Straniera Valle

Straniera Valle, un sedicesimo, come un taccuino da viaggio
illustrato con finezza da Gabriele Solustri, un sentiero in versi
di versi, attraverso alcuni autori del Novecento nelle Marche.

Remo Pagnanelli (1955-1987)
Nord

quella luce non la potrai raccontare
non c’è uomo o donna assiepati ad ascoltarla
dato che estremamente muore e dice addio…,
(fra bassa erba del medesimo tono
lì ci si addormenta davvero)
fluisce come miele ed è tale e quale
alla pace ritrovata, al traversare terre
bucate da cavalli senza cavaliere
(canta la canzonetta: – quella luce
non la potrai raccontare, bianca come un’opale
danza la figura del nostro passare,
l’oltreporta perinatale…-)
gli resistono i vecchi dèi nei cerchi di pietre grigie,
muschi rasi a microrganismi verdi e rossi.
Come l’inizio dell’origine da dove si stacca
un aquilone di mezzanotte, forse un rivoletto bianco

da Le poesie, a cura di Daniela Marcheschi, Ancona, il lavoro editoriale, 2000

La raccolta Straniera Valle
a cura di Francesco Scarabicchi
è in omaggio acquistando on-line
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