Confini e generazioni. Remo Bodei all’Adriatico Mediterraneo Festival

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Adriatico Mediterraneo Festival non smentisce la sua ampia e variegata programmazione
e il 2 settembre propone contenuti dai risvolti sempre più interessanti, capaci di connettere culturalmente le sponde adriatiche.

Nello Spazio Incontri della Mole Vanvitelliana di Ancona, alle 18.00, non perdetevi
la presentazione dell’intrigante e pluripremiato romanzo di Alessio Torino,
“Urbino, Nebraska”, edito da Minimum Fax.
Un giorno del 1987, tra le mura di Urbino, succede una disgrazia. Due ragazze,
due sorelle, Ester e Bianca, vengono trovate morte su una panchina di un parco pubblico, con l’ago in vena. Dieci anni dopo, venti anni dopo, oggi, Ester e Bianca vivono ancora nelle storie di tante persone comuni. Una studentessa universitaria vorrebbe portare conforto alla loro anziana madre malandata. Alcuni giovani musicisti sembrano ispirarsi
alla loro collezione di dischi. Uno scrittore fallito decide di metterle in un romanzo.
E poi sopravvivono gli oggetti che lasciano riaffiorare scampoli dai torbidi anni Ottanta
fino ai Novanta e al primo decennio del nuovo secolo, tra droga, gloria e intransigenza,
una foto sulla mensola di una cucina, un pezzo rock, un ritaglio della cronaca nera
del Resto del Carlino, l’anello barattato dalle due sorelle per l’ultima dose di eroina. Composto da quattro brani legati dal filo rosso della storia di Ester e Bianca,
il nuovo romanzo di Alessio Torino racconta un luogo fisico, Urbino, che diventa,
a poco a poco, luogo universale del cuore.
Alessio Torino è nato ad Urbino nel 1975, ha esordito nel 2010 pubblicando per Pequod il romanzo “Undici decimi ” , vincitore del Premio Bagutta Opera Prima
e del Premio Frontino a cui è seguito nel 2011 per minimum fax “Tetano”,
vincitore del Premio Lo Straniero.

Remo Bodei foto

Alle 21.30 nella location della Mole Vanvitelliana, Remo Bodei incontra
il pubblico sul tema “Confini e Generazioni”.

Diversamente dal mondo antico,
la modernità è un andare al di là dei limiti, un plus ultra, un essere pascalianamente “imbarcati”, un navigare verso l’ignoto.
Nelle sue avventure spirituali e nello slancio verso la scoperta di terre incognite,
il pensiero moderno ha quindi rivalutato
la curiosità in quanto libido sciendi. Sebbene non si debba avere
una concezione trionfalistica
della modernità, come innovazione pura, completa rottura dei ponti con il passato, essa certamente ha sfidato molti tabù imposti dalla tradizione, specie quelli segnati dalla religione cristiana. Ha così cercato
di svelare gli arcana naturae, gli arcana
dei e gli arcana imperii. Il lungo, ma accelerato processo della globalizzazione ha portato mutamenti radicali all’idea di limite. I confini degli Stati sono diventati “porosi”,
civiltà prima lontane o indifferenti si intersecano, si incontrano e si scontrano.
I mezzi di comunicazione di massa, le migrazioni ne mutano il panorama e trasformano
la realtà e la percezione dei limiti. Con essi mutano i confini mentali ed affettivi delle nuove generazioni. Un incontro aperto e stimolante sui grandi temi della modernità
con Remo Bodei, professore di filosofia alla University of California,
che dopo una profonda riflessione sull’idealismo tedesco, il romanticismo, l’utopia,
da oltre due decenni si occupa di teoria delle passioni, di modelli della coscienza,
di problemi legati all’identità individuale e collettiva.

incantamenti

Alle 22.30, alla Chiesa del Gesù, si esibirà Incantamenti Trio.
Gennaro Minichiello
al violino, Giovanna D’Amato al violoncello e Pasquale Coviello alla fisarmonica sono tra i più apprezzati interpreti in Italia dei rispetti strumenti,
più volte premiati e vincitori di concorsi internazionali. Per l’occasione propongono Charms… from old to new world, un intenso programma che congiunge, valicando confini tra generi e mondi, brani tratti dalla tradizione operistica italiana accanto ad affascinanti pezzi di tango, musiche classiche europee e note struggenti della cultura argentina.

pantazopoulou

Mentre alle 23.00, alla Mole Vanvitelliana, saranno di scena
Varelopoulos Kontogiannis Duo feat. Lia Pantazopoulou in concerto.
Un nuovo progetto che miscela e riscopre varie tradizioni musicali del Mediterraneo, reinterpretando al tempo stesso la musica popolare occidentale. Parte da qui il viaggio, dalla Grecia all’Italia tra le sponde del mare, di una formazione musicale nuova
che affonda le radici in percorsi singolarmente approfonditi, per parlare di una Grecia inedita e inaspettata, fatta di classico e di contemporaneo. Attraverso l’unione originale
di linguaggi musicali da Est e da Ovest, il gruppo crea uno spettacolo di improvvisazioni, musiche e parole che viaggia in equilibrio dinamico tra elettrico ed acustico, sperimentazioni vocali e giochi polifonici, in ultima analisi tra suoni del presente
e memorie del passato.

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Adriatico Mediterraneo Festival 2014

 

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