Ecco il primo dei due appuntamenti di Gender Identità nella identità del nostro amico Massimiliano Magrini.
La ricerca del progetto nasce dallʼesigenza di riflettere sul tema delle identità legate al corpo e dalla moltitudine di segnali che ognuno di noi offre al mondo attraverso la propria personalità legata agli orientamenti ed ai generi sessuali. Il tema delle differenze intese come portatrici di valore e di ricchezza culturale per tutti viene affrontato nel festival Gender Bender di Bologna. La manifestazione offre uno sguardo sul panorama internazionale artistico contemporaneo e rappresenta in diverse forme espressive le varie produzioni in cui il superamento degli stereotipi e dei luoghi comuni danno vita a nuovi e stimolanti immaginari; in unʼepoca dove lʼunica cosa certa è il continuo mutamento e la complessità delle nostre società.
Facendo riferimento e passando attraverso il nostro immaginario culturale e storico si sono presi come riferimento i dipinti, le forme espressive, la letteratura, i film ed i fotografi della storia che hanno analizzato il tema a partire dalla Gioconda di Leonardo, per passare allʼOrlando di Virginia Woolf fino hai grandi fotografi del ‘900 come Robert Mapplerthorpe, Jack Smith, Erwin Olaf e Richard Avedon. Nasce così XY GENDER un progetto fotografico la cui idea portante è stata quella di analizzare sei identità attraverso lo scatto fotografico e di coglierne la personalità.
“Chi si cela dietro lʼinvolucro dellʼapparenza e dello stereotipo?”, quello stesso stereotipo che una parte della società vuole imporre agli altri; è una sorta di “coming out” di chi siamo e di chi vogliamo essere attraverso le nostre passioni. Nascono cosi delle immagini tra reale e ricostruito che riutilizzano i singoli elementi per articolare sempre nuovi discorsi e si prefiggono di indagare intrecciando il rigore scientifico e poetico, il femminile ed il maschile. Ho cercato infine di unire saperi antichi a nuove visioni, il tutto in massima libertà aggregando ed enfatizzando le caratteristiche e le passioni dei singoli mettendoli in rapporto e giocando con i loro confini.
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