Monica Pennazzi, CUNAUTA
fino al 5 Aprile 2015
Spazio CANOVA 22, ROMA
Pubblicato su exibart a cura di Fabrizio Orsini
La mostra “Cunauta”, da Canova22, dell’artista Monica Pennazzi a cura di Camilla Boemio si articola nello spazio con un taglio site-specific.
Dialoga con le nicchie e le mura stesse, proponendo un racconto che riesce a rapire
lo spettatore senza sopperire essendo in una ex fornace fortemente caratterizzata
ed articolata; l’opposto di un white cube. Il progetto inizia con la prima Installazione
Cunauta, realizzata a Rio de Janeiro; il cui nome inventato simboleggia il concetto
della culla del navigante e del cosmo. Nel caso della Pennazzi emergono scelte,
non solo concettuali, ma evolutive del suo linguaggio e anche strettamente geografiche;
le contaminazioni nate dal vivere e lavorare in Brasile in un contesto nel quale forme
e materiali liberi da sovrastrutture funzionali articolano impostazioni inedite
si sovrappongono alla tecnica delle tessitrici, all’arte del cucito e del rammendo; ricordando una musica ripetuta fatta di antiche sonorità. Le proprietà specifiche
di ogni materiale determinano il modo in cui l’opera è concepita e realizzata,
oltre che il suo aspetto finale. Ciascun materiale è legato a tecniche e processi specifici
e possiede una peculiarità linguistica e semantica.
Le installazioni diventano un mantra, nel quale le forme fluttuano irriverenti donando
allo spettatore sfaccettature diverse in base alle posizioni.
L’ elemento della contemplazione ossessiva nei confronti dell’ infinito, di una immortalità accennata; nella quale si riversa un continuativo esercizio di stile, nel quale le forme
delle installazioni inglobano estensioni sonore ed evocative. A livello formale le varie installazioni della Pennazzi trovano analogia nella tensione raggiungendo una raffinata narrazione attraverso pochi e basilari elementi: i fili, l’uso prevalente del colore di base nero con un’apparente monocromia, i nodi dai quali si diramano i vari fili, una struttura
dalla quale partono questi ultimi che viene sapientemente ondulata; tutti strumenti antichissimi e allo stesso tempo nuovissimi.
Seguirà a fine Maggio la presentazione, nella sede della Feltrinelli di Ancona, di “Cunauta” edito da Camilla Boemio e pubblicato da Gangemi Editore.
Il catalogo è stato pensato come un vera e propria pubblicazione che ripercorre gli ultimi anni di ricerca dell’artista con testi di approfondimento di vari autori con i quali ha collaborato negli ultimi anni in Italia e in Brasile.
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