di Claudio Damiani
tratto da nostro lunedì
n° 2 forme – prima serie
I fuochi ardono tra le macerie,
ai lati delle strade sono ammucchiati i cadaveri.
Nell’aria è un odore insopportabile.
Ricordo questi luoghi nel tempo della pace,
i paesi tranquilli, le feste col ballo in piazza,
i giochi, da bambini, fino a tardi nelle sere d’estate,
i sonni sull’erba dopo pranzo
all’ombra di una quercia,
le stradine piene di more e lamponi
nel fresco della mattina,
Quando un soldato è stanco
e non ce la fa più dalla stanchezza
le gambe gli tremano e cade
restando in ginocchio per terra.
Non è stato colpito, è caduto
perché non ce la faceva più.
E la terra gli sembra morbida,
soffice come un tappeto l’erba.
E il cielo, lo vede a un tratto vicino
come se lo avvolgesse e abbracciasse.
Le nuvole sono come cuscini
su cui fare un lunghissimo sonno.
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