“La Vittoria di Kassel a Forum Sempronii: un ritorno”

La statua Vittoria di Fossombrone
marzo – giugno 2014

al Museo Civico “A. Vernarecci” Fossombrone (PU)

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Dopo più di 350 anni la splendida statua bronzea di Vittoria conservata presso il Museumlandschaft Hessen Kassel torna a Fossombrone, suo luogo di ritrovamento, per una mostra, organizzata nel contesto delle celebrazioni del bimillenario augusteo, che si terrà nel Museo Civico “A. Vernarecci” della cittadina marchigiana da marzo a giugno 2014. Insieme al noto bronzo saranno esposti alcuni reperti di età augustea provenienti da Musei delle Marche.

La statua, nota con il nome di Vittoria di Fossombrone, costituisce una delle rappresentazioni di tale divinità meglio conservate e di maggior pregevolezza artistica. Rinvenuta a Forum Sempronii nel 1660, giunse poi a Roma nel corso del XVIII secolo e venne acquistata per 200 zecchini nel 1777 dal Langravio di Hesse-Kassel Federico II che in quegli anni si procurò decine di pezzi per il suo museo, tra cui il famoso Apollo, copia di un originale di Fidia.

La Vittoria, alta cm 67, interamente di bronzo con inserti di argento, poggia su un globo con la punta del piede sinistro e indossa un peplo; le braccia sollevate sorreggevano un attributo oggi perduto.
Essa rappresenta una copia di prima età imperiale della statua in bronzo dorato dedicata a Taranto per una vittoria di Pirro sui Romani ad Eraclea che Ottaviano Augusto trasferì nell’Urbe e collocò all’interno della Curia Iulia nel 29 a.C. simboleggiando l’affermazione di Roma sull’Oriente dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) ed assumendo la funzione di emblema della propaganda augustea. Pur essendo andato perduto il prototipo originale, l’iconografia della Vittoria su globo è stata tramandata attraverso i secoli su monete e in statuette, specialmente di bronzo, di dimensioni di solito ridotte.

In un manoscritto del XVII secolo conservato presso la Biblioteca Comunale di Fossombrone si parla del ritrovamento, nel 1660, nell’area archeologica di Forum Sempronii, di un edificio di età romana con abside centrale e pavimenti in opus sectile marmoreum policromi perfettamente conservati, oltre a rilievi e materiali antichi in abbondanza. In corrispondenza dell’abside l’autore del manoscritto descrive la presenza di una base quadrata che doveva sostenere una statua e riporta il rinvenimento di un’iscrizione mutila con titolatura imperiale, da collegare ad Augusto.
Le ultime righe del resoconto recitano: “La statua poi della Dea Vittoria era stata in antecedenza dissotterrata“.

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L’edificio è stato di recente oggetto di un nuovo scavo da parte dell’Università di Urbino e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche: presenta ancora in situ numerose tracce della decorazione pavimentale e parietale di marmo ed è stato identificato con l’Augusteo di Forum Sempronii.

La statua bronzea proveniente da Fossombrone venne presa a modello per molteplici rappresentazioni di Vittorie nei decenni seguenti.
Una copia in gesso della statua fa ancora bella mostra di sé nella casa di W. F. Goethe a Weimar, mentre una Vittoria alata, realizzata su modello di quella di Kassel, si trova nella mano della statua marmorea di Napoleone commissionata dall’imperatore dei Francesi nel 1802 ad Antonio Canova e oggi conservata nella casa museo londinese del vincitore di Waterloo Arthur Wellesley, duca di Wellington.

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