Vincent, Tim Burton

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Vincent è un cortometraggio del 1982 scritto, diretto e realizzato  da Tim Burton, con l’uso della tecnica stop motion.

Il cortometraggio è narrato in filastrocca sia in lingua originale sia in italiano. Dura pochi minuti nei quali si narra, con humour nero e citazioni letterarie, la storia del piccolo Vincent Malloy, lunatico antieroe dalle lugubri fantasie. Il bambino, ossessionato dal desiderio di essere Vincent Price e di vivere di solitudine e orrori, finirà per essere assuefatto dai suoi stessi sogni, cadendo in uno stato di totale abbandono dalla realtà, in eterno tormento con i propri sogni, che ora divengono incubi senza fine.

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Veregra street!

manifesto_veregra_street_festival_2013_ldPer la sua XV edizione il Veregra Street Festival di Montegranaro si rinnova proponendo il Veregra Street Food, un’intera sezione dedicata al “cibo di strada italiano e internazionale” in sinergia con la manifestazione ‘Fritto Misto’ di Ascoli Piceno, con tante gustose specialità, laboratori per bambini e adulti, degustazioni e dibattiti.
Il cartellone artistico prevede più di 100 rappresentazioni in 7 giorni di programmazione con 70 compagnie professioniste, di cui 20 provenienti dall’estero, che esplorano tutti i generi dell’arte urbana.
Tante iniziative collaterali con laboratori, stage, incontri con l’autore, proiezioni di cortometraggi, spettacoli teatrali, concerti, graffiti, mostre e un progetto sociale sull’intercultura che coinvolge le scuole.
Un grande momento di condivisione sociale in un caleidoscopio di colori, suoni, immagini e sapori.

Dal 23 al 29 giugno 2013 il Veregra Street Festival porta la meraviglia, lo stupore, le magiche atmosfere, gli odori ed i sapori dell’arte e del cibo di strada nel bellissimo centro storico di Montegranaro, vivace cittadina marchigiana rinomata per i calzaturifici di alta qualità.
Verrà allestita una grande cucina etnica dove verranno preparate e servite diverse specialità che costituiscono un vero e proprio spaccato di una consuetudine diffusa in tutto il mondo. E così, tra uno spettacolo e l’altro, il pubblico potrà gustare le olive ascolane del Piceno, la frittura di paranza, l’hamburger di carne di razza marchigiana, lo gnocco fritto di Modena al prosciutto e alla nutella, piadine di varie tipologie, fish & chips, il gyros pita greco, le tacos messicane, la paella valenciana e il giapponese tori karage, pollo marinato nella salsa di soia e fritto in pastella.
Il cibo è un elemento culturale fondamentale nell’esprimere lo spirito dei luoghi e delle persone e quindi perfettamente in linea con l’arte urbana e con il concetto di ‘cultura di strada’ al quale il festival marchigiano si è ispirato sin di dagli inizi con una scelta innovativa che ha il vanto di aver ridato vitalità e qualità a luoghi una volta centrali nella vita delle persone e da tempo non più vissuti come tali. Oltre all’allestimento della grande cucina etnica il festival propone laboratori di educazione alimentare per bambini, laboratori di cucina, degustazioni e dibattiti sulla convivialità e sull’importanza del cibo in strada.

INFO:
Ufficio Cultura: tel. 0734.897932 – 335.7591515
www.veregrastreet.it
www.comune.montegranaro.fm.it
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Rame Mania !!

Resistente, funzionale, con il tempo diventa più bello.Da feticcio vintage , ora il rame torna protagonista degli interior designer.
La nuova cucina di Rrestart ha un perimetro in ottone brunito e un frontone in rame sopra i fuochi, il look è vintage e il cuore high tech! Da buon olandese, Bart van Heesch non ha esitato a svecchiare la classica bicicletta della nonna usando un telaio in rame. Altri vantaggi oltre al look? Una leggerezza insospettabile.

Ci vuole una precisione estrema per tagliare delle sottilissime lastre di rame senza causare decolorazione.E grande esperienza per piegarle e lucidarle a mano. E 15 ci è riuscita con questa lampada di Mark Holmes.

Chazutsu è un cilindro con chiusura ermetica che fin dall’antichità veniva usato in Giappone per proteggere il thè dall’umidità.

Gli originali di Kaikado oggi sono in vendita da Sfera, a Milano.Le Copper Lights di David Derksen sono realizzate a mano piegando una lastra di rame spessa due millimetri.

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Al museo archeologico di sera!

Questa sera “La millenaria storia della birra: da Hammurabi a oggi”
Incontro e degustazione di birre con Pieralfredo Egidi di “Oltremalto”
a cura di Nicoletta Frapiccini.

Ore 23.00 Degustazione di birre di Oltremlalto di Ancona.

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLE MARCHE
Incotri d’estate sulla terrazza di palazzo Ferretti.

Giunta alla sua nona edizione, la rassegna culturale estiva Al Museo Archeologico di Sera, a cura di Nicoletta Frapiccini con la collaborazione di Francesca Farina, presenta un ricco calendario di eventi dal 21 giugno al 24 luglio, con apertura straordinaria del museo tutti mercoledì dalle 13.00 alle 24.00; gli incontri si svolgeranno, come di consueto, sulla panoramica terrazza settecentesca del Museo (in caso di pioggia in Sala Conferenze). Al Museo Archeologico di Sera 2013 offre un variegato programma di incontri che spaziano dall’esposizione in anteprima dei rinvenimenti subacquei di Ancona romana alla presentazione della nuova guida QR multimediale della città, da un concerto per la Festa Europea della Musica a un incontro-degustazione sulla storia della birra, dalla presentazione del nuovo romanzo di G, Coppari fino a una serata dedicata ai fiori con laboratorio per adulti e bambini.
Numerosa anche quest’anno la partecipazione di personaggi del mondo artistico e culturale: Lucia Ferrati, Bruno Cantarini e Giorgia Coppari, Maria Cecilia Profumo.
Da segnalare la fruttuosa collaborazione con associazioni, cooperative ed esercizi commerciali del territorio che ha permesso la realizzazione di numerosi eventi, come la Banda Musicale “L’Esina”, la cooperativa Komaros Sub Ancona, l’erboristeria l’Ape Regina, Oltremalto, l’azienda vinicola Mancini. Le serate, con riduzione speciale di ingresso a € 2,00 (eccetto gratuità per legge: fino a 18 e oltre 65 anni) saranno accompagnate da degustazioni di vino, birra o bibite floreali offerti da produttori locali (Mancini Azienda agricola di Moie di Maiolati Spontini, Oltremalto e Erboristeria L’Ape Regina di Ancona); sarà inoltre attivo un servizio di visite guidate, comprese nel biglietto di ingresso, alle h. 22.00 e h. 23.00.

INFO
Museo Archeologico Nazionale delle Marche
Via Ferretti, 6 – Ancona
071 202602
sba-mar.museoancona@beniculturali.it
www.archeomarche.beniculturali.it

 

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Le opere di Danilo Santinelli

La ricerca pittorica di Danilo Santinelli
Come le nubi non siamo né uno stato né un oggetto, ma una transizione. Questa fatica e gioia del transitare spero di raccontare.Questo fatto che da quando nasciamo iniziamo a scomparire mi emoziona tantissimo, siamo qui ora, siamo luce che illumina il buio, siamo energia di passaggio, siamo esplosioni negli occhi, nelle menti, nei cuori degli altri.

Danilo Santinelli è un libero professionista, operacome consulente per l’immagine e la comunicazione, cura progetti grafici per aziende ed etichette discografiche, realizza illustrazioni per il mercato editoriale.
Laureato in Storia dell’Arte presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, specializzazione in D.A.M.S. (Arti Visive) di Bologna. Docente di Illustrazione presso la Scuola Internazionale Comics sede di Jesi.Tiene un seminario sulla Percezione Visiva e la Retorica dell’Immagine presso la Scuola Internazionale Comics sede di Jesi.E’ stato docente presso la cattedra di Cinema Fotografia e Televisione della Facoltà di Economia di Macerata. La sua attività di libero professionista inizia nel 1998 come illustratore per il mercato editoriale: Il Manifesto, Diario della Settimana, Gruppo Hachette Rusconi, Bonanno Editore Edizioni Pequod, Tre Sei Scuola, Helbling Languages, Vanni Editore Gruppo Editoriale Marche, Cleup Editore, ecc.
Dal 2001 si occupa di progetti grafici per il mercato discografico con circa 250 titoli all’attivo, tra i nomi più illustri spiccano: Stefano Bollani, Enrico Rava, Roberto Gatto, Phil Woods, Enrico Pieranunzi, Renato Sellani, Lee Konitz, Chuck Israels, Franco D’andrea, Fabrizio Bosso ecc.
Sempre dal 2001 è attivo come consulente e grafico per la comunicazione aziendale: Rai Trade, Ministero degli Affari Esteri, Banca di Credito dei Farmacisti, Lega del Filo d’Oro, F.lli Guzzini, IMAIE, Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Nascita di Giuseppe Mazzini Alto Patronato del Presidente della Repubblica, MBB Ascensori, Complesso Commerciale Arcobaleno ecc.

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Eredità e presente

Estratto da nostro lunedì
numero 2 – nuova serie

paolo volponi e urbino

Dopo Lorenzo Lotto nel 2011, Giacomo Leopardi nel 2012, non credevamo fosse facile affiancare agli altri due numeri della nuova serie di nostro lunedì un monografico che fornisse lo stesso sguardo mentale e lo stesso respiro artistico. Ospitare, poi, la figura di uno fra i maggiori scrittori e poeti del Novecento come Paolo Volponi, coniugandola con la sua città per il rapporto umano, spirituale, ispirativo con essa intrattenuto, ha ancor più accresciuto il valore di questa pubblicazione per l’originalità della composizione del tema e della sua risoluzione, che offre una messe di spunti, stimoli, studi, insieme con la ricchezza dei materiali biobibliografici, iconografici, documentari. Possiamo dire che anche quest’anno nostro lunedì ha vinto la sfida, così come è riuscito a segnare la distanza dai luoghi comuni che hanno riguardato spesso Urbino, città ducale, ideale, ma anche città normale, oltre la bellezza e la singolarità che la fanno unica. La consapevolezza dei patrimoni di cui le Marche dispongono – e che nostro lunedì non si stanca di riconfermare come giacimento di culture e di tradizioni che nutrono il presente – è motivazione più che probante per seguitare a sostenere e a diffondere la coscienza del privilegio di cui disponiamo e verso il quale è necessario concentrare gli sforzi per garantire e tutelare, pur nella difficoltà del momento che attraversiamo. E’ con questo spirito che la Regione Marche candida Urbino, la sua storia, i suoi figli migliori e quanti l’hanno vissuta ed amata, a Capitale della Cultura 2019. Una sfida complessa, che vogliamo tentare, convinti del contenuto e non solo del contenitore che proponiamo. E Volponi è nei nostri pensieri non solo per averlo conosciuto personalmente ed aver con lui condiviso momenti ed aspetti della militanza politica, ma perché a lui nelle Marche si continua a dedicare un importante Premio Letterario annuale nella città “gemella” di Urbino, secondo quanto sosteneva Volponi, e cioè Fermo, e perché abbiamo voluto fonderlo in un prestigioso libro d’arte dal titolo L’Animale poetico con le incisioni immaginifiche e stagliate di un grande artista marchigiano come Valeriano Trubbiani. Volponi stesso non fu solo scrittore. Lo testimoniano le due donazioni di dipinti che la sua famiglia (lui stesso prima, ma la vedova, signora Giovina, e anche la figlia Caterina poi) ha destinato alla Galleria Nazionale delle Marche in Palazzo Ducale, segnando ad un tempo la memoria del figlio Roberto, perito nel 1989 in un incidente aereo, e il rapporto inscindibile dello scrittore con la pittura e con Urbino. Ciò pone, tra l’altro, al di là dalle questioni culturali, la necessità di un rapporto etico-morale con la conservazione e l’eredità, che sono affidate non solo alle Istituzioni, ma ai cittadini tutti delle Marche che possono beneficiarne. Volponi ed Urbino c’invitano a declinare sempre la storia della nostra provenienza al presente per comprendere e riconoscere chi siamo in relazione a chi è stato prima di noi e dal quale abbiamo ricevuto l’impegno a preservare e accrescere la ricchezza storica, antropologica, artistica, paesaggista di questa nostra terra, le Marche.

di Pietro Marcolini
Assessore alla cultura della Regione Marche

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Stoccolma celebra gli Abba!

Se volete vestirvi come gli Abba andate al museo! Si , perchè dal  7 maggio nel centro di Stoccolma aprirà il primo museo interattivo interamente dedicato agli Abba, la band svedese degli anni Settanta che conta ancora seguaci in tutto il mondo. Eccessivi, provocanti e trasgressivi, quando nel ’77 la band partì per il suo primo tour, non fu tanto della loro musica che parlarono i giornalisti, ma dei costumi bizzarri che i quattro indossavano: zeppe alte, scollature profonde, glittere lustrini fantasie pop e pantaloni attillaticon maxi zampa di elefante!
Oggi, trentacinque anni dopo, quei costumi valgono oro, così Ingmarie Halling, la costumista del gruppo, ha messo insieme i tanti capi da show del gruppo per l’inaugurazione del nuovo museo.
Il museo si trova sull’isola di Djiurgarden,  là dove sono stati già collocati celebri musei come il Vasa  e lo Skansen . Affacciato sull’acqua, il museo è stato ricavato nella più grande Swedish Hall of Fame, in un vecchio edificio delle dogane svedesi, rinnovato per l’occasione in un trionfo di legno e cristalli e reso interattivo in tutti i suoi settori perché il pubblico possa viverlo. Nelle intenzioni degli ideatori infatti, il museo “vuole semplicemente far sperimentare la sensazione di essere il quinto membro degli Abba”, accanto a Agnetha, Anni-frida, Bjorn e Benny. Il visitatore può ballare, aggirarsi tra bacheche ricolme di memorabilia, premi, oggetti, ricordi, collaborazioni con altri artisti. Un esempio tra questi, il telefono anni Settanta che era stato usato per un’esibizione dedicata all’album ‘Ring ring’ e di cui solo i membri del gruppo conoscevano il numero. Se l’apparecchio squilla, il visitatore saprà che dall’altra parte c’è la voce di uno degli ex ragazzi !

“il Venerdì di Repubblica”
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