Lo spazio di un volto senza tempo

“Io di solito disegno facce vagamente con la matita o carbone e carboncino su carta.
Ho scelto questo modo di espressione perché credo che rappresenti meglio i conflitti senza tempo, così in bianco e nero, vuoti e pieni,
il movimento e la staticità si intrecciano continuamente nello spazio dipinto rivendicando ognuno di realizzarla.” cfr. George Androutsos.

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Questo è lo stile di George Androutsos, artista nato ad Atene nel 1976, laureato in Pittura presso la Facoltà delle Belle Arti di Aristotele a Tessalonica.
Il suo modo di mostrare il contrasto tramite procedure di conflitto od armonia verifica
la storicità delle passioni del genere umano attraverso un volto senza nome.
L’anonimato è il focus centrale dei suoi ritratti in cui il viso reso con tratti decisi e sfumati evoca emozioni senza tempo definite dallo stesso artista passioni proprio perchè rappresentate con forte carica emotiva.
Ecco dunque che il volto si scompone e ricompone nl segno fugace frutto di una realtà dinamica il cui vivono emozioni senza volto.

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Un tutto quindi che non vuole mostrare introspezione od altre estensioni psicologiche perché già realizzato, già completo. Ecco dunque che nelle opere di Georgeus possiamo cogliere il senso di sfida che si concretizza nel mistero dell’essenza della vita stessa. Osservando attentamente le sue opere sembra che vogliano comunicarci qualcosa,
il messaggio è criptico forse perchè reso da un volto senza occhi quindi ancora più sfuggente e mistico.

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