I
agli “infiniti possibili” di Luigi Nono
la voce petulante del tamburello
scomposto in dettaglio.
i rintocchi chiusi
per la regia del vento.
la tua attenzione è fuoco che lo tende –
fuori, dal cortile, tiene sveglia la notte.
a cesello incerto su quale filo di trama.
fuga verso ogni
onnipossibile
II
Le chiavi di Orfeo
omaggio a Salvatore Sciarrino
sminuzzato tra dita e tempo.
flagelli archetti mobili. franto
flesso appena o troppo.
calice che rovescia a cono.
lascia udire di tanto in tanto.
III
Le matite di Henze
io ligio al tondo e leggibile.
tu impozzi il secchio profondo
orefice e stagnaro
di non facili flauti,
stelle appena udibili.
Antonio Pibiri è nato nel 1968 a Sassari e risiede ad Alghero. Coltiva l’interesse per la Scrittura Creativa e Musicologia, formandosi da autodidatta. Ha presentato in librerie suoi inediti nel 2004, interpretati dall’attrice teatrale Fiammetta Mura,e su autorevoli siti internet (La poesia e lo Spirito, Oboesommerso, ecc.). Presenta nel collettivo Viadellebelledonne un lavoro per il teatro: La rinuncia e la fiaccola. Suoi testi sono apparsi più volte sull’aperiodico di poesia Il foglio Clandestino, di Gilberto Gavioli. Pubblica nel 97 presso Magnum Editore di Sassari la sua prima raccolta Di Quinta in Quinta.
Nel 2010 “Il mondo che rimane” presso la collana Festival di Valentino Ronchi(Lampi di stampa), silloge che ha ricevuto il Premio Speciale della Critica, al “Premio Letterario Internazionale Città di Sassari” edizione 2011, e la Menzione d’Onore al Premio Lorenzo Montano, per l’edito, edizione 2011.
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