libro di Lucia Cataldo, che tratta tutti gli aspetti legati al termine ‘teatro al museo’.
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