Scarabicchi racconta De Andrè

Dal balcone a un segreto più in là
Questa sera alle ore 21.00
presso AULA MAGNA “G. BOSSI” – Facoltà di Ingegneria, Ancona

Breve viaggio nella canzone di Fabrizio De André
scritto e raccontato da: Francesco Scarabicchi
cantato e suonato da: Francesco Paladino voce e chitarra,
Luigi Castagna clarinetto, 
Fausto Tagliabue percussioni e tromba,
Daniele Taucci basso, Carlo Forni tecnico del suono

Un itinerario per visitare il valore contemporaneo della parola cantata.
I racconti accostano i personaggi e la poetica di Fabrizio De André per far emergere
le scene del suo “romanzo”, delle sue storie, la folla di figure, comparse, protagonisti
che abitano il teatro umanissimo e autentico a cui ha dato voce, corpo e memorabilità:
un sentiero del Novecento che prosegue nel nostro secolo dentro una qualità
di interpretazione che sceglie sonorità e soluzioni musicali davvero insolite e inusitate.
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La scelta è caduta su Fabrizio De Andrè perchè, al di là della unicità della sua testimonianza e coerenza, è stato il primo, dopo Luigi Tenco, ad intuire e cogliere
che anche attraverso la canzone popolare si poteva comporre una sorta di “romanzo”
che si facesse opera, che avesse un suo identificabile mondo, figure, luoghi, stagioni:
un universo memorabile in cui riconoscersi.

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Francesco Scarabicchi
è nato ad Ancona, dove vive, nel 1951.
Ha pubblicato, in versi, La porta murata (Ancona, Residenza,’82),
con introduzione di Franco Scataglini, Il viale d’inverno (Brescia, L’obliquo,’89),
con postfazione di Massimo Raffaeli, Il prato bianco (ibidem,’97) raccolti,
in scelta, ne Il cancello 1980-1999 (Ancona, peQuod, 2001) con una nota
di Pier Vincenzo Mengaldo; Il segreto (Edizioni L’obliquo, Brescia, 2007;
Frammenti dei dodici mesi con quattordici fotografie di Giorgio Cutini
(Brescia, L’obliquo, 2010) e uno scritto di Goffredo Fofi; Nevicata
con venticinque acqueforti di Nicola Montanari (Macerata, liberi libri, 2013),
con ogni mio saper e diligentia – Stanze per Lorenzo Lotto (Macerata, Liberilibri, 2013).
Ha tradotto da Machado e da Lorca raccogliendo una selezione ne Gli istanti feriti
(Ancona, Università degli Studi, 2000) e in Taccuino spagnolo (Brescia, L’obliquo, 2000).
Si occupa da sempre di arti figurative. Una scelta delle sue cronache d’arte 1974-2006
in L’attimo terrestre (Affinità elettive, 2006).
Ha ideato e dirige, dal 2002, il periodico di scritture, immagini e voci Nostro Lunedì.
Per Donzelli, nella collezione di poesia, ha pubblicato L’esperienza della neve (2003)
e L’ora felice (2010).

 

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