Il quattrocento a Camerino

Si è inaugurata  venerdì 10 maggio,  la mostra “Girolamo di Giovanni. Il Quattrocento a Camerino”. L’esposizione, è allestita presso i locali della pinacoteca che è accolta nel complesso museale di San Domenico, oltre alle opere del pittore è possibile ammirare anche altri dipinti di pittori della zona, carpenterie lignee, oreficerie e ceramiche degli anni più splendenti, dal punto di vista artistico, che ci trasmettono lo  spirito  della città ducale.

Dopo l’importante evento della mostra del 2002: “Il Quattrocento a Camerino”,  lo spunto per questa mostra, come è stato ricordato anche dal sindaco della città, Dario Conti, “ giunto con il ricongiungimento delle due cuspidi con figure di Evangelisti rinvenute nel mercato dell’antiquariato e acquistate dal comune di Camerino, con la Crocifissione, giunta alla Galleria delle Marche dalla chiesa di Sant’Agostino di Monte San Martino”. Grazie a questo pretesto, possiamo riscoprire e ammirare il magnifico polittico in tutto il suo splendore originale, inoltre è così possibile ammirare opere quattrocentesche. Non possiamo non ricordare come la città di Camerino, proprio nel ‘400  abbia avuto una sua specifica tradizione figurativa, come molti altri centri delle Marche.

Girolamo di Giovanni torna così protagonista, come lo era stato nel ‘400. In questa mostra è possibile ricostruire,  grazie all’impegno di Matteo Mazzalupi, la personalità del pittore  nella quasi totalità della sua opera. Riconosciuto da sempre come uno dei massimi esponenti della pittura della scuola camerte, grazie alla sua sete di novità e innovazioni linguistiche che rompevano anche in maniera forte con la tradizione precedente. Ha saputo inoltre prendere spunto  dall’ambiente padovano, che in quel periodo si stava diffondendo nel territorio delle Marche, e riadattarlo ad una sua personale produzione stilistica.  Non ci si deve però aspettare nel visitare questa mostra, di ritrovare un “rinascimento classico”, soprattutto da un punto di vista meramente cronologico, ma accostarsi a queste opere ricordando come uno dei più grandi storici dell’arte, Federico Zeri,  amasse chiamare le personalità come Girolamo di Giovanni, pittori “psdeudo rinascimentali”; coloro che sapevano  risolvere in maniera eccentrica e personale, attraverso l’innesto di schemi rinascimentali su schemi gotici e ornamentali, soluzioni proprie e  innovative.
Una mostra sicuramente interessante e  importante per approfondire le ricerche sul territorio marchigiano, anche attraverso lo sguardo che ci è stato tramandato da questa splendida stagione pittorica.

La mostra è  a cura di Alessandro Marchi e da Barbara Mastrocola.
Info:
Complesso Museale di San Domenico, Piazza Dei Costanti, Camerino (MC)
10 maggio 2013 al 29 settembre 2013
Orari: 10:00-13:00 / 16:00 – 19:00

di Francesca Luslini

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