MAM’S, il museo diventa laboratorio per l’impresa creativa

Il museo ha il suo doppio. Nel prestigioso Palazzo degli Scalzi di Sassoferrato,
in provincia di Ancona, prende vita la Galleria Civica d’Arte Contemporanea
Giovan Battista Salvi
, ovvero il MAM’S, Mondo Arte Marche Salvi.
Questo nuovo spazio museale nasce da una collezione di circa quattromila opere
che il Comune di Sassoferrato ha raccolto, grazie ad acquisti e donazioni,
durante le sessantatre edizioni della Rassegna d’Arte Internazionale
Premio Giovan Battista Salvi
. Il premio, nato nel 1951, è fra i più antichi istituiti in Italia
nel secondo dopoguerra e il più longevo delle Marche.

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Il progetto di allestimento è stato curato dallo studio Mjras di Urbino,
guidato dalla professoressa Silvia Cuppini, dall’architetto Roberto Bua
e dal grafico Joan Martos, con la collaborazione della dottoressa Arianna Bardelli.
Ogni parete è allestita come un’ipotetica mostra a tema e come le grandi quadrerie
del passato segue uno sviluppo espositivo in altezza. I pannelli di legno sono ante apribili
e al loro interno accolgono parte del deposito, che diventa fruibile: verticalità di opere disposte secondo un criterio cronologico, questa volta, e che ancora una volta ricoprono per intero lo spazio, fino al soffitto. Tutta la ricchezza di una collezione che usa la cerniera della doppia parete mobile per restituire uno spaccato della storia dell’arte internazionale e italiana dagli anni Cinquanta ad oggi.

Tanti e diversi sono gli artisti che mettono in luce il loro talento: da Tamburi a Fazzini,
da Giacomelli a Cagli, insieme a Valentini, Tulli, Mannucci, Trubbiani
e de Dominicis. Le loro firme compaiono accanto a quelle di Guttuso, Paladino, Merz, Scialoja, Rotella, Schifano, Vedova e anche Fautrier, Barcelò e Sutherland.

La galleria è stata inaugurata da Vittorio Sgarbi il 6 aprile scorso.
Essa dà spazio alla storia per trovare una nuova visione di futuro,
il nome infatti è un acronimo allusivo che ribadisce il legame tra arte e territorio.
Così si palesa l’intento di guardare alla cultura come fattore di sviluppo.
Inoltre, sarà istituito un comitato scientifico che avrà il compito di affiancare e consigliare l’amministrazione comunale di Sassoferrato nella programmazione delle molteplici attività che verranno svolte all’interno del museo. Del comitato faranno parte personalità di rilievo del mondo universitario e culturale nazionale. Il Mam’s diventerà così un punto di partenza, l’avvio di un percorso virtuoso per i talenti che emergono, raccogliendo la tradizione segnata dal Premio Salvi e, per far sì che questo accada, bisogna saper interpretare
nel tempo forme espressive e filosofie nuove, ponendo attenzione ai giovani.

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Le insegne all’ingresso della galleria richiamano le eccellenze del territorio:
gli scavi di Sentinum, la città romana, uno dei sette parchi archeologici delle Marche;
le miniere di zolfo di Cabernardi, l’Abbazia di Santa Croce e Palazzo Oliva;
Gentile da Fabriano, i Bronzi di Pergola; le Grotte di Frasassi
e l’Eremo di Fonte Avellana.

La forte incidenza innovativa degli autori del Novecento la si riscontra dalle loro parole all’interno della galleria, infatti citazioni e aforismi fanno da didascalie alle opere,
in modo da apparire come una guida per i giovani artisti di oggi.
Inoltre, ogni aula del Mam’s è pensata come uno spazio per ospitare laboratori, conferenze ed esperienze didattiche. Questa progettualità rende la galleria un luogo
di ricerca, un centro per la produzione di idee attraverso l’aggregazione di intelligenze
e professionalità secondo la logica del co-working. Infatti, l’idea di fondo
è quella di creare un museo-fucina, prevedendo la formazione di figure specializzate
per formare giovani imprenditori capaci di rendere il patrimonio artistico e ambientale attrattivo su vasta scala.

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Rassegna d’Arte Internazionale Premio Giovan Battista Salvi

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